ACT III

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"Lo sai", Harry sposta piano la sua colazione, Niall non alza gli occhi "Louis non... Non è così male. Per niente", aggiunge, prima di zittirsi. Sente altre due farfalle sulla schiena, cosa per cui stira le labbra.

"Ma non mi dire", Niall inarca un sopracciglio, scettico "Sono solo mesi che te lo dico, ma buongiorno anche a te."

''Abbiamo chiarito-''

''Oddio, quindi tornerai ad essere insopportabile nell'altro senso? Nel Louis è così dannatamente meraviglioso? Devo avvisare Liam'', decide, scuotendo la testa al nulla. Harry lo guarda male, sistemandosi i vestiti, e solo in quel momento la fata dell'acqua dà lui una seconda occhiata, e dice, abbassando la forchetta: ''Ehi. Quello non è tuo, vero? Me ne ricorderei.''

''Quello cosa?''

''Hai le orecchie rosse. Il maglione'', precisa, ed Harry se lo stringe addosso: lo scollo a V permette ugualmente di far vedere la maglia bianca sottostante, ma per il resto lo copre perfettamente. E' anche morbido, e Niall schiude la bocca: ''Oddio, non è tuo. E' di Louis.''

''Avevo freddo!'' si lamenta, coprendosi le orecchie con la scusa di prendersi la testa. Diventano sempre rosse, quando dice una bugia e prova a rimanere serio, e il solo fatto di alzare la mano a proteggersi conferma che sta mentendo, ma comunque. Non cambia posizione e spiega: ''Era già sul letto. Me l'ha passato. E avevo davvero freddo, il mio armadio era lontano e non potevo dire di no...''

''Non volevi dire di no, stronzo. Le tue orecchie! Di nuovo!''

''Puoi lasciarmi stare? Pensavo avremmo parlato di cose più allegre di queste'' borbotta, prendendo una manciata di lamponi per mangiarli ''Tipo del mio compleanno.''

''Quand'è il tuo compleanno?'', interviene la voce di Louis, curiosa. Harry sobbalza, guarda in basso, ma alla fine riesce a dire con un tono quasi tranquillo (una farfalla si poggia alla sua guancia): ''Tra quattro giorni. Il primo febbraio.''

Gli occhi davanti a lui si sgranano: ''E quando avevi intenzione di dirmelo, H?''

''Pensavo che Taylor te l'avesse detto, è così eccitata. Non è niente di che, davvero, non mi piace festeggiare in grande'', promette, adagiandogli quasi senza pensarci una mano sul polso. La ritira velocemente, preferendo tenerle entrambe in grembo. Alza le spalle: ''E' solo un compleanno.''

''Oh, sono sicuro che Lou lo vede in maniera diversa'' ridacchia Niall ''Stai per avere un solo anno meno di lui.''

''No. Io ho già fatto ventidue anni.''

''Davvero?'', e perché ci sta rimanendo male? Be', ha senso, soprattutto se è stato uno di quei giorni in cui lui e Louis avevano chiarito, ma lo Specialista aveva preferito comunque non dirglielo. Louis, poi, gli sorride tranquillamente:

''Ventiquattro dicembre. Più di un mese fa.''

Quindi, si è perso il compleanno di Louis. Non dice niente, a quello, ma due pupille hanno ancora lo sguardo puntato nella sua guancia. ''Che c'è, fatina?'', domanda a bassa voce, dandogli una piccola spallata. ''Niente'', risponde, ovviamente, ma Louis continua a fissarlo, ed Harry non sa che dire. ''Avete finito?'', interrompe Niall, portando Louis a scivolare lontano da lui ed Harry a schiarirsi la voce. Allontana il vassoio, salutando entrambi mentre recupera la sua borsa di tela: ''Vado. A dopo'', e vorrebbe darsi un morso in grado di prendere tutta la sua mano, davvero, eppure le sue dita scivolano appena nello spazio tra le scapole di Louis, prima di abbassarsi. Lo vede sobbalzare, e per questo affretta il passo.

Però, davvero, Harry non vuole festeggiare, non con qualcosa di vistoso, che sembra esattamente quello che Taylor ha in mente, e nei giorni successivi pensa a cosa potrebbero inventarsi i suoi amici per il primo febbraio, senza risultati. Non ottiene niente da Louis, perché non ne parlano più, o almeno, Louis, nel suo solito comportarsi con lui, non lascia minimamente intuire di ricordare quella particolare informazione. Harry spera che alla fine lo accontenteranno e lo liquideranno a un pomeriggio insieme, o a una torta a colazione, ancora meglio, ma sa che non sarà così, solo perché Taylor e Niall non sembrano intenzionati a permetterlo. ''Ha senso'', spiega Liam un giorno, verso la loro lezione ''Sono i tuoi vent'anni, H. Non è poco. Lasciali divertire.''

Your Delicate Point Of View ||L.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora