Runnin'

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titolo alternativo Run away e non so decidermi.

Sì, si deve ammettere che a volte preferiremmo correre via da tutto. Dalle persone che ci hanno fatto del male, dai problemi che noi stessi abbiamo creato, ci piacerebbe correre e magari non tornare più. Vogliamo prendere le distanze da chi i problemi li causa, capita che quella persona da cui vorremmo allontanarci è la stessa con cui vorremmo vivere ogni istante della vita. Si prendono delle decisioni strazianti riguardo qualcosa che pensavamo sarebbe stata la nostra forza e invece si rivela la nostra debolezza.

Scrivo a Josh un messaggio per invitarlo qui a casa, manco riesco a parlare per tutte le lacrime che ho tirato fuori. Mi sento così inutile, così in crisi!

Apro la porta e il mio migliore amico è di fronte a me che mi mostra un sorriso. Gli butto le braccia al collo scoppiando di nuovo in lacrime, "piccola An", sento sussurrare due parole vicino all'orecchio.

Quando finalmente riesco a calmarmi sono ancora tra le braccia di Josh, non sulla soglia di casa ma seduta con lui sul divano.

"Ti sei sfogata un bel po' vero?", mi guarda mostrandomi sempre un sorriso per cercare, comunque inutilmente, di far sorridere me.

"Non lo so, se mi facessi sparire dalla faccia della terra il mondo sarebbe più tranquillo e felice",

"allora dimmi il motivo per cui il mondo dovrebbe essere privato della tua energia attiva". Josh a volte formula frasi che ad ascoltarle attentamente risultano difficili da comprendere e so perché lo fa ma ora non voglio proprio ridere così rimango impassibile alla sua battuta raccontandogli come è finita la mia storia con Wade.

"L'unica cosa che voglio è stare con Neil ma ti giuro non so il motivo", il tono della mia voce è straziato, "desidero essere sua, mi piace quando mi tocca e respira sulla mia pelle però lo bramo senza nessun impegno, non mi interessa sforzarmi per qualcosa di serio perché solo nella mente può essere una relazione fattibile. Mi capisci?", vedo Josh sospirare,

"ti ricordo che sono stato fidanzato con Shannon", abbassa lo sguardo per pochi attimi prima di tornare a guardarmi, "pensavo anche io di poter avere una relazione seria con lei ma invece...", alza le spalle e capisco che in quel momento nonostante vorrebbe aiutarmi gli passa la minima voglia che aveva di sorridere.

Affondo il capo nella sua spalla facendo uscire altre lacrime che non riesco a trattenere mentre cingo con le braccia il suo petto possente, "mettiamoci insieme noi due che siamo perfetti come coppia", bofonchio per poi lasciar sfuggire una leggera risata che assomiglia più ad un lamento di un disperato.

A few mistakes agoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora