«Finalmente il mio braccio è nuovamente intero!»
INTRODUZIONE
Lo stile di Tim Burton è unico e inconfondibile. Le sue storie sono ammantate spesso da atmosfere oscure, misteriose e inquietanti. Alcuni dei suoi più famosi personaggi hanno tratti malinconici e tristi, ricoprono ruoli di persone emarginate, sole, incomprese, che combattono contro i propri demoni. Vivono in un mondo che non gli appartiene. Nutrono molto rancore e rabbia e cercano vendetta contro chi gli ha distrutto la vita, o gli ha portato via una persona cara, spezzandogli il cuore.
Uno di loro è proprio "Sweeney Todd, Il diabolico Barbiere di Fleet Street", un musical drammatico e grottesco, esaltato da macabre scene horror.
TRAMA
Film del 2007 diretto da Tim Burton, è l'adattamento cinematografico dell'omonimo musical di Stephen Sondheim e Hugh Wheeler, tratto dal dramma teatrale di George Dibdin Pitt.
Il barbiere Benjamin Barker (Johnny Depp), dopo essere stato condannato per quindici anni ai lavori forzati in Australia per dei crimini che non aveva commesso dal giudice Turpin (Alan Rickman), che desiderava disperatamente sua moglie Lucy, fa ritorno in patria con l'aiuto del compagno di viaggio Anthony Hope (Jamie Campbell Bower), dal quale si separa appena scende dalla nave, a Londra, dove vuole subito iniziare una nuova vita sotto lo pseudonimo di Sweeney Todd. Si reca così nel suo vecchio appartamento in Flat Street, dove si imbatte nella bizzarra vedova Mrs. Lovett (Helena Bonham Carter) dalla quale viene a sapere che sua moglie si era tolta la vita con dell'arsenico, dopo aver subito varie violenze da parte di Turpin. Quest'ultimo poi, sceglie di impossessarsi anche della figlia Johanna, diventandone il suo tutore, con l'intenzione di sposarla. Nasce così in Sweeney Todd un profondo, oscuro, rabbioso sentimento di vendetta verso il giudice, che gli ha tolto la famiglia e rovinato la vita. Lo stesso giudice che ora tiene reclusa la figlia Johanna con l'intento di costringerla a sposarlo. Apre di nuovo il suo negozio di barbiere e un giorno viene a fargli visita proprio Turpin, gli si presenta così l'occasione di ucciderlo, ma a causa di un imprevisto non ci riesce. Furioso per averlo fatto andare via, comincia a scaricare la sua rabbia e i suoi sentimenti di vendetta verso i suoi innocenti clienti, che Mrs. Lovett poi fa diventare dei deliziosi pasticci di carne.
La storia è un requiem musicale grottesco e drammatico, pieno di sangue, spaventoso e carico di presagi di sventura.
Ciò che attrae di più è il lato macabro e oscuro della trama e della personalità dei protagonisti: nessuno può negare l'arte di Tim Burton, che riesce a rendere questo mondo macabro, molto più affascinante e incantevole di una fiaba.
Tim Burton in questo film esprime al meglio la sua anima cupa, triste e drammatica.
Ha scelto di narrare gli avvenimenti sotto un'atmosfera fredda e molto malinconica; le varie vicende si susseguono a un ritmo veloce e incalzante, sottolineate dalla musica.
Il film si sviluppa nello svolgimento di due trame diverse. Nonostante questa particolarità, il montaggio scorre bene: il susseguirsi delle scene e delle vicende rendono il film fluido e scorrevole. Questo rende la storia unica nel suo genere: è molto originale e, anche se molto spettrale, riesce a coinvolgere dalla prima scena lo spettatore in una storia per lo più musicale. La storia viene raccontata attraverso delle canzoni inedite melodrammatiche, con toni a tratti gioiosi o cattivi.
La scenografia vittoriana e oscura di Dante Ferretti è perfetta. I luoghi sono allo stesso tempo reali e surreali.
Reali, perché descrivono la Londra del XIX secolo, surreali, perché lo spettatore viene catapultato in un ambiente onirico, che diventa presto uno spaventoso incubo.In questo film, Tim Burton ha voluto dare alla musica il ruolo di narratore principale. È grazie alla musica che la storia ha inizio, è attraverso essa che la trama si sviluppa e si conclude. Ogni musica è coerente con l'intera scenografia e attraverso di essa ogni personaggio riesce a esprimere al meglio sé stesso, la sua vita e le sue emozioni interiori più drammatiche e profonde.
I costumi rispecchiano sia l'ambientazione, sia il carattere e la personalità dei protagonisti. Tutti indossano abiti logori, dai colori spenti, sporchi, quasi di seconda mano, che evidenziano la loro vita povera in una città cupa, grigia e già inquinata. Gli abiti di Mrs. Lovett sono cupi, ma hanno uno stile gotico con sfumature e dettagli romantici. L'unica ad avere un abito colorato e incantevole come quello di una principessa è la figlia di Todd, Johanna. Infine gli abiti di Sweeney Todd sono quelli più oscuri, che riflettono il suo lato malvagio, evidenziato da un ghigno vendicativo impresso sul suo pallido volto.
La recitazione e l'interpretazione di ogni personaggio sono impeccabili. Ognuno ricopre un ruolo unico e fondamentale nello sviluppo della trama. Sweeney Todd è il protagonista sanguinario dall'animo oscuro. Assomiglia a un dandy malinconico e il suo cuore è ricolmo di vendetta; finisce per trasformarsi in uno spietato serial killer. Porta caos e violenza nella sua angusta bottega di barbiere in Fleet Street contro ogni persona che gli ha arrecato del male in passato.
Sweeney Todd è un personaggio corroso dal dolore, dall'animo oscuro, privato dell'amore e incapace di amare nuovamente qualcuno. Sul suo volto non appare alcuna emozione, solo un ghigno di pura malvagità. È un disadattato, un emarginato, abbandonato a sé stesso e al suo implacabile struggimento interiore, che cerca di eliminare uccidendo clienti innocenti per sfogare la sua rabbia verso il giudice Turpin, del quale vuole vendicarsi.
Questa è la storia di Sweeney Todd, Il Diabolico Barbiere di Fleet Street.
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Interviste e Recensioni
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