3. "non che mi interessi"

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So cosa starete pensando: se l'hai ringraziato significa che non vuoi che si levi di torno. Forse lo sto pensando solo io, ma comunque la risposta è sempre no! Irrimediabilmente e inequivocabilmente NO!
Ad ogni modo, voglio andare nella mia stanza ma non so dove sia e comunque non è che abbia tutta questa voglia di camminare sinceramente, ovviamente non posso neanche rimanere qui e sedermi per terra, non perché non lo farei ma perché c'è fin troppa sporcizia per terra.
X: "ti unisci a noi?"
Mi giro per capire se si stia riferendo a me oppure o no e sì, si sta riferendo a me. Mi avvicino alla ragazza che mi ha invitata a unirmi a "loro", magari li conosco; ne dubito ma sempre meglio verificare.
L: "ok"
Mi siedo su una poltrona in pelle nera e guardo tutti coloro che mi circondano. Come pensavo non li conosco... aspetta un attimo, questi due io li conosco!
L: "Adrian Pucey?"
A: "Ludovica Salvatore, quale onore rivederti"
L: "immagino"
E si parte con il tono altezzoso, stronzo, distaccato e freddo.
A: "non usare questo tono quando parli con me"
L: "è una minaccia? È un ordine?"
A: "vedilo un po' come entrambe le cose"
L: "come vi chiamate?"
Cerco di cambiare argomento, altrimenti qui non finisce bene per nulla.
P: "Pansy Parkinson"
Dr: "Draco Malfoy"
M: "già mi conosci"
B: "Blaise Zabini"
Giro lo sguardo e mi ritrovo davanti Astoria Greengrass, chiamarla "ragazza" è un insulto al genere femminile!
L: "tu non c'è bisogno che ti presenti"
As: "perché, Ludovica? Ti ricordi di me, per caso?"
L: "possiamo sorvolare? Non vorrei fare un omicidio di massa"
Dr: "io ti amo già"
A: "ti scaldi ancora tanto facilmente? Patetica!"
Mi alzo di scatto ma vedo Riddle liscio entrare nella Sala Comune Serpeverde, mai una gioia!
L: "dovresti sapere che sono alquanto pericolosa, caro Pucey"
A: "l'ultima volta non mi sembravi tanto pericolosa... quando frignavi come una bambina vedendo come ti tradivo con Astoria"
L: "IL MIO PASSATO NON TI RIGUARDA! QUELLA ERA LA VECCHIA ME, ORA NON SAI QUANTO SONO CAMBIATA!"
Stavo per perdere totalmente il controllo... no, non è una cosa per me restare calma, ok? Oh!
D: "Ludovica?"
Mi giro di scatto. Mio fratello, la mia salvezza! Anche vedendolo però, stranamente, non riesco a calmarmi. Mi rigiro verso Pucey, che mi guarda soddisfatto.
L: "te lo levo io quel fottuto ghigno dalla faccia!"
Mi dirigo verso di lui ma la Greengrass si mette in mezzo.
L: "togliti dai piedi Greengrass, verrà anche il tuo turno, adesso devo risolvere un conto in sospeso!"
Ma non si muove.
As: "perché non te la prendi con una ragazza?"
L: "ooh tesoro, chiamarti ragazza sarebbe un insulto al genere femminile!"
Mi tira uno schiaffo. Sto lottando con tutta me stessa per far rimanere i miei occhi normali.
L: "vuoi che me la prenda con te? Bene"
Le prendo la testa e gliela sbatto contro il tavolo.
L: "contenta? Bastava dirlo che hai preso poche botte da piccola, anche se non credo ci fosse bisogno di precisarlo"
La supero, avanzando verso Pucey.
D: "Ludovica, fermati immediatamente"
Mi volto verso Damon con sguardo assassino.
D: "sappiamo bene entrambi che se te la prendi con lui lo uccidi, sai altrettanto bene che nostro padre non ne sarebbe poi così entusiasta"
P: "vostro padre? Siete fratello e sorella?"
L: "ti interessa? Devo fare a te la stessa cosa che ho fatto alla tua amichetta?"
P: "semplicemente non pensavo che un ragazzo così fregno potesse avere come sorella una come te"
Mi sto arrabbiando seriamente!
L: "spiegati meglio"
P: "ma ti sei vista allo specchio?"
L: "devo rispondere?"
Chiedo a Damon.
D: "non ci provare nemmeno!"
Faccio spallucce. Vedo Pucey tentare di darsela a gambe, così lo blocco, essendo poco distante da lui.
L: "dove credi di andare? Prima mi fai passare per la debole e poi pensi di poterla passare liscia?! Oh no, io non credo proprio"
D: "non lo picchiare, portalo da me"
L: "no. È una cosa mia, tu non centri"
Gli prendo il viso a coppa e lo avvicino a me, lui fa per baciarmi e io gli tiro una testata che non si risveglia più.
D: "LUDOVICA! QUELLO NON SI RISVEGLIA PIÙ!"
L: "dovevo! Mai giocare con i sentimenti di una Salvatore."
C'è un silenzio tombale, così decido di romperlo.
L: "bene. Qualcuno mi mostra dov'è la mia camera?"
P: "io"
L: "NO! Tu anche no, grazie. Qualcuno che non mi stia sulle palle?"
Dr: "ti ci porto io?"
L: "ok, muoviti"
Malfoy si alza e mio fratello lo guarda malissimo. Mi porta nella mia stanza, con Damon dietro.
Dr: "ok, siamo arrivati, è questa."
Dice indicandomi la stanza.
L: "grazie Malfoy, ci si vede in giro"
Dr: "amici?"
L: "ok"
Entro nella mia stanza senza il permesso di nessuno, poiché è la mia stanza e non devo chiedere il permesso, che bello! Guardo mio fratello.
L: "vuoi entrare?"
D: "tu che dici!?"
L: "ok, entra"
D: "oh, menomale. Pensavo avessi intenzione di lasciarmi lì per sempre"
L: "nah, semmai un paio di ore"
D: "ah-ah-ah"
Gli sorrido e lui entra nella mia stanza.
L: "cosa ci fai qui?"
D: "1 sento quando sei arrabbiata, essendo molto potente riesco a sentire le tue onde di potere, che emetti ogni qual volta che stai perdendo la calma, perciò volevo saperne il motivo. 2 voglio cacciare assieme a te e 3 ti ho portato della verbena"
L: "1ok, 2va bene ma 3 perché?"
D: "assumila tutti i giorni, così ne diventerai immune, ne porto un po' anche a Rebecca"
L: "d'accordo. Allora tu vai, io sistemo la camera e poi scendo di sotto"
D: "va bene"
Mi viene incontro e mi abbraccia, poi lascia la verbena sulla scrivania e se ne va. Incomincio a sistemare l'armadio e dopo aver finito abbellisco un po' la stanza, aggiungendo dell'edera finta alle tende, allo specchio, alla scrivania, all'armadio... insomma, un po' ovunque, anche al soffitto. Prendo la boccetta di verbena e ne prendo un po', la ingoio e la gola inizia a bruciarmi. Fortunatamente ne ho presa poca, perciò il bruciore è sopportabile. Mi cambio siccome voglio stare più comoda.

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