Buongiorno, mi chiamo Ludovica Salvatore e ho quindici anni, frequento il liceo di Mystic Falls, o forse dovrei dire frequentavo?! Sono stata espulsa dopo aver reagito d'impulso ad un insulto, ma vi sembra normale?! Si, be il mio impulso è stato quello di sbattere la testa della gallina che mi ha insultata contro un armadietto ma comunque io ho solo reagito, avrebbero dovuto espellere lei, non me! Vivo con i miei fratelli Damon e Stefan e mia sorella gemella Rebecca. Mi è stata mandata per più anni la lettera per frequentare la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts ma ho sempre rifiutato, nonostante i miei fratelli mi dicessero che è una buona opportunità e che dovrei andarci, ma è arrivata solo a me e non a Rebecca ed io senza la mia gemella non vado da nessuna parte! Già è difficile separarmi dai miei fratelli, figuratevi dalla mia gemella! No, no, no. Non ci penso neanche.
D: "Dodo vieni qui! Io e tuo fratello dobbiamo parlarti"
L: "Dimmi Dam"
S: "abbiamo preso una decisione"
L: "che non riguarda la mia vita, dico bene?!"
D: "no"
L: "no, immaginavo. Come potreste mai farvi i fatti vostri voi due?! Non potreste, ecco la risposta!"
S: "smettila di fare così, le cose che facciamo le facciamo per il tuo bene"
L: "si, ma non sono certo io a dire a voi come vivere la vostra vita, dico bene!?"
D: "Dodo smettila e ascoltaci. È arrivata la lettera da Hogwarts e abbiamo deciso che ci andrai"
L: "non ci penso neanche!"
S: "Ludovica sei stata espulsa dall'unica scuola che c'è a Mystic Falls, cosa pretendi!?"
L: "potremmo soggiogarli, è un gioco da ragazzi. L'avete fatto più di qualche volta, non sarà un problema ripetere questa semplice operazione. Potrei farlo anche io."
Forse ho dimenticato di dirvi che nella mia famiglia siamo tutti vampiri e mio padre è Satana, mentre mia madre è una strega. Vabbè non vi scandalizzate mica, no? Come immaginavo.
D: "assumono verbena, non possiamo soggiogarli"
L: "da quando gli umani assumono verbena?! Cos'è questa novità assurda!?"
S: "già, che ci piaccia o meno è così. Vai velocemente a preparare le valige, partirai tra poche ore"
L: "forse non sono stata chiara, Stefan. Cosa non hai capito di: <<lasciami la mia libertà>> e <<senza mia sorella non parto?>> Sto parlando un altra lingua? Non mi sembra vero?!"
D: "smettila di fare la stronza con tuo fratello e vai a prepararti, tua sorella è già pronta sul divano, partirete assieme"
L: "viene anche lei?"
D: "si esatto"
S: "se sarai in pericolo o avrai bisogno di qualcosa non esitare a chiamarci"
L: "non esiterò, grazie"
Mi avvicino a Stefan, che mia abbraccia, io ricambio ma dopo poco mi stacco: non mi piacciono le cose sdolcinate. Vado incontro a Damon, che mi abbraccia e mi stringe molto a sé, gli abbracci di Damon sono diversi, con lui ho un rapporto distinto da quello che ho con gli altri membri della mia famiglia.
L: "ciao Dam, mi mancherai tanto"
D: "anche tu Dodo. Ora vai, altrimenti farai tardi"
Ci stacchiamo e io salgo in camera mia per preparare la valigia, che in realtà ho preparato già un mese fa, me lo aspettavo sinceramente. Sono così prevedibili! Scendo tranquillamente le scale, non tenendo conto del poco tempo impiegato a prendere ciò che mi serve.
L: "sono pronta"
R: "lo sapevo che avevi la valigia pronta! Ti preparavi ad una partenza senza di me?"
L: "ma che cosa dici?! Certo che no."
R: "okay, ti credo"
D: "non fate tante storie. Piuttosto andate che hanno anticipato la partenza"
L: "e quando parte il treno?"
S: "fra 10 minuti esatti"
L: "ma state scherzando?! Come dovremmo arrivare in stazione in 10 minuti?! Non possiamo volare né usare la super-velocità, ci sono troppe persone"
S: "allora sarà meglio che vi muoviate."
Risponde semplicemente mio fratello. Ma io dico: sono impazziti per caso?! Meglio andare se veramente hanno anticipato la partenza.
R: "vabbè noi andiamo, ciao fratelloni"
D/S: "a presto sorelline"
Salutiamo nuovamente i nostri fratelli e poi ci incamminiamo verso la stazione.
L: "usiamo la super-velocità?"
R: "va bene, non arriveremo mai in tempo altrimenti"
Ci mettiamo a correre e dopo qualche minuto arriviamo alla stazione, perfettamente in orario.
R: "sul biglietto c'è scritto binario 9 3/4, ma io non vedo alcun binario 9 3/4"
L: "dobbiamo correre contro il muro che separa il binario 9 e 10, me lo ha spiegato mamma"
R: "d'accordo, tanto se non è così al massimo ci schiantiamo contro il muro, giusto?"
L: "giusto"
Ci prendiamo la mano e attraversiamo il muro, trovandoci davanti ad un imponente treno, credo sia L'Hogwarts express. Non badiamo molto alla gente che ci circonda ed entriamo nel treno, cercando una qualsiasi cabina in cui non ci guardino tutti male.
L: "non ce n'è neanche una libera"
R: "che facciamo?"
L: "entriamo in una occupata, chissene"
R: "ma che dici?!"
L: "ti fai troppe paranoie"
La prendo per un braccio e la tiro in una cabina occupata da due ragazzi.
X: "uscite"
L: "chi?"
X: "voi(?)"
L: "no, chi te l'ha chiesto"
X: "fai poco la spiritosa, non scherzo. Uscite"
R: "dai Ludovica, ha ragione. Siamo entrate e non abbiamo neanche chiesto il permesso"
X: "ecco, ascolta la tua amica. Adesso uscite, altrimenti non finirà bene"
Mi sta minacciando? Bene, non sa contro chi si sta mettendo. Mi siedo difronte a lui, fregandomene di quel che mi ha detto, nessuno mi comanda, semmai sono io che detto gli ordini!
X: "cosa non avete capito di <<uscite>>?"
L: "parli ancora? Signore mio, ma non ti stanchi mai?!"
Si avvicina a me con aria infuriata, sono brava a provocare la gente.
x: "calmati, fratellino. Le buone maniere. Posso chiedere come vi chiamate?"
Fa un gesto con la mano, invitando mia sorella a sedersi con me.
L: "piacere, Ludovica Salvatore"
R: "Rebecca Salvatore"
x: "stesso cognome, stessa età. Siete gemelle, non è così?"
L: "ti interessa?"
X: "non ti scaldare troppo, è per fare conversazione"
L: "il tuo nome invece?"
T: "Tom Riddle, piacere mio. E lui è mio fratello Mattheo"
L: "Riddle?"
M: "già, figli di colui-che-non-deve-essere-nominato. Paura? Che c'è, adesso scappare via urlando?"
Una risata isterica si fa strada fuori dalla mia bocca, non so perché e non so da dove mi sia uscita, non mi era mai capitato prima.
L: "non farmi ridere! Perché dovrei essere spaventata da voi due?!"
T: "non hai paura?"
L: "perché dovrei."
R: "colui-che-non-deve-essere-nominato, il mago oscuro più potente di tutti i tempi è vostro padre, già perché dovreste spaventarci. Una sola curiosità, vostra madre è Bellatrix? In giro si dice che abbiano avuto una storia"
M: "non.sono.fatti.vostri!"
R: "uuh, ti irriti facilmente eh."
M: "già, meglio non scherzare con me"
L: "vedremo"
"Perché mi irritano così tanto?! Nemmeno dieci minuti che sono qui e già non le sopporto più!"
L: "wo wo. Abbassa la cresta ricciolino!"
T: "non ha parlato affatto"
L: "non sono pazza! Ha detto che lo irrita la nostra presenza e che non ci sopporta già più"
T: "l'hai pensato?"
Sussurra Tom, credendo che non lo possiamo sentire.
M: "esatto, è una legiliments"
L: "cosa significa legiliments?"
T: "che puoi ascoltare i pensieri delle persone. Hai un udito formidabile, coma mai."
L: "fatti miei (?)"
Dopo aver detto ciò prendo gli auricolari bluetooth rosso fuoco dalla tasca dei miei pantaloni e me li metto, avvio la musica a tutto volume e finalmente non sento altro che la mia musica, niente più distrazioni o voci inutili.
Rebecca's POV
Indossa i suoi auricolari bluetooth rossi e mette la musica a tutto volume, riesco a sentirla anche io. Probabilmente è dovuto al fatto che sono un vampiro, ma vabbè.
M: "cosa si è messa nelle orecchie?"
R: "auricolari bluetooth, sta ascoltando la musica"
T: "bello"
M: "di solito che genere di musica ascolta?"
R: "di solito ascolta genere pop, non vi sto ad elencare gli artisti perché ascolta un po' tutto questo genere, non fa distinzioni fra artisti"
M: "il suo preferito?"
R: "Ultimo, mentre la sua canzone preferita è Another Love, come ho detto tutta musica piuttosto depressa"
Mattheo's POV
Genere pop, chissà cosa le sarà capitato per ascoltare musica depressa; anche io ascolto Ultimo, è fra i miei artisti preferiti.
R: "ascolta anche canzoni più ritmate ma comunque depresse, per lo più in inglese"
Questa ragazza è la mia fotocopia.
Ludovica's POV
M: "e che segno siete?"
L: "io sono Leone, ascendente gemelli, luna in Leone e sole in Vergine. Già dal mio segno e dal mio ascendente dovreste aver capito diversi tratti della mia personalità."
M: "orgogliosa, egocentrica, testarda, vuoi sempre avere ragione, non tolleri chi ti corregge, non ammetti di aver sbagliato, tutti devono seguire i tuoi ordini, estremamente competitiva."
L: "sei un Leone ascendente Vergine, giusto?"
M: "beccato"
T: "allora avete qualcosa in comune"
R: "oltre ad amare provocare le persone e all'essere egocentrici intendi"
T: "giusto"
Alzo gli occhi al cielo e prendo il libro che ho iniziato a leggere ieri, sono già a metà. Si chiama Eroi dell'Olimpo il figlio di Nettuno, amo la mitologia! Rimetto le cuffie e metto la musica al massimo, ma stavolta non la musica depressa ma quella rock, non ho voglia di deprimermi oggi, strano ma vero.
Tom's POV
T: "ho appena trovato un'altra cosa che avete in comune"
M: "ovvero?"
Alza un sopracciglio, è interessato.
T: "ad entrambi piace la mitologia"
Indico il libro che la Salvatore sta leggendo, Mattheo l'avrà letto almeno tre volte, assieme a tutti gli altri quarantacinque libri.
M: "abbiamo poco in comune e smettila di guardarmi con quella faccia"
Si, lo ammetto, credo che a Mattheo piaccia Ludovica.
M: "me ne vado, che è meglio"
T: "dove vai?"
M: "faccio una visita alla Parkinson, vuoi venire?"
T: "non ci tengo"
M: "come vuoi, non ti perdi nulla sinceramente"
Esce dalla cabina è noto che Ludovica alza lo sguardo, per poi riabbassarlo sul suo libro poco dopo.
R: "chi è la Parkinson?"
T: "Pansy , ti accorgerai di chi sto parlando quando arriveremo, non è difficile capire chi sia"
R: "ok(?)"=====================
Ei, sono tornata. Ho deciso di scrivere una nuova storia che spero vi piaccia. <3