secondo giorno "si comincia"

320 19 2
                                    

Ester aveva passato tutta la notte a piangere. I suoi occhi erano rossi e gonfi. Dalla finestrella penetrava la leggera luce del sole, saranno state le cinque del mattino. Improvvisamente la porta con un leggero cigolio si aprí si sentirono dei passi. Dal buio del cirridoio apparve la donna, indossava degli stivali di pelle marrone con un leggero tacco ,che ricordavano un cowboy, dei jeans grigi e una maglietta smanicata nera con dei brillantini sullo scollo. Si incamminó verso il tavolo sussurrò "si comincia" e tiróun sospiro. Poggió la borsa sul tavolino a un metro e mezzo distante da Ester con un pesante tonfo. "Ieri non ci siamo presentate" -disse la donna frugando nella borsa senza distogliere lo sguardo da essa.-"io mi chiamo Margaret , tu come ti chiami?" Ester esitò poi rispose, quasi sussurrando,"Ester." La donna prese dalla borsa una bottiglietta d'acqua e una scodella rosa. "Mmmmmm.... Ester! Si, mi piace! Vedrai Ester io e te andremo d'accordo, e sarai felice, spero non sarai ostinata come quella stupida di belinda..." le disse la donna con una smorfia di disgusto dopo quest'ultima frase; Ester la guardò prese un respiro e chiese "chi è belinda?" La donna la guardò male e disse "oramai più nessuno ,e preferisco tu non mi chieda di lei se non vuoi fargli compagnia nel putrido luogo in cui si trova!". La ragazza si senti raggelare il sangue e stette zitta. Margaret si avvicinò e si accovacciò difronte a lei, poggió la bottiglietta e il contenitore a terra. Con la mano destra sorresse il volto di Ester e sussurrò "non ci si può fidare di nessuno, ma tu devi fidarti di me" . Ester annuì. La donna prese la bottiglietta e la avvicino alla bocca di Ester *se c'è del veleno almeno muoio e finiamo con questa cazzata* pensó Ester ;bevve, era normale acqua. Margaret apri la ciotolina che aveva e prese con un cucchiaio una sottospecie di brodaglia, e avvicinò il cucchiaio alla bocca di Ester che degluti senza tante storie, anche se aveva un sapore terribile. "Domani non ci sarò, quindi non mangerai, tanto non rischi di morire hai la riserva di grasso " disse impassibile Margaret, che si rintanò nella stanzetta con le scale. Il pomeriggio passo. Ester si chiedeva che fine avesse fatto margaret. Quando oramai si era fatto sera la donna risali le scale. Andó verso il bagno e prese una pala(quelle degli ospedali per andare in bagno ) e obbligo Ester a usarla. Ripensó a cosa aveva detto entrando *si comincia. Si, ma cosa stava iniziando?* Margaret si alzò prese la sua borsa e salutò Ester con la mano. "Ci vediamo dopodomani mia cara Ester! " uscì e chiuse la porta a chiave. La notte calo in fretta, Ester cominciava ad avere male ai polsi, per non pensarci si mise a canticchiare al chiaro di luna. Aveva tante domande... *non era meglio morire a questo punto? Voglio solo morire... vorrei solo sapere che manco a qualcuno... la mia vita doveva cambiare è vero... ma non così !! Perché ? Che cosa ho fatto di male? Nessuno mi vuole bene? Nessuno mi cerca? Perché nessuno mi vuole bene? Sono così orribile? Sono qui sola a canticchiare, sono nelle mani di una psicopatica . Sono veramente penosa... volevo una vita felice...aiutatemi....* si addormentó tra le lacrime.

IL BURATTINAIODove le storie prendono vita. Scoprilo ora