Capitolo 1

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-Eccomi qui. Questa sono io. Bello schifo. Faccia troppo magra, bianca come il latte, naso enorme, occhi castani, occhiaie perennemente presenti, capelli costantemente in disordine. Sono così... Brutta. Come posso pensare di piacere a qualcuno se non piaccio nemmeno a me stessa? Mi asciugo le lacrime ed esco dal bagno. Corro in camera mia e inizio a scrivere nel mio diario la giornata di oggi.

"Caro diario,

Oggi è iniziato il mio terzo anno alle superiori. Doveva essere un giorno glorioso, invece non lo è stato per niente. Il bus che mi porta a scuola non è passato, quindi mio padre mi ha dovuto portare a scuola. La strada da casa mia a scuola è tanta, io sfortunatamente, abito in una campagna isolata da tutto e da tutti, e odio chiedere a qualcuno di accompagnarmi, soprattutto odio chiederlo a mio padre. Lui è sempre così scontroso con tutti. E in questo periodo pare che ce l'abbia soprattutto con me. Comunque, arrivata a scuola, la giornata è peggiorata. Il mio prof di matematica, un prof davvero bravissimo e simpaticissimo, se n'è andato. Al suo posto è venuta una che solo a guardarla ti sta antipatica, se poi la conosci è ancora peggio. Per fortuna, però, ci hanno messo un prof di economia troppo simpatico e anche molto carino.

Nella ricreazione, come sempre sono uscita fuori con la mia migliore amica Giorgia, e ho visto il ragazzo che mi piace da circa un'anno. Non ci ho mai parlato di persona, ma solo su Facebook, gli ho inviato qualche messaggio e lui mi ha tolto dagli amici. Lui è un ragazzo talmente bello, da togliere il fiato. Capelli biondi, occhi verdi, alto, magro, la perfezione in persona. La mia migliore amica si è accorta che lo guardavo con gli occhi a cuoricino, un po malinconici, e siccome era stufa di vedermi soffrire per lui è andata a parlarci, senza il mio volere. Gli avevo detto di lasciar perdere, perché tanto le cose non sarebbero cambiate, perché tanto un ragazzo talmente bello come lui non si sarebbe mai degnato di rivolgermi la parola, non si sarebbe mai degnato di rivolgermi neanche lo sguardo, e questo me lo aveva già fatto capire l'anno scorso. Ma non mi ha ascoltata. È andata da lui che stava parlando con i suoi amici. Io sono diventata tutta rossa dalla vergogna, in quel momento volevo solo sparire. Mi sembrava di essere tornata alle medie, quando mi piaceva un ragazzo e un amico della mia amica ci andò a parlare. Il ragazzo vedendomi disse che ero bruttissima e che lui non si sarebbe mai messo insieme a me. Ci rimasi malissimo. Fu una della peggiori giornate della mia vita. E oggi è successa la stessa cosa. Il bel ragazzo mi ha rifiutato. In fondo, lo capisco. Chi perderebbe tempo con me, neanche io passerei un solo istante con me stessa. Sono lunatica, gelosa, anche di cose che non sono mie, insicura, ingenua, a volte rompipalle e molto pessimista. Riassumendo ho un carattere di merda. E non solo il carattere fa schifo, in generale tutto di me fa schifo.

Se potessi vedermi, vedresti che ora sto di nuovo piangendo, oggi ho finito due pacchi di fazzoletti. Prima a scuola e ora a casa. Ultimamente piango molto spesso. Niente va come dovrebbe andare. Le ragazze alla mia età hanno un fidanzato, io invece non ne ho uno dalla seconda media. Che poi mica erano veri fidanzati quelli che ho avuto allora. Ma vabbè, ora è meglio che vada a dormire e smetta di pensare..."

Chiudo il diario con un lucchetto, spengo la luce e dopo un po mi addormento con le lacrime agli occhi.

ClarissaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora