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lulu antariksa as... Lydia Mars
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trigger warning: questa storia parla del PTSD (disturbo da stress post-traumatico) e delle sparatorie nelle scuole. Quindi se, come la protagonista di questa storia, vi sentite molto vicini a questo argomento e vi mette a disagio, non rischiate di traumatizzarvi leggendo questa storia.
Nessuno capiva davvero cosa volesse dire soffrire di PTSD.
Nemmeno Lydia, a cui il pensiero non aveva neppure attraversato la mente. Non aveva mai immaginato di poterne essere vittima, essendo la sua vita talmente monotona che il suo unico dramma era stato il divorzio dei genitori. In fondo come poteva una monotona ragazza californiana, che non faceva nulla apparte pranzare con la sua insegnante di inglese e studiare i pianeti che popolavano il suo cosmo, finire in una situazione talmente raccapricciante da farle dubitare persino di voler continuare a vivere?
Ma quel 9 Settembre era stata la fine per Lydia Mars.
Nella sua scuola gli insegnanti cercavano sempre di spiegare agli alunni cos'erano le sparatorie nelle scuole. Provavano a prepararli. Nessuno li prendeva mai sul serio, perchè le probabilità che accadessero erano minime e se un pazzo fosse davvero arrivato a sparare nella loro scuola, nessuno si sarebbe limitato a nascondersi e ad aspettare l'arrivo della polizia. Tutti si sarebbero messi a correre come indemoniati, urlando e venendo uccisi dai proiettili o sopravvivendo. Lydia non poteva biasimarli per quello,"scappare o lottare" erano le uniche due opzioni che avevano del resto.
Insomma, nessuno capisce quanto sia realmente traumatizzante finire in una situazione del genere. Le sparatorie nelle scuole vengono spesso trattate con barzellette, battutine di chiusura e persino insulti. Dei bambini che prendono in giro il compagno timido, dicendo che un giorno si vendicherà di loro puntandogli una pistola contro. Il rumore di un armadietto chiuso con troppa forza che fa ridere qualcuno che lo paragona ad uno sparo ancora più forte. Le persone degli altri Paesi che credono di insultare gli Stati Uniti con le loro battute su quante sparatorie avvengano lì ogni giorno. Per loro erano tutte battute quelle, nessuno prendeva le sparatorie sul serio, nessuno realizzava che persone molto vicine a sè ne soffrivano per davvero.
Solo che scherzare su un argomento così serio, ossia l'uccisione di molte persone, e il trauma che i sopravvissuti si portavano dietro per tutto il resto della loro vita, non era divertente. Almeno, non per Lydia. Specialmente dopo quello che era successo a Settembre, che le aveva cambiato la vita per sempre.
E da quel giorno, finchè non aveva incontrato Rue Bennet, una ex tossico-dipendente che era venuta a chiederle una Xanax, non si era più sentita in pace o al sicuro come lo era un tempo.
this story isn't mine, all rights are reserved to wheelerblossomwho gave me the permission to translate it * questa storia non è mia, tutti i diritti sono riservati a wheelerblossomche mi ha dato il permesso di tradurla