Capitolo 10 Il duello

13 1 12
                                    


«Non so chi tu sia e non m'interessa, se vuoi farmi fuori fallo pure, forse così la gente intorno a me sarà più felice...» La chimera sui generis era attonita, nessun nemico lo aveva mai invitato a finirlo. «Senti un pò tu! Ho fatto tutta questa strada per scendere su questo insignificante pianeta, non me ne andrò fino a quando non avrò ottenuto un duello contro di te!»

«Perché tutta questa voglia di combattere?»

«Hai distrutto uno dei miei droni, voglio la rivincita e soprattutto voglio un combattimento degno di Vilgax, il conquistatore di mondi!» Adesso gli era tutto più chiaro. «Immagino che se rifiuto ci sguinzaglierai nuovamente i droni...»

«Sei perspicace per essere un misero umano...» Kevin si alzò e cominciò a scorrere tra le varie forme dell'orologio. «Questo potrebbe andare.» la sua forma mutò in quella di una creatura simile a un lupo dalla pellicia blu, minacciosi artigli sostituirono le sue mani e i suoi occhi divennero di un rosso brillante. «Ok calamaretto! Comincia la festa!» Il giovane si sentiva forte e sicuro di sé in quel momento, cominciando a tempestare il nemico di graffi. «Tutto qui?» Vilgax stava schivando i colpi con facilità, sembrava quasi annoairsi in quello scontro. «Forse ti ho sopravvalutato...» Kevin era nei guai, avrebbe dovuto trovare una soluzione per togliersi fuori da quella situazione. «Guarda che ho ancora un asso nella manica!» Il ragazzo premette il simbolo che aveva sul petto e cambiò forma. Stavolta divenne una creatura dalla possente corporatura di cristallo viola. «Preparati, ora faccio sul serio!» L'avambraccio si trasformò in una lama e l'attacco riprese. «Sei tenace... forse riuscirai a darmi un pò di soddisfazione!» La chimera sui generis con il suo possente braccio bloccò il colpo e con la sua immensa forza scagliò il giovane contro un albero. «Sai ragazzo... a volte mi chiedo perché i miei nemici cercano di resistere al posto di accettare la loro fine... non sarebbe più semplice?» Quelle parole lo disgustarono, prive di qualsiasi rispetto per la vita. «È vero... sarebbe più semplice...» Kevin nonostante il dolore tentò di rialzarsi. «Ma non sarebbe giusto! Ci sono delle persone che voglio proteggere! Ben, un grande amico... Gwen, la ragazza che amo... Il signor Tennyson, il primo che ha creduto veramente in me... tu non torcerai loro un capello!» Finalmente era tornato in piedi. «Ma uno come te che cosa ne vuole sapere! Probabilmente tu sei solo... scommetto che i tuoi unici amici sono quelle scatolette di latta!» Vilgax cominciò a ringhiare. «Colpito nel segno...» Il nemico lanciò un urlo furibondo che come una lama squarciò l'aria. «IO... TI... DISTRUGGERÒ!»

«Fatti sotto calamaretto, io non ti temo!» Kevin sembrava un cavaliere protetto da un'armatura cristallina, il suo braccio era una spada che avrebbe sconfitto il mostro e protetto quella città, quelle persone e quellli amici che per lui signficavano tutto. Vilgax invece era furoi controllo, il suo cervello non risuciva più a ragionare lucidamente risucendosi all'uso della mera forza bruta. « IO SONO VILGAX! Il CONQUISTATORE DI MONDI! E TU UN MISERO UMANO CON UN POTERE CHE NON TI MERITI IN ALCUN MODO!» "Devo trovare un'apertura e sfruttarla a mio vantaggio..." La sua spada di cristallo riusciva a parare ogni colpo ma per quanto avrebbe retto? "Ora!" Con un singolo e preciso attacco squarciò l'armatura del nemico. «Tu...» Senza dargli il tempo di finire gli diede un calcio atterrandolo. «Finiscimi...» La lama era puntata contro il suo petto avrebbe potuto farlo fuori se avesse voluto... «Sparisci da qui! Non farti mai più rivedere! Altrimenti non sarò altrettanto clemente!»

Kevin 11Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora