Capitolo 22

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Pochi minuti dopo mi arriva la sua risposta.
-Ciao. Non so se tu sai davvero come sono andate le cose fra me, Marco e Luca. Ne dubito, perchè conoscendo entrambi, so che non dicono mai tutta la verità. Comunque, il tuo messaggio mi ha fatto rivivere emozioni che avevo seppellito e sono emozioni più negative che positive. Quindi grazie di aver rovinato la mia giornata. Ti giuro che non avevo visto la tuo foto di profilo, accetto la richiesta a tutti, quindi non avevo fatto caso alla foto con Luca. Non credo che ti aiuterò. Dopotutto quei due mi hanno fatta solo soffrire. Amavo Marco e forse lo amo ancora, ma non credo di poter ritornare a stare con lui.
E non dire che ti dispiace per me, non sei tu quella che hanno violentato e che ha passato parte delle sue notti sveglia con la paura che lui potesse arrivare da un momento all'altro. Non puoi neanche immaginare quanto ho sofferto.
Puoi dire tutto quello che vuoi su Luca, ma per me lui rimarrà solo uno schifoso bastardo.
Leggo il messaggio più volte. Me l'aspettavo una risposta del genere.
-Ti assicuro che non avrei voluto farti stare male, ma credo che una seconda chance si possa dare a tutti, Marco tiene ancora a te e se ci tieni anche tu non vedo perchè non vi dovreste rimettere insieme .
Forse Luca non mi ha detto tutti i particolari della vicenda, ma so per certo che non è più la persona di un tempo.
Ti chiedo di ripensarci.
Aspetto qualche secondo.
-Ho già deciso. No.
- Ma cosa ti costa? Ci guadagni anche tu. Riavrai il tuo fidanzato e la tua felicità.
- Tu cosa ne sai di quello che voglio io? Non credo che sarei felice con Marco, lui mi ama, io lo amo, ma non possiamo stare insieme, per varie ragioni che non ti riguardano, anche perché io non ti conosco.
- Ma puoi almeno fare un tentativo? So che molto probabilmente avrai paura di soffrire ancora, ma se non ci provi rimarrai con il rimpianto per sempre.
- Mamma mia, ma sei proprio insistente, eh?
- Non la smetterò fino a quando non mi dirai di si.
Credimi se ti dico che non lo faccio solo per me, ma anche per te e per Marco. Meritate di essere finalmente felici.
In un certo senso sto cercando di rimediare agli errori che ha fatto Luca.
- Va bene, d'accordo...
- Aspetta, verrai?
- Si...
- Ti assicuro che non te ne pentirai.
- Lo spero...
- Quando ci possiamo incontrare?
- Giovedì al Bistrot, alle 13.30, okay?
- Perfetto. A giovedì.
"HA DETTO CHE VIENE, HA DETTO CHE VIENE" mi alzo saltellando di qua e di là e gridando come una pazza.
Luca inizia a ridere.
"Ahahahah oddio Clary non ci posso credere che l'hai convinta, sei unica" dice abbracciandomi.
"Beh, modestamente quando mi ci metto è impossibile rifiutare le mie offerte" mi vanto.
Al dire il vero mi chiedo cosa le abbia fatto cambiare idea, ma non mi importa più di tanto. Voglio godermi questo momento. Abbiamo la possibilità di essere finalmente felici, tutti e quattro.
Luca mi dà un bacio e quando si allontana si toglie la maglietta e i jeans.
Io lo guardo sconvolta. Cosa crede di fare?
"Beh? Dobbiamo festeggiare no? Ti va di fare un bagno insieme a me?"
Non me lo faccio ripetere due volte. Mi tolgo i vestiti restando in intimo, Luca mi prende la mano e ci immergiamo in acqua. È gelida ma non mi importa, sono felice.
****
Dopo aver giocato e riso in acqua, usciamo infreddoliti e ci stendiamo in una grande roccia illuminata dalla luce del sole.
Luca mi mette un braccio sotto il collo e mi fa da cuscino.
"Mi dispiace" dico tutto d'un fiato.
"Per cosa?" mi guarda lui accigliato.
"Per averti lasciato. Non sarei mai dovuta andare via in quel modo. Sono stata malissimo, volevo scriverti, ma ho avuto paura..."
"Paura di cosa?"
"Che tu mi avessi già dimenticata e non so, che saresti andato con qualcun'altra..."
"Cosa? Clary, non dirlo neanche per scherzo. Io ti amo e non avrei mai fatto una cosa del genere. Clary guardami"
Faccio come mi dice e lo guardo dritto negli occhi.
"Non devi mai dubitare del mio amore. Io non ti farei mai soffrire, non volutamente. Ti sarai fatta sicuramente un'immagine diversa di me dopo quello che ti ho raccontato sul mio passato, ma non sono più quella persona... Ti prego credimi..."
"Ti credo. Sono stata una sciocca a dubitare di te, ma a volte sono paranoica. Sei una parte importantissima della mia vita e ho paura di perderti..."
Mi accarezza la guancia.
"Questo non succederà mai" mi sussurra e mi dà un bacio.
****
Torniamo a casa e dopo avermi salutata, Luca se ne va.
Decido di chiamare Giorgia.
- Pronto?
- Ehy Giò. Ci siamo rimessi insieme. Sono al settimo cielo giuro.
- Clary davvero? Ma come è successo?
- Praticamente oggi mi è arrivata una sua lettera. Io gli ho chiesto di vederci, abbiamo chiarito e adesso stiamo di nuovo insieme.
- E Marco?
- Ho contattato Lidya e le ho chiesto di parlare con lui. Lei ha accettato e mi ha chiesto di incontrarci giovedì.
- Speriamo che vada tutto bene. Ti meriti un di felicità. Sai che a me non piace tanto Luca, ma è l'unico che ti rende felice. Ed è questo l'importante. Adesso vado. Ti voglio bene.
- Anche io. E grazie.
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Finalmente oggi è giovedì. Luca verrà a prendermi a scuola e poi andremo al Bistrot. Non so come reagirà Lidya vedendolo, ad essere sinceri io non volevo che venisse, ma lui ha insistito e alla fine ho ceduto.
All'uscita da scuola lo vedo e mi precipito verso di lui.
"Ciao piccola" mi sussurra abbracciandomi.
"Ciao" dico baciandolo "Andiamo?"
Saliamo in macchina e ci avviamo al ristorante.
Quando Luca si ferma mi guarda per qualche secondo.
"Che hai?" chiedo.
"Spero che non sia troppo arrabbiata. E soprattutto spero che vada tutto bene"
Gli do un bacio.
"Andrà bene. Andiamo"
Entriamo nel ristorante e ci guardiamo in torno.
"È là" mi dice Luca indicandomi una ragazza seduta in un tavolo in fondo alla stanza.
Ci avviciniamo e mi presento.
"Ciao, piacere io sono Clary" gli tendo la mano. Lei la stringe, ma non mi guarda negli occhi. Il suo sguardo è fisso su Luca.
"Lidya" dice quasi assente.
Ci sediamo.
"Che ci fa lui qui? Io avevo chiesto di incontrare te non lui" dice Lidya rivolgendosi a me.
"Lidya, ci tenevo a scusarmi con te. Quello che ho fatto è stato orribile e me ne vergogno. Spero che un giorno potrai perdonarmi" dice Luca abbassando lo sguardo.
"Non mi servono le tue scuse Borrow. E non fare la vittima che non ti crede nessuno"
"Cazzo, non sto mentendo. Mi dispiace davvero per quello che ti ho fatto"
"Davvero? Beh, avresti potuto dirmelo cinque anni fa, quando mi hai violentata e mi hai ringhiato di sparire. Sei uno stupido se pensi che io possa aver dimenticato. E sei uno stupido se pensi che ti possa perdonare. Quello che hai fatto è imperdonabile"
Luca si alza e poggia le mani sul tavolo. Nei suoi occhi si legge rabbia, tristezza, vergogna e delusione. Mi dispiace per lui, ma capisco Lidya. Luca ha fatto una cosa terribile.
"Mi dispiace davvero" dice lui e se ne va.
"Puoi mettertele nel culo le tue scuse" borbotta lei.
Resto immobile a guardare Luca andarsene.
"Bene, finalmente sole, perché lo hai fatto venire?"
"Mi ha quasi obbligata. Non volevamo metterti in difficoltà. Lui aveva le migliori intenzioni..."
"Va bene basta. Non importa. Ordiniamo?" taglia corto lei.
"Okay"
Lidya fa un cenno al cameriere di avvicinarsi.
"Buongiorno signorine, cosa desiderate?
"Un'insalata per me grazie" dice Lidya.
"Anche per me, grazie" dico io.
"Perfetto, arrivano fra 10 minuti" dice il cameriere e va via.
"Allora... Ho accettato di incontrarci perché vorrei sapere alcune cose. Intanto... vorrei sapere cosa ha fatto Marco per allontanarti da Luca"
"Non credo che ti piacerà saperlo"
"Dimmelo"
"Ha cercato di violentarmi"
Si mette una mano davanti alla bocca e sgrana gli occhi.
"Ci è riuscito?"
"No. Fortunatamente è arrivato mio padre e lui è andato via"
"Mi dispiace... Senti io non voglio che pensi che sono sempre così scorbutica, ma ho dovuto costruirmi una corazza per proteggermi dal mondo esterno. Quello che mi ha fatto Luca mi ha segnata tantissimo. Figurati che a volte ho ancora gli incubi"
"Ti capisco. Ho avuto tanta paura anche io quando Marco ci ha provato con me, quindi posso capire il tuo punto di vista. E capisco perché non riesci a perdonare Luca.
Ma vorrei aiutare Marco. Lui ha bisogno di te"
"Lo so. Ma io non so se posso perdonarlo. Cioè non lo vedo da cinque anni. Ho accettato di aiutarti perchè lui mi è sempre mancato. In tutto questo tempo ho cercato di dimenticarlo, ma non ci sono riuscita e quando l'altro giorno tu mi hai inviato quel messaggio io sono stata così fredda e restia perché ho paura di non riconoscerlo più. Di farmi male di nuovo. E io non voglio più stare male"
"Marco ha fatto cose orribili. Ma credo che rivedendoti potrebbe cambiare e potreste ritornare ad essere felici"
"Lo spero tanto. Senti... quando potremmo incontrarci?"
"Anche adesso. Luca ha la macchina, ci può accompagnare lui. Se te la senti certo. Sennò andiamo a piedi"
"Preferirei non vederlo, se non ti dispiace"
"Certo certo. Andiamo a piedi allora"
Nel frattempo il cameriere torna con le due insalate.
"Sei a dieta per caso?" dico sorridendo. Lidya è bellissima ed è anche magra. Quindi sono piuttosto sorpresa che abbia ordinato solo un'insalata.
"Diciamo che ho problemi di anoressia, quindi mangio piuttosto poco. Tu? Hai ordinato anche tu un'insalata"
"Beh....emm..." balletto.
"Se sei a dieta basta dirlo. Non mi offendo. So cosa vuol dire non stare bene con il proprio corpo..."
"È che io mi vedo grassa, anche se tutti mi dicono che non è vero.
Non mi piace il mio corpo quindi quando posso cerco di mangiare poco"
"Capisco. Io ho il tuo stesso problema. Tutti mi dicono che sono magra, ma io non ci credo. Il mio problema è anche legato a quello che mi è successo. Quando Luca mi ha violentata ho cominciato a mangiare poco. Volevo solo sparire. I miei si preoccupavano. Mi hanno mandata da diversi dottori e psicologi, ma nessuno è riuscito ad aiutarmi, quindi hanno perso le speranze ed ora eccomi qui"
"Mi dispiace. Ogni volta che vedo le cose orribili che ti ha fatto Luca mi sento sempre più in colpa. Non meritavi tutto questo"
"Non è colpa tua"
Finiamo l'insalata e usciamo fuori. Luca è seduto su una panchina lì vicino.
"Aspetta qui" dico a Lidya.
Vado da Luca e mi siedo accanto a lui.
"Com'è andata?" mi chiede.
"Piuttosto bene. Vuole incontrare Marco. Adesso"
"Okay. Vi accompagno..."
"No. Lei non vuole vederti. Andremo a piedi. Puoi raggiungermi con la macchina"
Si prende il viso fra le mani.
"Credevo davvero che mi avesse perdonato. Ci speravo. Mi sento una merda"
"Ehy" gli metto una mano sulla spalla "Dagli il tempo di vedere che sei cambiato. Prima o poi ti perdonerà"
"Vedremo.... Su adesso vai. Ti raggiungo dopo"
"A dopo" dico dandogli un bacio.
Raggiungo Lidya e ci avviamo verso casa Borrow.
"È lontana?" mi chide Lidya.
"No"
"Luca sta venendo?"
"Si. Gli ho detto di raggiungermi. Immagino che vorrete stare soli. E poi non credo che Marco mi voglia rivedere"
"Non te ne andare"
"Come?"
"Aspettami, non andare via. Non so come sarà rivederlo e quando vado via, vorrei che tu fossi lì"
"Certo. Non vado da nessuna parte" le sorrido.
"Grazie" mi dice e ricambia il sorriso.
Finalmente arriviamo davanti al portone del palazzo.
"Eccoci qui"
"Caspita! Questo posto non è cambiato per niente"
"Ci sei già stata? Be certo. Scusa. Che domanda idiota" dico sorridendo imbarazzata.
"Non ti preoccupare. Al dire il vero, pensavo si fossero trasferiti in un'altra casa. I loro genitori non sono mai andati tanto d'accordo, e spesso suo padre diceva che prima o poi sarebbe andato via con Marco da qualche altra parte"
"Oh! Non lo sapevo. Ma no. Vivono tutti e tre qui. Alla fine quella ad andarsene è stata la madre"
"E ha fatto bene. Suo marito non la meritava" dice con disprezzo "Comunque. Basta parlare del passato. È inutile rimandare l'inevitabile"
Sei pronta?"
"Sono un pò nervosa. Ma si. Sono pronta"
Marco's Pov
Sono spaparanzato nel divano a guardare uno stupido film. Mi sto annoiando a morte e sto morendo di fame. Ma dico io, dove cazzo è andato a finire il fattorino? Perché ogni volta ci vuole così tanto per portare una pizza?
Sento bussare, corro verso la porta, prendo il portafoglio e apro senza vedere chi è.
"Finalmente" dico cercando i soldi.
Alzo lo sguardo e resto paralizzato
"Ma che cazz...Lidya?" dico sgranando gli occhi.

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