18 agosto, 1976.

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Caro diario,

Ieri sera è stato magnifico.

Taehyung mi ha portato in un posto meraviglioso.
È venuto a prendermi davanti a casa e, prima di farmi salire nella sua auto, ha salutato i miei genitori.

Taehyung è così educato.

Tanto educato da piacere perfino a mio padre. Mamma era contentissima che io avessi - finalmente - trovato un amico. Beh... in realtà loro non sanno proprio tutta la verità.

Non sanno che quando siamo da soli ci diamo i baci con la lingua, lui tocca il mio corpo e io tocco il suo.
Non sanno nemmeno che sono stato a letto con lui, e che mi è piaciuto tanto.

Mi viene da ridere se penso a quanto sono cambiato grazie a Taehyung quest'estate. Sghignazzo sotto i baffi a pensare che sto facendo tutto alle spalle dei miei genitori.

Mi sento così... trasgressivo.

Non lo sono mai stato, sono sempre stato un ragazzo tranquillo che rispetta le regole, ma questa volta per Taehyung sono stato lieto di infrangerle.

Il film che ieri sera hanno proiettato era "il Padrino". Che bell'uomo che è Brando, mi piace proprio tanto! Ah beh, non quanto mi piace Taehyung.

Pur essendo il protagonista affascinante, il film era una noia mortale, così siamo andati al luna park della pineta.

Taehyung ha parcheggiato la sua auto in uno degli spazi adiacenti ed abbiamo provato ogni giostra. È stato fantastico, soprattutto quando siamo saliti sulla ruota panoramica.

Ha aspettato che la nostra cabina fosse nel punto più alto, da cui si vedeva il mare illuminato da tanti puntini bianchi, e mi ha baciato.

È stato così... romantico.

Se ripenso a ieri sera, mi perdo fissando il vuoto per qualche attimo immaginandomi Taehyung che mi prende proprio sul sedile della sua auto.

Lo abbiamo fatto ancora. Abbiamo fatto l'amore nella sua auto. Scomodo ma piacevole, devo chiedere a Taehyung se c'è la possibilità di replicare. La bellissima serata - intendo.

Siamo tornati al parcheggio dopo il giro sulla ruota panoramica e siamo saliti in macchina.

Quello spiazzo, per l'ora tarda, era completamente deserto e buio - ogni luce era stata spenta.

Taehyung ha iniziato a baciarmi, così come aveva fatto prima. Non pensavo che si trasformasse in qualcosa di più.

Succhiavo il peccato dalle sue labbra e dopo poco ero completamente nudo.

Mi aveva spogliato della mia t-shirt e dei miei pantaloncini larghi e comodi; mi sono ritrovato solamente con le mie converse addosso.

Rosse come la passione che ci univa, le avevo legate strette, con le stringhe attorno alle mie caviglie.

Taehyung mi fece adagiare sulle sue cosce mentre si stava slacciando la cintura dei suoi pantaloni in pelle.

Stavolta dovevo essere io a muovermi su di lui.

Mi fece, infatti, restare sospeso per qualche attimo, con la parte bassa della mia schiena a toccare il volante.

Anche se avessi fatto pressione sul clacson, nessuno ci avrebbe sentiti - quel luogo era perfetto, così buio e deserto, per noi che ci nascondevamo, per noi che non potevamo amarci alla luce del sole.

"Love of my life" suonava agli altoparlanti collegati ai lampioni spenti. È stata la colonna sonora della mia estate. Ogni volta che passerà in radio, l'ascolterò pensando a Taehyung.

Taehyung è un dio, mi ha preparato così bene che ricordo ancora la sensazione di piacere mista a dolore ed eccitazione.

Movimenti circolari, piccoli tap-tap e vibrazioni leggere, per poi premere sulla mia entrata che si è contratta, prima di avere tutta la sua mano dentro.

Desideravo avere un'altra volta il suo cazzo dentro al mio sedere.

Così Taehyung fece.

Mi ha fatto lentamente scivolare lungo tutta la sua lunghezza dopo essersi messo quel cosino di plastica. In poco avevamo trovato il ritmo giusto.

Lui, con le mani aggrappate alle mie natiche, muoveva il mio corpo su tutta la sua asta, io, invece, sobbalzavo in sincrono su di lui.

Le nostre bocche erano vicine, ma non abbastanza per scambiarci baci; i nostri nasi e le nostre fronti, fradici di sudore, ma attaccati gli uni con gli altri.

Gridavo forte, coscienzioso che lì - in quel posto desolato e dimenticato dal mondo, proprio come noi - non ci fosse nessun altro. A me andava bene così.

Se dovevo rimanere nascosto ma l'amore di Taehyung mi avrebbe ripagato, avrei accettato tutto quanto.

Mi piaci Taehyung, mi piaci tantissimo.
Mi sono innamorato di te sin dal primo istante in cui ti ho visto.

Strafottente, troppo sicuro di te, quasi antipatico, ma era solo una maschera per celare chi sei davvero.

Mi sono affezionato.

Spero che dopo la fine ci sia modo di rivederti, magari io verrò a Daegu da te, tu verrai da me a Busan.

Staremo insieme. Magari ci sarà anche Amelie, mi basta esser con te.

Grazie, ti devo un favore, anzi due, anzi tre. Ti devo quanti favori vuoi perché ciò che mi hai regalato non ha prezzo. Sono in debito con te per il resto della vita.

Venire per te, mentre mi sussurravi quelle cose sulle labbra è stato bellissimo.

Respiri, ansimi, i nostri gemiti insieme assomigliavano a poesia. I vetri dell'auto si erano appannati per via della temperatura calda degli interni.

Kim Taehyung, non ti dimenticherò mai.

ʕ•ᴥ•ʔ

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