Capitolo 11 - Voglio dirti che è finita

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A volte mi sembra davvero di vivere all'interno di una storia scritta da una ragazzina.

In quella foto Aidan baciava una ragazza mora e quella ragazza è stata spacciata per me.

Io ho sempre e solo voluto vivere la mia vita e inseguire il mio sogno qui a Toronto in tranquillità, non essere coinvolta in qualche strano drama con lo scopo di intrattenere gli altri.
Mi serviva un alibi.

-Jes, si sa a quando è datata quella foto-
-Si, penso a qualche giorno fa-
-Perfetto. Dante potrà confermare che ero con lui questi ultimi giorni-
-In che sens...-
-Jes, veloce, chiama Sasha-
-No Erika, vorrei prima capire questa questione tra te e Dante-
-Non c'è tempo per le spiegazioni! La chiamo io-

Tuum tuum

-Pronto?-

-Ehi Sasha, sono Erika-
-Ah ciao Erika, penso che Jes ti abbia già aggiornato sull'ultima questione-
-Si, in realtà ho anche ricevuto un messaggio anonimo e minatorio-
-Assurdo! Allora vogliono fare la cosa proprio sul serio. È sicuro quindi che in quella foto non sei tu?-
-Si. Non parlo con Aidan da mesi. E in più ho una persona che può confermare che negli ultimi giorni sono stata impegnata con altro-
-Perfetto. Farò il possibile per aiutarti Erika, parlerò con degli amici e cercherò di entrare in contatto con la ragazza di Aidan e il suo gruppo, visto che al momento mi sembrano le persone più coinvolte-
-Grazie Sasha. Chiamami appena hai delle informazioni, ci sentiamo-
-A dopo Erika-

Ottenuto l'aiuto di Sasha, non restava che ottenere l'aiuto di Dante. Mi voltai verso Jes e iniziai a cercare dei vestiti da indossare.

-Jes, Sasha mi ha offerto il suo aiuto. Vado a cercare Dante-
-Io aspetto ancora una spiegazione...-

~~~~~~~~~~~

In corridoio cercai il collaboratore del hotel per avere il registro delle camere e cercare la camera di Dante, D23

Corsi per le scale e bussai alla porta. Si sentii la voce di Dante urlare da lontano che sarebbe arrivato alla porta, e poi dei passi.

-Buongior...Erika? Che ci fai qui...-
-Dante! Em, vorrei parlarti-

Ci sedemmo su un divano nel salotto della sua camera. La stanza era illuminata dalla luce proveniente dalle grandi finestre e per la stanza, come funghi, sbucavano vestiti spaiati e lattine ormai vuote.

Spiegai tutto a Dante. La questione sulla foto, il racconto di Jes e la chiamata con Sasha. Dante ascoltava, concentrato, mentre girava una sigaretta.

-Quindi in quella foto non sei tu-
-Esatto. Non sono io-
-E hai bisogno di un alibi, per uscirne-
-Esatto, ne ho bisogno-

Dante accese la sigaretta, e dopo un lungo tiro mi guardò negli occhi.

-Va bene, ti aiuterò. Però, Erika, devo parlarti di una cosa-

Rimasi immobile e in silenzio per un attimo, in attesa che Dante iniziasse a parlare

-Tu mi piaci Erika. Ma continuare a negare i sentimenti che chiaramente provi per Aidan non fa bene a te e nemmeno a me. Si capisce, quando ne parli-

Sospirò e poggiò la sigaretta sul posa cenere.

-Con questo voglio dirti che è finita-

Dante si alzo e mi alzai anch'io di colpo, afferandogli un polso.

-Anche tu mi piaci Dante. Ma, hai ragione. I sentimenti che provo per Aidan non sono svaniti e vanno oltre questa nostra questione. Ho provato a negare e continuerò a farlo...-

Una lacrima mi cadde sulla guancia. Allora Dante con un sorriso mi avvicinò a se, stringendomi in un forte abbraccio.

E ci incontreremo ancora - Aidan Gallagher Story Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora