2- Confused

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...O era stato forse egli creato

Per essere seppure un solo istante

Al tuo cuore legato?

(I. Turgenev)

 Turgenev)

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BEATRICE

Diamine, devo imparare a mettere dieci sveglie non tre! Sono le otto e mezza di mattina e Matias dovrebbe già essere a scuola. <<Corri, Mati, corri!>> Una macchina frena all'improvviso e per un pelo non ci ha investiti, un piccolo slalom fra questi inutili monopattini, un altro scatto da corridore e finalmente Matias vola dentro scuola.
Mi serve un polmone di riserva.
Ovviamente sono in ritardo anche a lavoro e mia zia Claire avrà in serbo per me tante di quelle prediche da farmi scoppiare la testa. Passo da Starbucks e prendo due cappuccini -sicura di prenderla per la gola-

<<Buongiorno alla mia zietta preferita!>> Beh, è l'unica.

Mi guarda di sottecchi arricciando il naso, apre la bocca sicuramente per inveirmi contro ma più veloce della luce le metto davanti il cappuccino con doppia panna -il suo preferito- sotto gli occhi.

<<Dimmi, ho fatto bene a fare qualche minuto di ritardo eh?>> Le do una gomitata sul fianco ammiccando un po'.

<<Qualche minuto?! Ma se son->>
<<Ah ah, allora se la metti così>> allontanato il caffè <<questo me lo tengo io.>> Zia Claire -golosona- lo strappa dalle mie mani e affonda le soffici labbra nella panna <<Sparisci, ci sta una cliente che chiede informazioni su un baule.>>

Tolgo il cappotto, ho un brivido di freddo per il cambio di temperatura, infilo il secondo maglioncino nero e la cliente che mi si palesa davanti è una donna minuta, con i capelli totalmente bianchi e vestita molto elegante. <<Buongiorno signora, le interessa questo bellissimo baule d'epoca?>> Non si era accorta della mia presenza tanto che sussulta appena mi vede. Mi annuisce e continua a fissarmi mentre sorride dolcemente ed io educatamente ricambio.

Mi piace lavorare qui, è una piccola bottega di articoli vintage della mia famiglia o quello che ne resta. È stata ereditata a mio padre da mio nonno ed ora è nelle mani di zia Claire, sono cresciuta qui dentro, non vorrei altro lavoro che questo. Ad essere sincera ora più che mai, qui dentro vive mio padre, sento ancora la sua presenza.

<<Salve, si è veramente bello.>> Sembra una donna affermata d'affari, ha l'aria alla Meryl Streep in Il diavolo veste Prada. <<Mi dia del tu, sono una ragazza così giovane!>> le porgo la mano <<Piacere, Beatrice.>> Non amo i convenevoli e non vado matta per la formalità, mi piace che le clienti si sentano a casa quando sono qui.

Always be mineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora