Verità.

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Alex pov's.

Mi sono sempre chiesto come fosse stata la mia vita se io e Viola non ci fossimo mai lasciati.

E la mia risposta è che per me non ci siamo mai lasciati, ci ha sempre tenuto legati qualcosa o qualcuno.

Mi sembra ancora surreale che io mi stia trasferendo a Napoli,  a casa con mia figlia e l'amore della mia vita.

Viola è qui a Como con me, è scesa dopo il mio compleanno. E poi è risalita dopo un po' di giorni per parlare con mia mamma.

Parlarle sarà "faticoso" perché ci sarà anche Auri con noi. E mia mamma non ne sa l'esistenza.

Io non so cosa succederà, se accetterà. Non ne ho la più pallida idea, sto correndo per tutta la casa affinché l'ansia mi passi.

"Ale devi stare calmo, piano piano. Se vuoi non gli diciamo nulla." Ad interrompere i miei pensieri è Viola.

"No V. Io voglio dirglielo, ma comprendi l'ansia mi sta mangiando vivo."

Mentre lei mi sorride e mi fa le carezze sta per dire qualcosa ma qualcuno interrompe le nostre ansie.

"Ale siamo a casa."

Eccole, sono tornate.

"Dai andiamo Ale, piano piano."

Auri sta dormendo, ho voluto io che venisse pure lei. Sia per farla conoscere a mia mamma, e sia perché voglio stare con lei.

Viola mi ha detto che l'avrebbe rimasta con i suoi, se ci fossero stati problemi, ma io ho insistito.

"Ciao mà, come stai?"

"Bene Ale, che succede?" Vede sbucare una testa dietro di me."

"Ciao Viola, che sorpresa oddio." Si abbracciano.

Sono felice che loro non abbiamo perso i rapporti, cioè che Viola abbia saputo manterrete il "segreto" e continuare ad avere un rapporto sia con lei che con mia sorella.

"Ciao Kat, è bellissimo rivederti."

"Ciao Fè, come mi sei mancata."
"Anche tu Ví, assai."

"Ma cos'è questa sorpresa improvvisa, potevate avvisarmi. Vi avrei preparato qualcosa o che ne so."

"No ma va, sono arrivata stamattina. Non era programmato."

Loro continuano a parlare, mentre dentro di me l'ansia va e viene.

"Mamma, noi dobbiamo dirvi una cosa."

"Diteci, mi fate preoccupare così. È successo qualcosa a Rachele? Ai tuoi?"

"Nono mamma, tranquilla niente di tutto questo. Come ben sapete io e Viola ci siamo lasciate due anni fa."

"Ah si mi ricordo, che testa di cazzo che sei stato."
Mi dice mia sorella, e non posso non darle
torto.

Mia mamma e Viola ridacchiano.

"Si ma non è questo il punto."

Sentiamo dei lamenti, come se qualcuno volesse piangere.

"Mami." Si è svegliata, non so se essere ancora più terrorizzato o no.

Vedo le facce confuse di mia madre e mia sorella, e vedo quella di Viola come se mi volesse chiedere scusa. Ma scusa di cosa? Forse è meglio.

Sentiamo la porta aprirsi, era socchiusa in modo tale da sentirla quando si svegliava.

Si palesa, un esserino che si stropiccia gli occhi, in modo da vedere chi o cosa le si circonda in torno.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 14, 2023 ⏰

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