Inaspettato

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I due si incamminarono verso la scuola. Rihito era il migliore amico di Shino da molto tempo ed un giocatore di basket molto bravo.

<< Hey Shi! Che ne pensi del tuo nuovo coinquilino??>> chiese il biondo.

Intorno a Shino si poteva intravedere un ombra scura dovuta alla depressione. Sospirò.

<< B-bene?>> rispose.

<< E lo chiedi a me? >>

<< A dire il vero ho iniziato a preoccuparmi di dover scrivere al più presto un testamento. Vivo con una specie di zombie in cerca di cervelli prelibati da strappare a morsi... Mi spaventa. E il mio carattere non aiuta.>> disse Shino gesticolando.

<< Beh allora non ti devi preoccupare, se cerca cervelli tu sei salvo!>> esclamò Rihito ridendo.

I due scoppiarono in una sonora risata e arrivarono a scuola. Si diressero ognuno nella propria classe e le cinque ore del mattino passarono, anche se molto lentamente.
Shino si stava dirigendo al cancello, quando venne fermato dalla presidentessa dell'istituto scolastico.

<< Tatsumi-san dove credi di andare??>> esclamò la ragazza dai lunghi capelli castani in tono rabbioso.

" Cavolo ci mancava questa.." si maledì Shino.

<< Non mi sento molto bene... Vorrei andare a casa. >> disse grattandosi il mento con l'indice.

<< Sicuro di non stare marinando le lezioni com'è tuo solito fare??>> disse la ragazza.

<< Ascolta Yamada-chan. Noi siamo amici no?? Ti assicuro che se non vado a casa ora potrei veramente sparire dalla faccia della terra.>>

<< Mmm... Va bene ma è l'ultima volta>> detto questo la ragazza si diresse verso l'entrata dell'edificio.

Shino sorrise e si diresse verso l'abitazione. Ad un certo punto si sentì osservato e girò lo sguardo verso la direzione dal quale veniva il disagio. Vi trovò un ragazzo con i capelli neri e gli occhi del medesimo colore spalancati alla vista di ciò che si trovava davanti. Un corpo esile in preda ad un tremolio dovuto alla paura e sul sopracciglio destro una cicatrice.
Visto ciò il cuore di Shino iniziò a battere sempre più forte, faceva male, molto male, quasi gli usciva dal petto.
Si sentiva mancare l'aria. Per un momento sembrava che il tempo si fosse fermato. Quando Shino si riprese inizio a correre. Arrivò a casa e aprì la porta con difficoltà. Quando la chiuse dietro di sé vide Yukiteru ad aspettarlo, ma era troppo shockato per poter dire o pensare qualcosa. Vedeva che l'uomo stava parlando, ma non riusciva a capire la minima cosa. La sua vista si annebbiò e i suoi sensi lo abbandonarono facendolo cadere in un sonno profondo.

Commento autrice.
Chiedo scusa per eventuali disagi :)

Shiro to KuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora