quella mattina mi alzai più assonata del solito..e soprattutto andai a scuola con meno voglia del solito. Entrai in classe e mi sedetti nel mio banco, e l'unico mio pensiero era di tornare a casa per poter fare il mio amato riposino pomeridiano.
Fratellino💝
onlinebuongiorno sorellina, come stai ?
sei a scuola ?
buongiorno fratellino
si sto a scuola apposto tu come va ?una meraviglia, sto morendo di sonno
a chi lo dici..
oggi vengo a casa tua dopo scuolaanche se ti interessa poco ahaha
capito
io di pomeriggio esco
dove vai ?
scendo a sferracavallo
mi faccio un giro e poi mi vedo con una personae sarebbe sta persona ?
che c'è vita ? sei gelosa ? HAHAA
non sono gelosa,sono solo curiosa.
e anche se lo fossi ?
non vorrei che esci con le solite oche.
come fai a sapere che è una femmina?
perché io ti conosco andrè
prof: "serena vuoi continuare la tua conversazione con chiunque tu stia parlando,fuori dalla classe ?"
sobbalzai di scatto e guardai la professoressa di italiano che stava spiegando,ma io ero presa troppo dell'argomento che stavo affrontato con Andrea che non mi resi conto che lei si fosse accorta che io stessi utilizzando il cellulare invece di prestare attenzione alla sua noiosissima lezione sui Babilonesi.
"mi scusi professoressa,lo poso subito."
Prof:"anche in modo veloce, grazie."
sbuffai, e prima che mi sgridasse per la millesima volta..
Fratellino💝
onlinecome fai a conoscermi così bene ?
non ti sopporto 🙄
e sapessi..
vabbè io vado ci sentiamo dopo, la professoressa vuole che posi il telefono.
okok, ci sentiamo dopo 💝
per il resto della giornata guardai in un punto indefinito della mia aula, ma la cosa più strana è che continuavo a provare una sensazione,anche questa a me sconosciuta.
Come se provassi fastidio che Andrea di pomeriggio sarebbe uscito con una delle tante oche con cui esce per passarsi il tempo, ma magari come al solito sarà una delle tante ragazze con cui si scrive ma che poi molla perché non vuole relazioni o per motivi casuali.
all'uscita da scuola chiamai Aurora per sapere dove era,visto che mi sarebbe venuta prendere lei all'uscita da scuola per poi andare a casa sua. Vidi la macchina e mi incamminai verso ad essa, oh no..lui era lì.
Ma cosa dovevo aspettarmi ? D'altronde stavo andando a casa di Aurora e per quanto io voglia non incontrarlo è il fratello della mia migliore amica, quindi se vedo lei di conseguenza vedrò lui.
Era la prima volta che lo avrei rivisto dopo quello che era accaduto al ristorante.. e come se non bastasse,Aurora era seduta nel posto avanti accanto alla madre che era alla guida,e lui era dietro dove io mi sarei dovuta mettere. Perfetto direi,che fortuna.
Io e lui dietro da soli, seduti accanto, e per lo più avrei dovuto fingere di non essere arrabbiata con lui, anche perché il motivo su cui esserlo non c'era.
Entrai in macchina, e come prima cosa salutai subito Mamma Emma e la ringraziai di essermi venuta a prendere fin lì. Diedi un bacio sulla guancia ad Aurora sollevandomi leggermente per arrivare a lei,
e infine..lo salutai e come era successo al ristorante,risentii quella sensazione strana alla pancia. Molto probabilmente non sono riuscita a fingere che fosse tutto ok, perché dopo averlo salutato con un bacio alla guancia mi guardò con un'espressione stranita.
Durante il tragitto come di abitudine,in macchina risuonavano le canzoni che io e Aurora amiamo, e le cantammo a squarciagola per tutto il tempo.
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Quello che non siamo mai stati
Roman d'amourSofia Esposito una ragazza di 17 anni così semplice, diversa dalla altre ragazze. Una ragazza non adatta per questo mondo,si addentra in una storia che si può considerare mai iniziata ma intensa.Una storia che la protagonista avrebbe preferito che m...