Capitolo 16

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"Ehi tesoro. Tuo padre mi ha detto cosa è successo ieri. Stai bene?" dice mia madre preoccupata mentre mi abbraccia.

"Si. Sto bene. Sono solo un po scossa, ma sto bene. Non so cosa gli è preso. Probabilmente era ubriaco e oggi non se ne ricorderà nemmeno. Tranquilla" rassicuro mia mamma, ma in realtà cerco anche di rassicurare un po anche me stessa.

"Comunque ti ricordo che stasera non ci sono per cena"

"Dio Clary. Ma fai sul serio? Suo fratello ti vuole violentare e tu ci esci ancora? Giuro che non ti capisco. Ma vuoi morire o cosa?"

"Mamma siete tu e papà che non capite. Cavolo, Luca e Marco sono due persone completamente diverse. Luca non mi farebbe mai del male e di certo non permetterà che una cosa del genere succeda di nuovo"

"Clary sei sicura che non vuoi denunciarlo?"

"Prima ne voglio parlare con Luca che ancora non sa niente. Decideremo insieme cosa fare. Per ora non voglio pensare più a questa storia okay?"

"Okay, ma mi raccomando stai attenta"

"Si mamma. Tranquilla"

Gli do un bacio in guancia e vado a prepararmi per questa sera.

****

Ehy, sto arrivando. Non vedo l'ora di vederti

Non riesco a rispondergli. È da ieri che non ci sentiamo, ma non perché non voglia, ma perché voglio chiarire questa situazione di Marco faccia a faccia, per capire cosa diavolo gli ha fatto Luca e per vedere se c'è un modo per farlo calmare e far si che l'accaduto di ieri non si ripeta.

Un rumore alla porta mi distrae dai miei pensieri. Sarà sicuramente Luca.

"Piccola" dice quando apro la porta.

Mi prende in braccio e mi fa fare una giravolta. Poi si ferma e mi bacia dolcemente sulle labbra. Dio quanto mi sono mancati i suoi baci. Ieri ne avrei proprio avuto bisogno.

"Mi sei mancato così tanto" dico abbracciandolo e mi esce una lacrima, e proprio quando spero che lui non la vede, mi guarda perplesso e mi chiede: "Ehi cosa c'è che non va?"

"Niente, sono solo felice di vederti" dico asciugandomi la lacrima e facendo un sorriso sincero.

"Clary ti conosco. So che c'è qualcosa che non va"

"Davvero è tutto okay. Dai andiamo"

Lo prendo per mano e ci dirigiamo verso la sua macchina. Entriamo e lui mi guarda ancora un po perplesso. Mi conosce troppo bene.

"Allora dove andiamo?" cerco di sembrare il più serena possibile. Voglio godermi questa serata. Affronterò l'argomento più tardi.

"Ti va il sushi?"

"Si" batto le mani come una bambina a cui hanno dato una caramella. Amo il sushi.

****

Dopo aver mangiato un abbondante pasto di sushi, andiamo nella sua auto e ci fermiamo in un posto abbastanza isolato, con una vista della città spettacolare.

"Mi dici cos'hai?" mi chiede ancora una volta.

"Perché credi che ci sia qualcosa che non va?"

"E me lo chiedi anche? È da ieri che non ti fai sentire. Quando sono venuto a casa tua hai pianto e per tutta la serata hai evitato le mie domande su ieri sera ed eri quasi assente. Ti prego dimmi che succede"

Faccio un respiro profondo e inizio a raccontargli tutto.

"Okay. È vero. Mi conosci troppo bene e a te non posso proprio mentire. Non ti ho voluto dire niente prima perché volevo distrarmi un po e poi non sapevo neanche come dirtelo"

ClarissaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora