ACT I

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Premessa:

A parte gli scherzi, ho aggiornato oggi perché altrimenti l'avrei fatto dopo lunedì, probabilmente, e non mi andava, non mi andava per niente. Quindi, sì. In più, vi avevo promesso storie più leggere e tenere e carine ed Harry qui è una FATA, quindi sto rispettando la mia parte degli accordi. Ecco tutto.

YDPOV ha sette capitoli che spero usciranno prima del venti giugno, in totale. Per i più bravi, avrete notato che dalla mia BIO è scomparsa una storia: non credo di riuscire a scrivere altre due long prima della pausa di agosto, ma solo una, e una serie di OS, credo. Per ora vedete un solo titolo perché dobbiamo vedere quando finisco proprio quella storia. Perdonatemi, ma ho la maturità, e in generale sarà un'estate particolare. Ma a settembre torno carica e con due razzi sulla schiena, state tranquilli.

Sì, ho preso libera ispirazione dalle Winx, sì, non mi interessa più di tanto, sì, la trama di questa storia consiste nel conquistare Harry e MARTIRIZZARLO. L'unica cosa che ho rubato sono state un paio di definizioni e la vibes di Flora, quindi non ho messo l'inspo nella trama, passatemela. Sareste gentilissimi.

Non ho tanto da dirvi, ci siamo sentiti ieri e vi ho fatto un po' impanicare con SOTT, niente di troppo grave, giusto? Giusto. Mi rifaccio con queste storie, e almeno fino a GENNAIO niente sofferenza. O almeno, molto molto poca. Come un periodo di guarigione. Perché sono una persona così fantastica e caritatevole. Sì.

Quindi, vi lascio alla lettura. Louis è meraviglioso e le farfalle seguono Harry. Questa storia sa di prima estate ed è una piccola coppetta di gelato alla frutta. Siamo tutti felici.

***

Mentre sta spostando le sue cose, una farfalla vola sulla sua guancia, ma in un battito d'ali è di nuovo altrove, probabilmente per via del suo cattivo umore. Harry non può biasimarla. Di solito, con lui, le farfalle sono sempre da qualche parte al seguito, si adagiano sul suo corpo, sui suoi vestiti, e non si muovono, ondeggiando insieme ai suoi movimenti. Harry potrebbe sul serio correre in giro una maratona dell'Accademia (lista di cose che non gli vedrete mai fare, decisamente), e una farfalla qualsiasi rimarrebbe attaccata a lui. Tutte le fate della terra sono intimamente seguite da qualcosa, a volte è impalpabile, come il vento autunnale o il profumo dell'estate, altre volte sono cose del genere, come le api, persino. Le api che sono attorno a una fata della terra sono piccole e innocue, per lei e per gli altri, non pungono, si limitano a volare allegramente e portare chiazze di miele sulle dita. Harry le adora, ma lui ha le farfalle, che a volte si adagiano sulla sua tempia mentre va a lezione, spostandosi poi sulla sua matita mentre prende appunti. E' abituato. Solo, adesso non è nelle migliori delle condizioni emotive, e le farfalle lo sentono, e si allontanano. Fa male al suo umore.

Non aveva mai avuto modo di lamentarsi dell'Accademia, prima di quel momento. Sì, alcuni locali della zona dei dormitori non erano il massimo, stanghe si erano gonfiate di umidità (Harry la odiava, no, no, anzi, era qualcosa ben oltre l'odio, la disprezzava), le chiusure delle finestre in alcune stanze lasciavano il posto a spifferi di freddo, e la rete dei termosifoni non era certamente degli ultimi anni, ma non avrebbero mandato tutto a ferro e fuoco, per quello. A quanto pare il messaggio della loro pacifica resa a quelle condizioni non era arrivato, perché nelle vacanze di Natale avevano fatto comunque i lavori e sfornato dal nulla un nuovo blocco di dormitori nuovi di zecca, da cima a fondo: lavoro impressionante, in tre settimane, anche per delle fate, ma perché diamine non farlo durante la pausa estiva, invece? Perché una delle lamentele principali dello studentato maschile, a essere onesti, erano le stanze sovraffollate, con anche cinque letti, dove era impossibile convivere per otto mesi: Harry aveva fatto i salti di gioia ad iniziare l'Accademia, in realtà, proprio per il senso di avere dei compagni di stanza, e queste improvvise rimodulazioni di doppie e triple l'hanno disorientato, considerando che la lista di accoppiate è stata completamente stravolta. Ha lasciato i suoi tre compagni di stanza, tra cui Niall, per cambiare ala e piano, di ritorno dal comfort di casa sua e dall'odore del camino, senza nessuna intenzione di percorrere quei corridoi con tutta la sua roba al seguito e con uno strano senso di stizza a marcire sul fondo dello stomaco, perché che cazzo. Ci sono almeno venti cose più piacevoli che uno studente preferirebbe fare, piuttosto che un immediato trasloco, soprattutto quando Niall l'ha lasciato da solo per stare con i suoi nuovi compagni di stanza, promettendogli di dargli una mano prima che Harry insistesse di fare tutto da solo, tutto questo fino a scoprire che no, la solitudine non faceva per lui. E nemmeno trascinare due bauli lungo il nuovo dormitorio, a quanto pare.

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