The third time

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~ Drunk, Ed Sheeran ~

La terza volta che incontrai Michael Clifford, fu il momento più umiliante della mia intera esistenza. Girovagavo seminuda per le strade di StoneHills, l'unica cosa che mi permetteva di coprirmi dal solito vento gelido era la felpa di quel ragazzo dai capelli blu.

Lui camminava al mio fianco respirando affannosamente, era nervoso, potevo sentirlo sulla mia pelle, lo ero anche io.

Si sfregava le mani furiosamente, l'una sull'altra. Come se con quel semplice gesto potesse cancellare tutto ciò che era capitato quella notte.

Quasi a cancellare ogni traccia del sangue di Luke Hemmings dalle sue dita.

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<< Sarà divertente >> Disse Ben, spingendomi gentilmente verso l'entrata della casa di Luke.

<< Si certo, come quella volta sulla ruota panoramica >> Commentai acidamente, non avevo smesso di rinfacciargli la cosa, nonostante fossero passati mesi.

<< Quello è stato un incidente, una festa non ti rovinerà la vita >> Rispose lui con fare combattivo, sapevo che ci teneva ad andare a quello stupido party, così lo accontentai.

Salii gli ultimi gradini della casa di Luke ed aprii la porta.

<< Il tuo ragazzo ti sta aspettando >> Annunciò Ben tirandomi una gomitata e costringendomi a guardare di fronte a me.

Un ragazzo biondo dagli occhi azzurri si stava facendo spazio tra le persone per raggiungermi. Barcollava, era palesemente ubriaco.

<< Ciao amore mio >> Sussurro sulle mie labbra prima di agguantarmele cose se lui fosse una tigre ed io il pezzo di carne fresca.

La musica rimbombava tra le pareti beige, ed io mi costrinsi a ricambiare il bacio che sapeva di tequila e menta.

<< Okay, vi lascio soli >> Urlò Ben verso di noi prima di perdersi in mezzo alla folla di adolescenti.

Non volevo che se ne andasse, sapevo che un Luke ubriaco era una cosa ingestibile, inoltre avevo una brutta sensazione, pesava in mezzo al mio petto. Ma quando il ragazzo di fronte a me avvicinò le sue labbra al mio orecchio e mi sussurrò un: << Andiamo via di qui >> accettai, scacciando via ogni preoccupazione, ripetendomi che non sarebbe successo nulla di male.

Quanto ero ingenua.

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<< Qui >> Annunciò Luke, gettando la bottiglia a terra e lasciando andare la mia mano.

Si sdraiò sul prato verde di casa sua, osservava pensieroso le nuvole. Mi sedetti di fianco a lui, scrutandolo di nascosto attraverso una ciocca di capelli mori, sapevo quanto odiava essere fissato.

<< Beviamo un po' >> Disse passandomi la bottiglia di tequila, che rifiutai, quella sera non ero proprio in vena di alcolici.

<< Avanti, non fare la santarellina, sappiamo entrambi quanto tu sia sporca >> Soffiò le ultime parole nel mio orecchio, provocandomi brividi per tutto il corpo.

Gli posai una mano sul petto e lo scostai bruscamente da me.

<< Cosa diavolo stai facendo? >> Lo ammonii, esterrefatta. Conoscevo i suoi comportamenti da ubriaco, ma non si era mai spinto oltre a qualche acuta risata, o qualche tentativo di un bacio rubato.

<< Avanti piccola, so quanto lo desideri anche tu >> Si avvicinò velocemente a me, posandomi la mano libera sulla coscia, mentre con l'altra stringeva la bottiglia di tequila, questa però, con un gesto brusco di Luke, si rovesciò completamente sul mio vestito nero.

Mi alzai di scatto osservando l'enorme macchia che continuava a spandersi a vista d'occhio.

<< Merda >> Gemetti, iniziando a provare freddo a causa del vento gelido che mi penetrava i vestiti bagnati.

Luke si alzò, lasciando a terra la bottiglia ormai vuota.

<< Sei già pronta >> Disse maliziosamente, prima di saltarmi letteralmente addosso. L'impatto del suo corpo sul mio mi fece rovinare a terra. Cercai di scostarlo da me, ma era troppo pesante.

Le sue mani si muovevano velocemente sul mio corpo debole a causa della caduta. Mi accorsi di essere rimasta praticamente seminuda solo quando vidi qualcuno sollevare il ragazzo biondo dal mio corpo, ed io mi ritrovai a lottare con il vento freddo di StoneHills ed il vestito bagnato che ora si trovava a metà coscia.

Rimasi a guardare le nuvole per qualche secondo, delle lacrime mi scendevano copiose dal viso. Per un secondo mi rimproverai di non aver bevuto la tequila.

Mi alzai di scatto solo quando sentii un urlo soffocato.

<< Non volevo farle male, lasciami andare ti prego! >> Gridò una voce roca che collegai a quella di Luke.

Ma il ragazzo dai capelli blu non ebbe pieta, colpì il biondo con un pugno in pieno viso, vidi del sangue sgorgare dal labbro e dal naso di Luke. Quando il ragazzo che lo aveva colpito alzò lo sguardo, incontrai i suoi occhi smeraldo. Mi ricordai immediatamente di lui, di come quegli occhi riuscivano a seguirmi dappertutto, perfino nei sogni.

Quello che doveva essere il mio ragazzo ora era a carponi, sputava sangue. Lo osservai, poi posai lo sguardo sul mio corpo nudo. Mi misi una mano sulla bocca cercando di soffocare i miei singhiozzi. Quando vidi Michael avvicinarsi gli lanciai uno sguardo spaventato, mi scostai velocemente, ma lui non demorse, si sfilò la felpa nera e me la mise intorno. Mi prese per un braccio e mi trascinò via dalla festa.

Mi feci accompagnare fino davanti casa mia, gli porsi la sua felpa prima di varcare il piccolo cancello di legno, lui si rifiutò di prenderla.

<< Sicura di stare bene? >> Mi domandò prima di poter voltarmi ed andarmene.

<< Non fai altro che chiedermelo ogni volta >> Gli risposi, ritornando con la mente a mesi prima, sorridendo al ricordo della ruota e di tutto ciò che vomitai quel giorno.

<< Sai sempre come metterti nei guai quando sono nei paraggi >> Sussurrò, sul suo viso prese forma un sorriso sghembo.

<< Allora prometto che questa sarà l'ultima volta >>

Ma non fu così.

Scars // Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora