"Quindi... Quella è la tua farfalla?"
Harry è ancora a letto, in pigiama: alza la testa e lo fissa. "Cosa?", domanda, spontaneamente confuso. Louis, impegnato a prendersi cura delle sue frecce, seduto in punta al suo letto, indica la farfalla blu sul comodino di Harry. La fata esita, risponde: "Non lo so. Mi segue dal primo anno di Accademia. È stata con me a casa tutta l'estate", spiega, sbrigativo, continuando a frugare tra le coperte pesanti. Tutto quello che ha fatto è stato mettere il maglione ed essersi sfregato appena gli occhi. Ma dove diamine è andato a finire?
La farfalla nota che si è svegliato, intanto, e svolazza fino ad adagiarsi sul suo sopracciglio, e lì rimane, in posa. Più Harry fruga, meno sembra arrivare a una soluzione. ''E' sempre così?'', continua Louis, sempre esitante ''Nel senso, ti... Ti seguono più di una?''
''Sì. Tranne quando sono di cattivo umore. Come adesso'', sbotta, schiacciando il piumone sotto le mani. La farfalla si alza, si posa su una mensola sopra la sua testa, quasi stizzita. Esilarante, davvero. Louis si alza con delicatezza: ''Tutto bene?''
Harry indirizza gli occhi su di lui, stringe le labbra, ma davanti al suo sguardo limpido spiega: ''Ho un brutto vizio. Io... Mi addormento con i libri che leggo. E adesso non trovo—'' Louis, come se niente fosse, si avvicina alla sua scrivania, sotto la finestra, lasciando in pace le due farfalle adagiate sul vetro, e prende proprio il suo libro, porgendoglielo. ''Era a terra e l'ho preso'', spiega alla sua faccia stupita, alzando le spalle. Solo la copertina si è un po' piegata, ed Harry prova a sistemarla con una pressione del palmo: ''Grazie'', mormora, e Louis esplode in un sorriso.
Il fatto che possa cambiare così velocemente il suo umore lo mette a disagio, quindi si affretta a scendere dal letto, raccattare le sue cose e chiudersi in bagno. C'è di nuovo quel profumo speziato, ma lo ignora, apre il rubinetto e le sue bottiglie di docciaschiuma, raccogliendosi i capelli. Quando esce, ha un pantalone marrone e un maglione bianco, la farfalla blu sulla spalla e una di un vivido arancione sul braccio. E, sorprendentemente, Louis è ancora lì. ''Colazione?'', domanda, sistemandosi le sue cose in spalla. Harry inarca un sopracciglio prima di sentirsi spiegare: ''Credo che i nostri amici siano un po' stufi di stare con uno dei due perché tu... Perché noi non ci frequentiamo.''
''E mi va benissimo.''
''Ma a me non va bene che Taylor debba scegliere con chi passare il suo tempo, non quando tiene ad entrambi. Harry'', Louis non dovrebbe essere in grado di fare cose come farsi improvvisamente così vicino. Eppure è lì, si adagia al suo fianco, ci si accosta, ed è tutto occhi azzurri e ciglia spesse e il suo profumo, adesso, gli dilata le narici. Sbatte le palpebre, lo guarda, Louis non cambia espressione: deve alzare leggermente il mento, per guardare Harry, e lo fa, con una fierezza algida. Con tenerezza. "Per favore, fammi sistemare le cose", ed Harry non si è nemmeno accorto di avere una farfalla bianca sulla guancia. Sbatte le palpebre e quella si sposta sulla punta del suo orecchio, ed Harry trema, non sa perché.
"No."
"Per favore", ripete, e ha guardato le sue labbra, per un attimo. Ne è certo, e da quando il suo profumo lì dentro è così forte? Harry vorrebbe sradicarlo via da qualsiasi anfratto abbia scelto per rintanarsi. È forte e speziato, c'è una nota di arance, e lo stordisce, per un secondo. Lo odia. Staccherebbe la testa di Louis con un coltello da burro, lembo dopo lembo, perché lo irrita. Terribilmente.
"No."
"Harry, voglio— Farò qualsiasi cosa per farmi perdonare da te. Qualsiasi. Dammi una possibilità, una sola, e non la sprecherò. Promesso. Davvero."
Gli crede fino all'ultima cazzo di cellula. Brutto stronzo. Con quel tono, Louis potrebbe suggerirgli di saltare da un ponte ed Harry piegherebbe le ginocchia per preparare lo slancio. E lo odia. Vorrebbe dargli uno schiaffo esattamente adesso. "No", dice, meno convinto. Louis unisce le sopracciglia, scettico.
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Your Delicate Point Of View ||L.S.||
FanfictionA volte, per le migliori storie basta solo una cotta che si finisce per odiare e uno stupido scherzo che no, Harry, non era per te, se solo ti dessi la pena di capire. O almeno questa è la cornice di Louis, arciere e Specialista, che prova a riconqu...