"Vattene da qui, non pensi di aver fatto già abbastanza?" dice Patrick al ragazzo sulla porta.
"Voglio solo parlare, per favore, chiedo cinque minuti e poi me ne vado." risponde con strana quiete.
"Per dirle cosa? Non puoi continuare a fare questa cosa ogni anno!"
Fare cosa? A cosa si riferisce?
"Pat calmati! Di che stai parlando?" chiedo cercando di spostarmi.
"Vuoi dirglielo tu? Eh Harry?"
Harry. Si chiama Harry.
"Senti puoi uscire? Chi pensi di essere? Esci da questa fottuta stanza!" urla Harry avvicinandosi pericolosamente a Patrick.
"So semplicemente che sei uno stronzo! Un fottuto stronzo! Hai rovinato già la vita di due ragazze! Vatt..." Pat non riesce a finire la frase quando Harry già lo ha scaraventato a terra con un pugno sullo stomaco.Cerco di spostarmi facendo girare le ruote della sedia a rotelle, ma improvvisamente arriva un dottore che separa Harry dall'ormai distutto Patrick, il suo labbro inferiore è completamente spaccato e a malapena riesce ad alzarsi.
"Non devi parlare di me! Ti avverto non nominare più quelle storie!" urla Harry cercando di dimenarsi dalla presa del dottore, puntando il dito contro Pat.
Il dottorw porta Harry fuori e io rimango da sola con Pat mentre credo che stia per arrivare un'infermiera.
"Pat, ma di che stavi parlando? Perchè ti è saltato addosso così?" chiedo mentre cerca di sedersi sulla sedia.
"Storie vecchie, cose irrisolte tra di noi, lascia stare."
Entra una dottoressa e Pat sembra sollevato da non dovermi dare altre spiegazioni.
L'infermiera ordina di togliere la maglia per controllare se il pugno di Harry abbia causato qualche danno.
Alla fine della visita, solo una ferita esterna.
Almeno lui sta bene.
Portano Pat a firmare delle carte e io molto lentamente mi dirigo verso il bar per prendere un caffè.
Harry è seduto su una sedia lungo il corridoio.
Ha il viso sporco di sangue, credo che Patrick sia riuscito a difendersi in qualche modo.Mi guarda, con gli occhi di qualcuno che ti conosce.
Il suo sguardo è vagamente affascinante, ma mi fa rabbrividire.Chi è questo ragazzo?
Cosa nasconde?"Perchè." gli dico fermandomi davanti a lui.
Voglio sapere cosa gli ho fatto, perchè si è arrabbiato con me così facilmente.
"Non sono affari tuoi" il fatto che non mi abbia chiesto a cosa mi riferissi mi soprende, sembra un tipo sveglio, che capisce in attimi.
"Bè credo di si invece" dico indicandomi sulla sedia.
Harry tutto d'un tratto si alza, prende il suo cellulare e se ne va.
E io rimango lì.
Senza nessuno.
Come al solito.*Le persone se ne vanno dalla mia vita come una foglia sul prato quando soffia il vento.
Quando ero piccola, mia madre se ne è andata.
Chissà come doveva essere delusa per lasciare una bambina da sola.
Con un padre fuori città per lavoro.
Se ne è andata lasciandomi in giardino, e io chiamavo "mamma! Mamma!" ma lei non tornò.
Mi trovò un ragazzo, molto giovane, mentre cervavo fuori dal cancello la mia mamma, sulla strada.
Da quel giorno rimasi sempre con lui, mia madre non la vidi più, mio papà neanche perchè pensarono che non ce l'avevo, ed io ero troppo piccola per spiegare che era fuori.
Non vidi più nessuno dei due.
Chissà quella donna, se ha mai pensato a me.
E da quel giorno, ebbi sempre la sensazione che le persone non ci tengono proprio a far parte della mia vita.
Se ne vanno.
E io rimango sempre lì.
Da sola.*
STAI LEGGENDO
Escape
RomansaVoglio andarmene, lontanta da tutto, lontana da questo male, lontana da questa merda, lontana da te.