capitolo 4

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Pov Charles

Appena la vidi entrare in casa partii.

Carlos: è molto carina Emma, che dici?
Io: si, non è niente male
Carlos: se non fossi fidanzato ci proverei
Io: si, ma lo sei
Carlos: esatto, e anche tu
Io:. E con questo cosa vorresti dire?
Carlos: io? Niente
Io: sisi, va bene

Riportai a casa Carlos e io tornai nel mio Hotel.
Parcheggiai la mia Ferrari ed entrai in stanza. Mi misi con i vestiti da casa e mi buttai sul divano.
Poco dopo mi arrivò un messaggio su Instagram.
Guardai ed era Emma

Emma: Charles ti volevo ringraziare ancora
Io: tranquilla, davvero, l'ho fatto con piacere
Emma: ok...beh...ti volevo anche chiedere un favore...
Io: certo, dimmi

Ecco, lo sapevo, adesso mi chiederà dei soldi o di comprarle qualcosa di costoso. Non mi dovevo fidare, come faccio ormai da anni, di una persona conosciuta da poco.

Emma: ecco...ti volevo chiedere se domani sera mi potresti accompagnare a lavoro...anzi no, fai finta di niente, lascia stare
Io: nono, tranquilla, perché dovrei lasciare stare?
Emma: beh...avrai da fare, quindi niente
Io: in realtà sono libero, quindi potrei accompagnarti

Mi maledico per aver pensato che lei potesse anche solo volere un po' della mia fama

Io: e verso che ora sarebbe?
Emma: verso le 16
Io: perfetto, verrò a casa tua per le 15:30
Emma: e perché 30m prima?
Io: lascia fare a me
Emma: ok...beh, a domani
Io: a domani nanetta

Andai a dormire con il sorriso sulle labbra, non so perché quella bimba mi faccia quest'effetto, ma la cosa mi piace.

Mi svegliai per le 6, come tutti i giorni ed andai a correre, era una sorta di sfogo per me.
Per le 7 ritornai a casa, feci colazione, una doccia e mi cambiai.
Mi misi sul divano a guardare Netflix sulla TV fino alle 13, pranzai e mi preparai.
Per le 15 uscii di casa ed andai verso quella di Emma.
Citofonai e la vidi uscire, era davvero bellissima, come sempre d'altronde

Citofonai e la vidi uscire, era davvero bellissima, come sempre d'altronde

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Io: ciao Emma, sei davvero bellaEmma: Oh

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Io: ciao Emma, sei davvero bella
Emma: Oh...g-grazie, anche tu...
Io: beh, grazie hahahah
Emma: perché sei venuto così presto?
Io: volevo parlare con te
Emma: ok...vuoi entrare in casa?
Io: certo, con piacere

Entrammo in casa sua, era molto carina, a 2 piani con 2 camere da letto, un bagno, la cucina e il salotto.
Ci sedemmo sul divano e cominciammo a parlare

Io: come mai devi andare a lavoro?
Emma: beh...sai...i miei si sono lasciati, e quindi voglio aiutare mia mamma con il mantenimento della casa e tutte le altre varie spese...
Io: è una cosa molto carina da parte tua, ti fa onore
Emma: grazie...
Io: e che lavoro fai?
Emma: la babysitter a 2 bimbi adorabili, lo faccio da circa 6 mesi, all'inizio i genitori non si fidavano tanto a lasciarmeli anche la notte, ma ormai mi trattano come una di famiglia.
Io: Oh, quindi rimarrai lì a dormire?
Emma: si, fino a alle 12 di domani mattina, i genitori devono andare da qualche parte per lavoro.
Io: ok, ora che mi ci fai pensare, io e te non ci siamo scambiati i numeri, ma solo l'instagram
Emma: Oh, hai ragione, ti do il mio numero?
Io: certo
Emma: allora, è **********
Io: perfetto, ti scrivo un messaggio

Sentii il rumore della sua suoneria, segno che il messaggio era arrivato. In esso c'era scritto: ciao nanetta😘
Lei diventò paonazza e salvò il mio numero.
Poco dopo guardò l'ora e alzandosi dal divano mi disse

Emma: è ora di andare
Io: perfetto

Andammo all'auto, le aprì lo sportello e lei entrò in auto.
Io andai dalla parte del conducente e partimmo.
Lei mi diede tutte le indicazioni ed arrivammo in perfetto orario.
Scesimo dall'auto ed andammo verso la porta, lei citofonò. Ci aprirono quasi subito ed entrammo.
Appena lei aprì la porta due bimbi di circa 4 e 6 anni le saltarono addosso.

Emma: ei piccolini! Come state?
X1: benissimo
X2: quando giochiamo?

Poco dopo si accorsero di me e chiesero ad Emma chi fossi

Emma: oh, beh...è un mio amico
X1: ah, non siete fidanzati?
Emma: cosa?! Nono, siamo solo amici!

Disse lei completamente rossa dall'imbarazzo
Io la guardai con un sorrisetto compiaciuto

Io: io sono Charles, e voi come vi chiamate?
Tom: io sono Tommaso, e ho 4 anni
Ale: io sono Alessandro, e ne ho 6

Dissero molto fieri

Io: wow, allora si che siete grandi, quasi più di me!

Poco dopo scesero due signori sulla trentina

X1: Emma, cara, sei arrivata, noi tra pochissimo dobbiamo andare
Emma: certo, tranquilli

Appena mi videro si avvicinarono e, uno alla volta mi strinsero la mano

Car: salve, io sono Carla, la madre di queste due pesti, e lui è mio marito Filippo. Tu sei?
Io: salve signora, io sono Charles Leclerc, un amico di Emma
Fil: Leclerc...mi sembra familiare...aspetta, non mi dire che sei QUEL Leclerc
Io: se intende quello che è in F1, beh, si, sono io
Fil: stai scherzando?! O mio dio, potremmo fare una foto insieme?
Io: certo!

Ci fecimo la foto e poi chiesi ai genitori di quei 2 bimbi

Io: perdonatemi, volevo chiedervi se potessi dormire quì, so che Emma dovrà rimanere quì per la notte, e poi potrei aiutarla con i piccoli
Fil: per me va bene, per te amore?
Car: certo, ora noi dobbiamo andare, per qualsiasi cosa chiamaci. Va bene Emma?

Emma era rimasta stupefatta da ciò che avevo chiesto, ma poi rispose alla donna

Emma: certo, lo farò
Fil: bene, a domani allora
Emma: a domani
Io: a domani

Si avvicinarono i figli, lì salutarono ed andarono via.

Io: beh, che facciamo?

Mon Amour  (Charles Leclerc)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora