17 luglio, 1976.

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Caro diario,

Non so da dove iniziare. Ho passato una serata magnifica.

Proprio adesso nella mia testa c'è un flusso incessante di pensieri, sentimenti e ricordi che non riesco a mettere in ordine.

Sento ancora l'adrenalina scorrere nelle vene per come è andata con Taehyung ieri sera.

Qui in Versilia sono le sei di pomeriggio e molti stanno rincasando dalla spiaggia. I miei genitori sono rimasti al bagno, io ho preferito tornare un po' prima per farmi una doccia e scrivere quanto fosse stato eccitante uscire con lui.

È passato a prendermi, rassicurando i miei genitori che sarebbe stata una serata tranquilla e che saremmo tornati presto, prima di mezzanotte.

Il locale dove mi ha portato non era il solito club rumoroso ed affollato per cui nutro un dichiarato odio.

Il piano bar era coperto da una cascata di rami secchi di palma - ce ne sono un sacco qui -, mentre la parte esterna, quella sulla strada, era illuminata da luci soffuse blu e viola che si alternavano fra di loro.

Il volto di Taehyung aveva preso un colorito insolito come il mio. Abbiamo riso, appena ci siamo accorti che le nostre facce avevano quegli strani toni.

È stato tutto così bello.

Io e Taehyung ci siamo seduti ed abbiamo ordinato dei drink. Lui un pigñacolada, per me un virgincolada. Non posso bere alcolici - sono ancora troppo piccolo, ma era comunque buono.

Sono riuscito ad aprirmi con lui, finalmente. Gli ho raccontato un sacco di cose, e Taehyung sembrava così interessato.

Forse mi sto solo illudendo, ma credo che lui voglia per davvero diventare mio amico.

Mi ha chiesto quale scuola frequentassi, quanti amici avessi e se fossi fidanzato. All'ultima domanda mi sono sentito in difficoltà.

Non ho molti amici, figuriamoci una ragazza!

Mi ha accarezzato la pelle del braccio con l'indice, mi ha chiamato "piccolo". Il suo tocco è fantastico, adoro le sue grandi mani ma delicate. Amelie è proprio fortunata ad avere un ragazzo così!

Appena i nostri corpi si sono avvicinati, ho potuto percepire quella scarica elettrica lungo la schiena che ho sentito quando gli ho stretto la mano la prima volta.

Non credo sia una sensazione di disgusto o qualcosa di simile, piuttosto una strana reazione che non so spiegare. Credo sia normale quando conosci una persona nuova che ti piace molto.

Forse non ci sono abituato a causa del mio carattere chiuso. Mi adatterò presto, dopo tutto non è una cattiva sensazione.

Mi ha chiesto dei miei interessi. Amo cantare e ballare, e sono gli stessi suoi. Mi ha promesso che quando saremo da soli canteremo un po' insieme.

"Love of my life" di Freddie suonava ancora una volta agli altoparlanti del locale ed io ero la persona più felice del mondo.
Musica, un drink ed un nuovo amico.

Prima di mezzanotte mi ha riaccompagnato a casa. Eomma era lì, ad aspettarmi in giardino. Salutò Taehyung prima che questo mi lasciasse andare.

Mi ha accarezzato il braccio, proprio come aveva fatta poco prima. Il suo gesto ha provocato un mio sorriso involontario, non potevo trattenerlo, non potevo nasconderlo.

I miei muscoli si contrassero a discapito della mia razionalità. Stavo uscendo con un ragazzo più grande, dovevo mantenere un aspetto più... serio.

A Taehyung andava bene così com'ero, mi ha sorriso in risposta, sussurrandomi ancora una volta "piccolo".

Quel nomignolo mi fa sentire vulnerabile.

Non dovrei, sono un uomo e mio padre dice sempre che devo essere rude, testardo e che non devo piangere.

Con Taehyung non ci riesco, con lui mi sento al sicuro, mi sento protetto. Che importa cosa dice mio padre, a me piace stare con lui.

ʕ•ᴥ•ʔ

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