Harry vorrebbe davvero godersi tutte le curiose e decisamente positive accezioni di Louis nelle vesti di suo ragazzo ma, ancor prima del ballo di fine anno, una cosa da tenere in considerazione sono gli esami di fine anno. Ossia, tutto quello che Harry conseguentemente odia.
"La mia fatina sta ancora studiando?" sente al suo orecchio, cosa per cui si rilassa immediatamente, trovando il petto di Louis con la nuca. Il suo ragazzo gli massaggia le spalle, baciandogli i capelli con lentezza: "Davvero, non capisco. Perché tra tutte le materie di cui devi dare esami stai ripetendo infermieristica? Sei un genio. Solo per come mi hai ricucito dovresti automaticamente passarlo. Senza nessun test. Posso levarmi la maglietta."
"Non funziona così. E non puoi" ricorda, ridacchiando. Alza il mento a guardarlo e Louis lo fascia con entrambe le mani:
"Uh, giusto. Ti sei divertito, con me."
"Ho solo lasciato dei lividi dove pensavo sarebbero stati necessari."
"Perché sei così metodico e intelligente, piccolo" canticchia, abbassandosi a baciarlo a stampo "Lascia quei libri e passa un po' di tempo con me", chiede gentilmente, tirandogli il labbro. Harry sbuffa arricciando la schiena:
"Ma tu non studi mai?"
"Sì, lontano da te. Al sicuro dalla più grande e brillante distrazione."
"Intelligente", si complimenta, sorridendo alla sua mano sulla guancia. Louis gli gravita attorno altri quindici minuti, prima di attirarlo lontano dalla scrivania.
Studiavano sul serio solo con i suoi amici. Louis veniva opportunamente sistemato lontano da Harry (quasi con le mani e i piedi legati, la faccia puntata verso il libro), e insieme si facevano forza e si calavano in un mutismo rigido finché non ne riemergevano esausti. Harry aveva l'abitudine di creare mappe concettuali su carta, Louis, da quello che sapeva, preferiva usare la matita sul libro, Niall bombardava le pagine di evidenziatori. Tutte le loro forze erano state consumate verso quella pila di libri che li accomunava, ognuna sulle proprie scrivanie, e per due settimane tutte le loro conversazioni erano scandite da cosa studiare, cosa ripetere, cosa recuperare in biblioteca, quali appunti redatti per quale test di fine semestre recuperare da cassetti mai aperti negli ultimi mesi. Se li scambiavano, ripetevano insieme, si ritagliavano uno spazio sotto un albero in giardino, ed Harry si sedeva tra le gambe di Louis, studiando con la sua mano sullo stomaco, le farfalle che si intervallavano tra il suo corpo e quello del suo ragazzo, che ogni tanto gli baciava la tempia. L'unica fortuna era stata quella di Louis, che non avrebbe dovuto fare tutti gli esami pratici, per via della guarigione ancora in corso della sua schiena. Eppure si era cimentato con serietà nel riprendere i libri e seguire i corsi, una mano tra i suoi riccioli e una a seguire le pagine sotto l'ombra delle foglie, il respiro tranquillo e silenzioso. Taylor accettava le sue farfalle ed Harry accoglieva coccinelle sul ginocchio, porgendo un indice per farle camminare. A volte, quando ne aveva voglia, lasciava crescere un fiore e lo intrecciava dietro l'orecchio del suo ragazzo, lasciandogli un bacio. Louis sorrideva sempre.
Quando gli avevano consegnato gli orari e le aule delle prove di fine anno, Harry aveva sbuffato, confrontando i suoi e quelli di Louis con occhiate stizzite. ''Cosa?'' aveva domandato il suo ragazzo dalla scrivania, alzando gli occhi da degli appunti che stava rivedendo, in pantaloncini e senza maglietta. Le cicatrici non erano più così rialzate, ma incredibilmente rosse, anche se ormai a Louis non facevano nemmeno così male, davano solo un leggero fastidio. Harry aveva abbandonato le due lettere sul materasso, le mani all'indietro: ''I nostri esami sono in posti completamente diversi. Non riuscirò ad incrociarti nemmeno per pranzo! Ci vedremo solo nel pomeriggio'' aveva detto, mormorando, e Louis aveva sorriso, posando quello che aveva in mano prima di farsi vicino a lui, Harry che gli faceva spazio tra le gambe.
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Your Delicate Point Of View ||L.S.||
FanfictionA volte, per le migliori storie basta solo una cotta che si finisce per odiare e uno stupido scherzo che no, Harry, non era per te, se solo ti dessi la pena di capire. O almeno questa è la cornice di Louis, arciere e Specialista, che prova a riconqu...