Capitolo 8 - Allucinazioni

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-Ma potrei farteli incontrare anche tra un'ora-
-Un-n ora?-
-Ma si non essere spaventata, sono le 10.15, tra circa un'ora abbiamo organizzato un brunch proprio qua in piscina-.

Non sono mai stata una persona super estroversa, ho sempre avuto bisogno di prepararmi psicologicamente prima di uscire con un gruppo a caso formato da sconosciuti.

-Dai Erika, sarà divertente!-

Immagino che Jes avesse notato la mia espressione terrorizzata

-E...Va bene Jes.-
-CHE BELLO, ti passo a prendere tra un'ora-.

Jes prese le sue cose e corse via dalla porta.
La sua energia è sempre stata contagiosa, con lei avrei potuto affrontare tranquillamente anche un'esperienza così nuova. Così cercai un costume da mettere e quando Jes passò a prendermi e mi portò giù in piscina, a quanto pare c'era un happy hour, e lo sapevano tutti, tranne me.
Non avevo mai visto tanta gente insieme lì in quella piscina, riuscivo solo a scorgere qualche viso familiare, ma la maggior parte erano tutti sconosciuti.

-Ragazzii!-

Nemmeno qualche minuto che Jes mi portò tra un gruppo di persone, c'erano circa 4 ragazze e qualche ragazzo.

-Allora, questa è Erika, la mia amica di cui vi ho tanto parlato che lavora per netflix-
-Tosse B-beh Jes, chiamarlo lavorare è un pò tant...-

-CIAO ERIKA-
Una ragazza biondina mi interruppe e prese con entrambe le mani una delle mie, per poi agitarla energicamente -Piacere di conoscerti, finalmente!-

-Abbiamo sentito parlare tanto di te-
Una ragazza seduta al bancone si girò verso di noi per rispondere, facendomi realizzare che oltre che simpatiche, quelle ragazze erano anche veramente belle.

-Ciao, piacere Lea, spero che Jes ti abbia parlato bene di me-
Una ragazza, seduta accanto alla precedente, si alzò e mi porse la mano con un sorriso. Era un pò più alta di noi, con la pelle chiara e i capelli neri ondulati, che verso le punte sfumavano sul verde. Aveva diversi tatuaggi sul corpo e un paio di piercing tra naso e labbra. Proprio il tipo di ragazza per cui Jes andrebbe pazza.

-Vero, ho dimenticato di dirti il mio nome! Sono Sasha- Aggiunse la bionda di prima, alta quanto me, capelli biondi lisci e occhi nocciola, sembrava portasse ancora l'apparecchio e la sua voce era parecchio alta, probabilmente era la più piccola del gruppo, visto anche il suo immenso entusiasmo.

-RAGAZZE, la state sovrastando, non ha nemmeno finito la sua prima frase...- Disse una ragazza che fino ad ora aveva osservato un pò il tutto -...tranquilla fanno così solo perché siamo molto emozionate di conoscerti, piacere Mi-yon, ma chiamami Mia- Mi fece l'occhiolino, aveva due occhi a mandorla stupendi, e dei capelli corvini in una coda bassa.

-Ok ma ora passatele un bel mojito, così ci racconta un pò di lei, comunque sono Keira-
La ragazza sul bancone ordinò poi un Mojito per me, aveva dei capelli afro, ancora bagnati dopo il bagno in piscina e la pelle color cioccolato.

-Grazie ragazze, anch'io sono felice di conoscervi. Jes è stata brava vi ha fatto solo complimenti-
Si misero a ridere, e parlammo un pò del più e del meno della nostra vita. Sasha era infatti la più piccola, aveva solo sedici anni (e mezzo, da precisare, come dice lei), Keira aveva diciassette anni come me, come anche Mia, e aveva iniziato ed era a Toronto per fare dei corsi di fotografia e grafica. Lea era la più grande, aveva appena compiuto diciotto anni e si sarebbe graduata tra poco, con l'intenzione di proseguire a Toronto gli studi all'accademia di belle arti.

Erano davvero ragazze interessanti e particolari, e sin da subito fu facile entrare in sintonia.

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-RAGAZZE HANNO MESSO LA MUSICA ANDIAMO A BALLARE VI PREGO-
Dopo circa un'oretta, avevano sistemato in uno spazio grande vicino alla piscina una console e un DJ. Contemporaneamente iniziarono anche a servire del cibo, quindi a differenza di Sasha, avrei preferito fiondarmi su quello: guardai Jes, ed entrambe corremmo a prendere i nostri tramezzini, per poi essere sfortunatamente trascinate sulla pista da Sasha.
Non ballavo da tanto, e con l'aria fresca e la musica alta, fu un momento di assoluto solievo e tranquillità. Ballavo con le altre, ma per un attimo distraendomi vedo infondo alla stanza, quel ragazzo, fissarmi.

Mi fermo per un attimo e anch'io lì incrocio lo sguardo con Aidan, infondo alla stanza, che poi sorrise.
-Erika?- Mia mi scosse per un braccio, sorrisi velocemente, e poi ripresi a ballare con la tensione, che iniziava a rapirmi tutto il corpo.
Provo a girarmi, cercando di nuovo il suo sguardo, ma lui non c'è e per sbaglio colpisco una persona, facendomi versare non so quale alcolico su tutto il petto.
Jes si girò e fece una piccola risata, dicendo che se solo fosse stata poco più ubriaca, avrebbe pulito con la sua lingua, ma invece siamo andate nel bagno, non molto lontano, cercando di pulire al meglio lo zucchero rimasto.
-Erika, va tutto bene?-
-Si...no- feci una piccola pausa e poggiando entrambe le mani sul lavandino davanti a me porsi la testa avanti con un sospiro -Aidan mi ha...sorriso. Dall'altra parte della stanza, mentre ballavo-
-Sei sicura che fosse proprio lui?-
-Jes che domande mi fai.-
-Non so magari hai avuto un'allucinazione strana...-
Le colpii il braccio con un pugnetto e ci mettemmo entrambe a ridere.

-Jes spero anch'io di aver avuto un'allucinazione, infondo-

E ci incontreremo ancora - Aidan Gallagher Story Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora