CAPITOLO 5

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28 GIUGNO 2018

«Joey possiamo vederci?», chiese Dalia al telefono con voce preoccupata.

«Dal... c'è qualcosa che non va?».

Joey non immaginava cosa Dalia dovesse dirgli, si aspettava qualsiasi cosa e niente allo stesso tempo, quei secondi di silenzio lo stavano distruggendo.

«Solo... vediamoci, ok? Vieni da me. Ora.», disse per poi chiudere la chiamata in fretta ed alzare lo sguardo su Maddy e Tommy che sorridevano. «Lo fai morire dall'ansia così, lo sai vero?», disse Maddy con i suoi occhi verdi che sprigionavano gioia, aspettarono molto meno di quanto credessero per l'arrivo di Joey che, a quanto pare, aveva tenuto il piede sull'acceleratore infrangendo ogni limite di velocità per arrivare il prima possibile.

Dalia sentì il campanello suonare più volte una dopo l'altra e rise restando ferma, lasciando il povero ragazzo fuori ad aspettare sue notizie.

«Dai povero, apri il portone almeno!», rise Tommy per poi avvolgere un braccio intorno alle spalle di Maddy, Dalia li scrutò per cercare di capire quello strano avvicinamento.

«Scusate ma voi due?? Dopo dobbiamo assolutamente parlarne eh. Ora però nascondetevi dai!», gli ordinò, curiosa della reazione di Joey. Stava per aprire il portone quando sentì bussare insistentemente alla porta e subito dopo una voce.

«Dal, aprimi per favore... mi stai facendo preoccupare cazzo».

«Che carino!», disse Maddy a bassa voce da dietro il divano.

«Shhh», la zittì Dalia per poi aprire la porta con un'espressione triste, Joey era lì, con la preoccupazione stampata sul volto ed il fiatone di un fumatore che si era fatto cinque piani a piedi. Entrò di fretta, lanciò la sua sciarpa bordeaux sul divano e si fermò a guardare la sua amica con quei meravigliosi occhi color cielo spalancati, come ad aspettare un cenno o qualunque cosa lo facesse stare più tranquillo.

«Come sei entrato?» chiese lei curiosa.

«Ho suonato tutti i campanelli e qualcuno mi ha aperto ma non è importante. Che succede? Ti prego dimmi che non sono brutte notizie... io ci sono per qualsiasi cosa, lo sai io...».

«Hei, hei calmati ora. Respira un attimo», gli consigliò Dalia sentendo l'agitazione nella sua voce.

«Calmati? Come faccio a calmarmi tu eri così preoccupata ed io... mi dici cos'è successo?», chiese accarezzando le braccia dell'amica con fare premuroso.

«Joey, non so come dirtelo... io devo trasferirmi.», ammise quasi togliendosi un peso. Joey si allontanò leggermente da lei, scottato da quella notizia così improvvisa.

«Trasferirti? Che vuol dire... torni in Italia? Cazzo il tirocinio è finito e vai a casa, vero? Ascoltami io vengo con te.».

Dalia sgranò gli occhi alla sua risposta, non si sarebbe mai aspettata questa reazione, «Aspetta, cosa?!».

«Si io vengo con te. Insomma troverò un posto, chiederò alla sede in Italia se hanno bisogno di me o farò altro, non importa ma non posso lasciarti Dalia, non te.», si avvicinò a lei nuovamente, una vicinanza mai avvenuta prima di quel momento, Dalia sapeva cosa stava per succedere e non lo fermò, voleva solo godersi quel momento, sentiva le parole di Joey riecheggiare nella sua testa mentre lui le alzò il mento poggiandovi delicatamente due dita e sfiorò le sue labbra con un bacio casto.

«Non voglio perderti Dalia...», disse per poi baciarla ancora, un bacio dolce che Dalia ricambiò dimenticando per un attimo ciò che doveva dirgli e la presenza di altre persone in quella stanza. In quel momento esistevano solo loro due, fluttuavano su una nuvola di sentimenti mai espressi fino ad allora, volteggiando liberi nell'aria. Quel bacio, per i due ragazzi, durò un'eternità nei loro cuori seppure solo qualche momento nel mondo reale.

Two life, One soulDove le storie prendono vita. Scoprilo ora