consapevolezza

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Shino uscì dalla doccia e sì diresse in camera sua, ma la sete si fece sentire e quindi dovette fare una piccola deviazione in cucina, In quella stanza trovò Yukiteru concentrato sul suo pc.
Ora che ci faceva caso lui era spesso intento a lavorare... A volte dopo essere tornato dal laboratorio continuava le ricerche sul computer che sì portava sempre dietro. Doveva veramente amare quel lavoro, infatti, rare volte, sembrava che su quel viso sempre inespressivo si dipingesse l'abbozzo di un sorriso.
I lunghi capelli argentati gli incorniciavano il viso, la camicia bianca e i jeans mettevano in risalto il corpo candido. Shino si ritrovò incantato dall'immagine che si ritrovava davanti, tanto che , senza accorgersene si ritrovò a fissarlo trattenendo il fiato. Se ne accorse solo quando la mancanza d'aria nei polmoni si fece sentire. inizió a tossire con gli occhi rossi e non appena vide lo sguardo perplesso di Yukiteru su di lui scoppio in una sonora risata. L'uomo, nel frattempo non capiva cosa stesse succedendo, ma la risata di quel ragazzo lo mise di buon umore. Lui, una persona che non sorride mai, era di buon umore per via di un bamboccio che era scoppiato a ridere all'improvviso.

<< Scusa, scusa>> disse Shino asciugandosi la piccola lacrima che gli era scesa sulla guancia << Ero sovrappensiero >>

<< Figurati... ma ora lasciami lavorare >> rispose l'uomo

<< Si si >> il ragazzo non si sorprese per la risposta brusca ricevuta, prese una bottiglietta d'acqua e si diresse in camera.

Appena chiusa la porta della camera si buttò sul letto e guardando il soffitto ripenso all'immagine che poco prima lo aveva fatto rimanere senza fiato. non poteva negare che Yukiteru era un bell'uomo, ma anche Ran lo era, e allora cosa c'era di diverso? E mentre pensava alla risposta per tutte quelle domande si addormento.

Yukiteru nell'altra stanza dovette spegnere il computer perchè la sua concentrazione era venuta meno, decise così di andare in camera sua. Si affaccio alla finestra lasciata aperta per arieggiare la stanza, pur essendo inverno, anzi, lui preferiva così. Aveva sempre preferito il freddo, forse perchè era perfettamente compatibile a lui.

"Yuki eh?" si ritrovò a pensare a quel nomignolo fastidioso che Ran gli aveva dato, il cui significato era neve. << Beh cosa può esserci di più freddo della neve?>> disse con un po di malinconia nella voce guardando quel cielo scuro ricoperto di piccole luci. Esatto la neve era la cosa più simile a quell'uomo che ci potesse essere. Si stese sul letto aspettando che la stanchezza prendesse il sopravvento.

Il giorno dopo si sentirono dei rumori provenienti da fuori quella stanza, rumori fastidiosi che costrinsero Yukiteru a svegliarsi. Non c'era cosa che più odiava di essere svegliato in malo modo, lo metteva di cattivo umore, molto di più rispetto al solito. Uscì dalla stanza con uno sguardo spaventoso e appena voltò lo sguardo verso destra vide un ragazzo coricato per terra con le gambe in aria intento a mettersi un paio di jeans scuri, una camicia bianca ancora da abbottonare e in bocca un pezzo di pane.

<< Cosa diavolo stai facendo?>> chiese cercando di capire quale fosse la reazione più adatta.Era indeciso se ucciderlo velocemente o torturalo un po' prima.

<< Mi stono svglito tadi, stono i tado. Usa>> Rispose Shino cercando di non strozzarsi con il pane in bocca. Era terrorizzato, aveva intuito che a Yukiteru non piacesse essere disturbato mentre dormiva.

" Ho deciso prima lo torturo" lo sguardo omicida si fece più intenso.

<< Scusa se ti ho svegliato ma ho rotto la sveglia e non mi sono svegliato in tempo.>> in volto aveva un sguardo dispiaciuto, simile a quello di un cucciolo che veniva rimproverato.

<< Ok ok... per sta volta passi>> ormai si era rassegnato. Quel ragazzo era imprevedibile, ogni volta combinava qualche pasticcio, aveva la capacità di innervosirlo più del patrigno. << Ma come avresti fatto a rompere la sveglia?>>

<< E' caduta e non me ne sono accorto>> mentì. La verità era che quella mattina, al suono della sveglia, la scaraventò a terra per poi tiraci sopra un pugno ed infine riaddormentarsi, al suo tardo risveglio, senza saperne il motivo, si ritrovó sdraiato sopra di essa. In realtà non era proprio una bugia, la sveglia era caduta.

<< Capito>> rispose Yukiteru sbadigliando per poi tornare in camera sua.

Shino rimase un secondo a terra per poi accorgersi dell'ora che si era fatta, in un lampo prese la cartella e uscì di casa, si mise a correre e giunse a scuola appena in tempo. Appena si sedete al banco ripensò a poco prima e, senza accorgersene fece un sospiro.

<< Mmm.. quello è il sospiro di un uomo che si è preso una bella cotta>> esclamò Rihito dopo aver capito che Shino era sovrappensiero al decimo saluto ignorato.

<< Cotta dici? >> domando a se sesso, essendo ancora sulle nuvole.

Rihito decise di rimanere ad osservare, dopotutto sarebbe stato difficile parlare con lui in quel momento.

" Una cotta eh? Avevo glia preso in considerazione quest'idea... ma perchè dovrei avere una cotta per quel demone??" Questi erano i sui pensieri. Andò avanti così per un' ora.

<< EHHHHHHHHHHHHHHH?????>> si ritrovò a urlare. Poi si accorse di trovarsi in classe osservato dal professore e tutti i compagni, quando si voltò verso Rihito lo vide tutto rosso con le lacrime agli occhi intento a trattenere le risate. Dopo quel momento e un rimprovero del professore le lezioni ripresero. Nell'intervallo Shino era ancora un po' scosso.

<< Tutto bene?? >> l'amico aveva ancora gli occhi lucidi.

<< Sono un masochista non c'è altra spiegazione.>> era questa la risposta che aveva dato a quelle domande.

Ora che aveva capito qual'era a verità doveva prendere una decisione. " E ora che faccio?" era preoccupato per la risposta, perchè, qualunque fosse la sua decisione qualcosa sarebbe cambiato. Le lezioni finirono ed ora doveva tornare nella casa di quell'uomo dal carattere freddo come la neve. C'era solo un problema, lui amava la neve.....

Commento autrice
Grazie di cuore a tutti <3
E scusate per eventuali errori

Shiro to KuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora