If We Survived The Great War|| Remus Lupin & Mary MacDonald

5.Remus

24 dicembre 1984

Il vecchio grammofono stipato in un angolo del salotto del cottage della famiglia Lupin diffondeva nella stanza la voce piena e calda di una cantante gospel che Hope Lupin aveva adorato. Dalla cucina si sentiva il ticchettare dell'orologio del forno.

Remus Lupin, seduto sulla poltrona sotto la finestra, sfogliava la vecchia copia illustrata di Canto di Natale di Dickens che sua madre gli leggeva ogni vigilia di Natale. Era un momento tutto loro, mentre Lyall stava rinchiuso nel suo ufficio a lavorare, madre e figlio andavano a sedere in salotto sul divano, una coperta sulle loro gambe ed un vassoio di biscotti sul tavolino da caffè ai loro piedi. Il piccolo Remus si andava ad accucciare contro il corpo caldo e profumato della madre e Hope leggeva ad alta voce la storia di Ebenezer Scrooge. Quelle volte in cui la Luna osava mettersi in mezzo a Remus e questa tradizione, Hope Lupin si andava a sedere nel letto del figlio, il libro appoggiato sulle coperte e la testa del piccolo appoggiata contro il suo petto.

Ormai Hope Lupin non era più lì per leggere Canto di Natale insieme a Remus, ma il giovane uomo aveva deciso di prendere dallo scaffale della libreria quel piccolo tesoro. Andare avanti non era una cosa facile per Remus, aver deciso di dire addio a Mary era una cosa di cui si pentiva alcune volte. Quei giorni in cui il corpo sembrava troppo pesante per lasciare il letto, quando la sola idea di alzarsi e andare a lavarsi sembrava la cosa più difficile che Remus avesse mai dovuto affrontare, quando nemmeno la fame era un motivo sufficiente per lasciare il letto e andare al piano inferiore. In quelle occasioni la presenza di Mary nella sua vita avrebbe reso un po' più luminosa la stanza completamente oscurata dai ricordi di una vita finita. Ma proprio quei giorni suo padre compariva sulla soglia della porta.

Se solo il Remus adolescente avesse scoperto che sarebbe tornato il giorno in cui suo padre non sarebbe più stato un nemico non ci avrebbe mai creduto. E invece, il ventiquattrenne Remus si beava della riscoperta del rapporto con Lyall Lupin.

Tutto era successo dopo che Remus aveva detto addio a Mary. Suo padre era tornato a casa per prendere un cambio pulito e aveva trovato il figlio nel salotto del cottage. All'inizio i due Lupin erano rimasti come sotto effetto dell'incantesimo petrificus totalus. Né Remus né Lyall capiva che cosa stesse succedendo. Il primo pensiero di Remus fu constatare quanto suo padre fosse invecchiato. Intorno agli occhi, la rete di rughe era aumentata e sembrava essersi diramata un po' per tutto il viso, anche se sembrava essere essersi concentrata sulla fronte e intorno alle labbra. Il viso era più scavato di quando Remus ricordasse, la pelle più cerea. I capelli di Lyall si erano ritirati più indietro, lasciando una fronte più ampia e spaziosa.

Per contro, Lyall aveva davanti a sé una versione più giovane di sé stesso, se solo non fosse stato per tutte le cicatrici che rendevano il figlio più simile ad un piatto rotto che ad un'essere umano. Ma in effetti Remus non si poteva considerare umano al 100%.

Tutto era stato strano. Come animali, i due Lupin rimasti si erano danzati intorno per capire uno le intenzioni dell'altro. Dovevano riprendere le misure del vivere insieme. Gli scambi di parole tra di loro erano ridotti all'osso, ma in modo tacito avevano concordato sulla convivenza. Certo, Remus in un primo momento si era rinchiuso in camera per rifare le valige, anche se buttare alla rinfusa un maglione dentro una sacca non si poteva certo definire come fare i bagagli. Nel piano di sotto Lyall aveva acceso il grammofono appartenuto a sua moglie e aveva messo sul piatto un vinile preso dalla collezione del figlio. Per quanto Remus avesse cercato in ogni modo di portare via ogni suo avere da quella casa, si era dimenticato di impacchettare tutto.

La scala aveva scricchiolato, i passi di Lyall erano sempre più vicini. Non era entrato all'interno della stanza, ma Remus riusciva a sentire il cuore del padre battere più velocemente da dietro alla porta di legno della sua stanza.