1.Remus

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Dicembre 1980

L'ultima volta in cui Remus Lupin aveva atteso con ansia il Natale e ne aveva sentito l'atmosfera crescere intorno a lui era stato tanto tempo prima. Probabilmente era al suo sesto anno di scuola, e nella sala comune di Grifondoro le ragazze stavano discutendo su quali addobbi usare per decorare l'ambiente. Marlene era sdraiata in posizione supina sul grande tappetto davanti alle poltrone vicino alle finestre, una pergamena ed una piuma abbandonati a pochi centimetri dal suo corpo. Alice e Mary erano sedute sulle due poltrone, mentre Lily si era accontentata di appoggiarsi ad uno dei braccioli della poltrona di Mary. Le cinque amiche non riuscivano a decidere se comprare decorazioni babbane e attaccarle semplicemente o provare a incantarle.

‹‹Non sarebbe divertente avere dei piccoli omini di pan di zenzero parlanti?›› aveva esclamato Marlene, rotolando poi sul fianco per poter osservare meglio le espressioni delle sue amiche.

‹‹No Mars, sarebbe solo inquietante›› l'aveva ripresa Mary, alzando gli occhi al cielo.

Lily lo aveva notato entrare e con un gesto della mano l'aveva richiamato verso di loro. La ragazza gli aveva poi riassunto brevemente la discussione che stavano portando avanti da quasi un'ora; Mary e Marlene continuavano a battibeccare a proposito della possibilità di avere omini di pan di zenzero parlanti, di tanto in tanto Alice interveniva per dire la sua.

Prima ancora che Remus potesse esprimere il proprio parere, li avevano raggiunti anche Frank e Peter. La domanda era stata posta anche a loro. E poi, a reazione a catena, tutti coloro che passavano davanti al gruppetto venivano fermati e interrogati su questo quesito.

Da quel momento, di tempo ne era passato. Remus faceva fatica a vedere tutti i suoi amici insieme nella stessa stanza. I contatti si erano fatti sempre più labili; o per lo meno, quando si vedevano parlavano solo della guerra e mai di quello che accadeva davvero nelle loro vite. La parte più preoccupante di tutto ciò, anche con Sirius era così.

I due avevano affittato quello che assomiglia più alla tana di una talpa rispetto che ad appartamento. La sala era piccola, oltre ad un vecchio divano lasciato dal precedente inquilino, i due giovani avevano avuto spazio solo per un baule che avevano incantato per poter avere spazio per i libri di Remus ed i vinili di Sirius. In cucina c'era poco spazio in più, e per lo meno dopo aver incantato la credenza erano sicuri di avere lo spazio sufficiente per le loro cose. L'unico mobile della casa che raramente era riempito fino al massimo delle sue capacità era il frigorifero, sempre con ripiani completamente vuoti e solo bottiglie di latte e succo di frutto riposte ordinatamente; i cartoni di cibo già pronto nascosti nel cestino. Ma il vero problema della casa era il bagno: talmente piccolo che ci poteva entrare solo una persona per volta e Remus aveva sbattuto più volte varie parti del corpo contro le pareti ed il mobilio della stanza. E nonostante questi spazi quasi claustrofobici, lui e Sirius avevano iniziato a trascorrere sempre più tempo in silenzio. Sentiva gli occhi del ragazzo su di lui, la vena di sospetto che ormai caratterizzava ogni singola interazione tra i due.

La guerra era logorante, estenuante più di una maratona. I babbani avevano avuto una guerra ad inizio del XX secolo che veniva definita "La Guerra di Logoramento" per via della posizione dei soldati nelle trincee. Il loro appartamento si era trasformato in una trincea; al posto del fango però c'era il parquet scheggiato e rovinato e la moquette che imprigionava la polvere e che faceva starnutire Sirius più volte al giorno. Remus guadagnava terreno quando riusciva a rivedere in Sirius il ragazzino di era diventato prima amico e di cui si era successivamente innamorato. Quei momenti di normalità erano più dolci dell'idromele, un'illusione che veniva brutalmente squarciata quando Silente gli chiedeva di abbandonare di nuovo i suoi amici per andare in missione.

Remus perdeva quella guerra ogni volta che Sirius si irrigidiva poco prima di vederlo varcare la soglia del loro appartamento. Remus perdeva ogni volta che tornava e scopriva Sirius sempre più distante e diffidente, nonostante cercasse di mascherare al meglio questi sentimenti.

If We Survived The Great War|| Remus Lupin & Mary MacDonaldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora