"Ciao Alessandro."

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"Facciamo entrare un aspirante canto, Viola."

Sono dietro le quinte del più famoso programma di Italia. Entro, mi guardo in torno, guardo la conduttrice e mi sorride e io mi giro e guardo in torno, e mi soffermo a guardare anche lui.

"Ciao a tutti, ciao Maria." Lei mi sorride nuovamente, mi giro verso i professori e li guardo.

"Allora Viola, lei dice di se sono permalosa, logorroica, pessimista a volte. A tratti sono antipatica. Parlo tanto, forse troppo. Beh vedo che parli bene di te stessa Viola.
Ho 18 anni, prossimi 19.
Abito a Napoli con mamma Isabel e papà Riccardo, e una piccola bambina di due anni Aurora, mia figlia." La conduttrice mi guarda e mi sorride e le sorrido di ricambio.

"Non amo essere abbracciata, se non sei mia figlia." Continua poi a parlare.

"Allora Viola, già sai come funziona, ci canterai una tua canzone 'Danshari' dimmi quando sei pronta che ti mando la base." Gli sorrido.

Mi metto sulla stellina, guardo Maria, con un cenno con la testa mi manda la base.
Canto, chiudo gli occhi per la prima parte.
Parte il ritornello, apro gli occhi e mi guardo in torno, guardo i professori, mi giro guardo Maria, e mi giro a guardare i banchi che si sono già formati.

Il primo banco a destra, c'è lui. Che mi guarda e io per un nano secondo l'ho guardato, poi sono ritornata al posto finendo di cantare.
Nessuno mi ha tolto la base.

"Bene Viola, nessuno ti ha tolto la base, adesso vediamo se interessi a qualcuno. Lorella?"

Ecco lei che io speravo di impressionare, l'ammiro davvero tanto, ma da anni.

"Maria a me lei piace tanto, ha quella vena profonda, e poi è profondamente romantica. Il tuo inedito mi piace tanto, e credo che possiamo lavorare davvero bene assieme. Quindi per me banco assolutamente sì."

Il pubblico applaude fortissimo, uguale a prima quando è terminata la mia esibizione.

Mi piego sulle ginocchia, incredula di aver centrato proprio lei. La ringrazio per tutto per le belle parole, e per avermi dato un banco.

"Rudy, tu che ne pensi?"
"Maria anche a me piace molto, indubbiamente ti avrei dato un banco, ma sono sicuro che con Lorella lavorerai benissimo."

"Anna?"
"Brava, bella. Ma non mi strappo i capelli."

Ringrazio.

"Bene Viola, entri ufficialmente nella scuola di amici. Vai prendi la tua felpa."

Davanti a me c'era Giulia, la vincitrice dello scorso anno. Tra le mani la mia felpa, che mi pone, l'afferro e abbraccio Giulia.

"A chi dedichiamo l'ingresso Violí?" Mi giro di scatto, dopo aver udito come mi aveva chiamata la conduttrice.

"Beh Maria, a mia figlia, e ai miei genitori."
"Corri al posto dov'era Giulia, vai."
Ringrazio, sorrido e corro a prendere il mio banco che speriamo sia mio per un bel po di mesi.

Incrocio il suo sguardo, che poi subito distoglie. Sono seduta vicino a Christian un ballerino di hip hop e break.
"Piacere Christian, hai una voce davvero bella per quel poco che ne capisco ovvio." Ride, un sorriso davvero sincero.
"Piacere Viola, anche tu balli davvero bene, per quel poco che ne capisco ovvio."

Finita la puntata, ci dirigiamo tutti in sala relax. Io sono indietro con Christian e Carola, una ballerina di classico. Poi si è aggiunto anche Mattia, ballerino di latino.

"Viola sei stata pazzesca, la tua voce è bellissima, e la tua canzone è davvero bella." Mi dice Carola, con un sorriso che farebbe sorridere chiunque, e con gli occhi sognanti e lucidi.
"Ehi Carola, anche tu sei molto brava e quando balli sei davvero leggera nei movimenti, mi hai fatta emozionare." Lei mi abbraccia e rimango così, ma poi subito ricambio, penso di potermi fidare di Carola.

Ci incamminiamo verso la casetta e io ho gli occhi lucidi, non vedo l'ora di chiamare la mia famiglia e dargli questa fantastica notizia.

"Capisci Vì, siamo ad amici. Non ci posso credere. Dobbiamo scegliere la camera più bella." Ridiamo per questa sua affermazione, e annuisco.
Apriamo la grande porta di ingresso, entro e rimango a bocca aperta, fisso ogni angolo di questa casa che sarà mia per mesi, o almeno spero. Rimango a fissare tutto, finché non vengo strattonata da Carola per andare a scegliere la camera.

Arriviamo nella stanza rossa, e Carola subito dice che questa sarà la nostra stanza.

"Ragazzi, sistematevi come volete, se avete foto appendetele sopra al vostro letto. Appena finite potete chiamare i vostri familiari, appena la redazione vi manda i telefoni. Ci sentiamo più tardi." Sussulto. Maria e Carola ridono, poi dopo rido anche io.

Apro la valigia, trovo una bustina dove mia madre mi ha messo tante foto mie, con Auri, con loro, e anche alcune con la mia migliore amica Ludovica.

Prendo alcune foto dalla bustina, le appendo. Appendo quelle con Ludo, le mie amiche, i miei genitori, e alcune con Auri. Sotto alla bustina c'era un piccolo quadro con dentro messe delle foto di Auri e me. Il primo quadrato ritrae me con la pancia, secondo di me con Auri appena partorita, io ed Auri al suo primo compleanno e quarto e ultimo me e lei al suo secondo compleanno. Avevo gli occhi lucidi, già mi mancava quella peste, la metto sopra la mensola del mio letto, vicino a vari oggetti, tipo il mio peluche regalatomi da lui.
Non so cosa succederà se lo vedrà, o cosa ci diremo, ma è il mio preferito, e senza quello non dormo.

Finito di sistemare, avviso Carola che sarei andata fuori in giardino per chiamare i miei.
Uno, due , tre squilli.
"Ciao amore, com'è andata? Ti hanno presa? E ja vuoi parlare a mammá, mi fai stare in pensiero così. Auriii."
"Mamma calma, una domanda alla volta"
Poi inquadro la felpa, e lei piange.
"Maro a mamma lo sapevo che ti avevano presa, maro mi raccomando Vió, fai la brava e non fare l'antipatica, fai amicizia, che noi stiamo qua e ti aspettiamo. Aurii vieni a nonna, c'è la mamma."
Arriva, sbuca dallo schermo la mia bambina. "Mamii." Mi dice con la sua voce piccolina.
"Ciao amore di mamma, come stai? Mi manchi già. Mi raccomando fai la brava, non far arrabbiare i nonni, soprattutto la nonna. Non me la viziate grazie. Mangia sempre tutto, e stai attenta." Mia mamma mi stoppa dicendomi di stare tranquilla è che qualunque cosa si sarebbero occupati loro, e se fosse stato grave mi avrebbe fatto chiamare.
"Mamma adesso devo staccare, ci sentiamo domani o quando mi daranno il telefono. Ciao amore di mamma ti amo."
Mi mandano un sacco di baci e io svogliatamente stacco la chiamata.

Mi alzo e mi avvio nella mia stanza, e senza rendermene conto entro parlando a Carola pensando ci fosse solo lei.
"Non puoi capire Caro, ho parlato con mia mamma e poi è sbucata Auri, come mi manca quella peste di già, come farò?" Mi giro perché Carola non mi aveva risposta, e noto che non sola. Con lei c'era il chitarrista e lui.

"Ehi Vì, loro sono Luigi e Alex."

Lui, il mio primo amore.

"Piacere Luigi, hai una voce davvero bella, anche la tua canzone è bella." Mi sorride, mi porge la mano.
"Piacere Viola, anche tu sei molto bravo, e anche la tua canzone è molto bella." Gli sorrido di ricambio la stretta.

Ci guardiamo, nessuno dei due parla.
Quindi prendo parola io, l'ultima volta è stato lui a porre fine.

"Ciao Alessandro."L'ho sempre chiamato cosi, solo da me si faceva chiamare così.

Ci guardiamo.

"Ciao Viola." Mille brividi, sentirlo dopo due anni. Brividi uguali a prima, se non di più adesso.

"Ma vi conoscete già?" Ci chiedono la rockstar e la ballerina.
Non dico nulla, ci guardiamo solo. Non vorrei dire cose fuori posto, lui ha sempre amato essere chiaro su tutto.

"Ci siamo conosciuti 4 anni fa." Dice lui alternando lo sguardo da me a loro.

Mi giro verso Carola, e con lo sguardo la sto pregando la sto pregando, di far uscire i due ragazzi fuori dalla camera.

"Ragazzi venite con me in cucina, Viola deve finire di sistemare." E li porta fuori di qui.
Almeno per ora.

𝐂𝐢𝐚𝐨 𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢
𝐐𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐞̀ 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐬𝐮 𝐀𝐥𝐞𝐱.
𝐒𝐩𝐞𝐫𝐨 𝐯𝐢 𝐩𝐢𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚, 𝐩𝐞𝐫 𝐯𝐨𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞⭐️❤️
Sono nuova qui.

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