"Ragazzi sulle gradinate." La voce di una delle ragazze della produzione rimbombava nella casetta.
"Allora vi ho convocati qui, perché abbiamo aspettato tre settimane per farvi vedere questo video. Adesso partiranno delle varie clip nel modo in cui vivete." Ci dice Maria.
La casa orribile.
Piatti ovunque.
Sigarette fuori sparse ovunque.
Letti sfatti, vestiti buttati una merda."Questo è il modo in cui vivete. Adesso la produzione prenderà dei provvedimenti. E poi vi farò sapere."
"Raga ma che è sto schifo." A parlare è Flaza.
"A Flá, ma te sei la prima che non fa un cazzo, che parli a fare?" Dice Luigi."Vabbè, ma ormai non ne facciamo una polemica. Cioè ormai non si può tornare indietro e non fare quello schifo. Lo abbiamo fatto, e adesso ci prendiamo le responsabilità. Si vede che dovremmo rifare i turni." Prendo parola.
Non l'avessi mai fatto.
"Ma che dici Vió, io non ti ho mai vista pulire. Stai sempre in camera tua con le foto in mano. Ho capito che ti manca tua figlia, ma la senti la sera. Pulisci il tuo turno, nemmeno. Perché o canti o stai con Carola in stanza." Mi dice Inder.
"Ma che cazzo dici? Viola è la prima che pulisce tutto. Anche nei turni dove nessuno le chiede nulla. Mi ci sono trovato io a pulire con lei, perché sennò lavava venti piatti da sola. E tu al posto di aiutarla, sei rimasto a fumare fuori. E poi quello che non pulisce qua sei tu. Non ti ho mai visto con una scopa in mano." Mi difende Alex.
"Eccolo qua, l'avvocato difensore. Ci mancava.
Bravo adesso che hai difeso "là fidanzatina" che facciamo? Alex ma stai zitto dai.""Oh Inder, stai zitto. Hai sparato abbastanza cagate da quella bocca. Io faccio il mio, e se posso faccio anche quello degli altri. E poi non prendertela con Alex, perché se ti brucia così tanto il culo, vuol dire che ha ragione. Ah e non mi toccare mai più, ma dico mai più mia figlia. Hai capito?" Dico.
No, non l'ha detto davvero.
La fidanzatina. Mia figlia. Gli stavo per mettere le mani addosso. Ma come si permette."Ma poi come cazzo ti permetti di mettere le cose in mezzo? Non sai un cazzo ne di me e ne di Alex. Quindi informati. Anzi no, non farlo non deve interessarti manco il cazzo la nostra vita."
Mi alzo, e vado in cucina a prendere un bicchiere d'acqua.
Seguita da Carola e Chri.
Affanno. Respiri accelerati. Vista offuscata.
Gambe che tremano. Mi cade il bicchiere da mano."Oh scric, che hai?"
"Viola, oh che cazzo hai?"Non riesco a rispondere.
"Alessandro." Dico solo questo.
Alessandro pov's
"Oh Alex corri. Viola credo abbia un attacco di panico. Corri ha chiesto di te." Mi dice Carola.
La vedo a terra. Vicino a dei pezzi di vetro di bicchieri. Con il respiro corto, affannato.
C'è Christian vicino a lei, che cerca in tutti i modi di calmarla."Oh Viola. Respira con me. Va tutto bene. Respira, come facevamo una volta.
Uno. Due. Tre. Vai ancora vai. Respira fiorellino, vai."La vedo che inizia a prendere colore, e il battito è calmato. Quasi pari al mio.
"Come ti senti? Dai vieni. Che ti sei tagliata con il bicchiere."