Capitolo 7:

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Passò un'ora prima che Harry strisciò fuori dal letto e si cambiò, attento a non urtar eil suo ginocchio. Fece una smorfia mentre il panico si intensificò entrando nei suoi jeans. Il dolore fece salire le lacrime ai lati dei suoi occhi e morse le sue insanguinate labbra per non urlare. Goppicò fino al bagno e gettò la sua uniforma nella cesta del lavaggio e gentilmente camminò al piano inferiore. Sua mamma non era ancora tornata a casa e quello lo preoccupò. Tirò fuori il cellulare e le scrisse.

Harry: Ehi mamma! Dove sei? X

Anne: Ho dovuto chiamare il principale, sto facendo una riunione. Ti chiamerò presto, spero che tu stia bene. Ti amo Bub x

Harry: Sto per andare da Ed; ti chiamerò così potrai venirmi a prendere?

Anne: Bene! Il tuo ginocchio sta bene?

Harry: Sta molto bene, ma sto provendo a non premere qualcosa sopra.

Anne: Okay tesoro, stai sicuro. Devo andare ora xx

Harry si assicurò di aver preso tutto ciò di cui aveva bisogno e zoppiccò oltre la porta, chiudendola attentamente. Ed abitava a 10 minuti lontano da lui, approssimativamente a 2 isolati di distanza. Ma al ritmo con cui stava camminando, con il suo ginocchio e tutto, ci avrebbe messo probabilmente il triplo. Il cielo stava diventando scuro per cercare la porta di casa di Ed. Bussò e sentì un rumore di passi. Venne salutato dalla mamma di Ed. Lei notò come era ridotto Harry, e notò i rossi occhi rossi e il naso per il pianto.

"Harry, stai bene?"

"Si, volevo chiederle se Ed fosse in casa."

"E' al piano di sopra, entra.", si spostò di lato.

Harry ringraziò Imogen e dopo lentamente saltellò le scale fino alla stanza del suo migliore amico. Aprì la porta, e un sorriso si estese sulla sua bocca mentre guardò lo zenzero intelligente che si trovava sul letto, la sua faccia nascosta dietro un libro.

"Oi Eddy.".

Ed saltò e si sedette, e i suoi occhi volarono verso il portone. Si accigliò e immediatamente disse ad Harry di chiudere la porta.

"Come ti senti? Non posso credere che sia successo!", Ed chiese ad Harry.

"Mi sento come un totale pezzo di merda.", disse prendendo posto sulla sedia da ufficio, posta nell'angolo della stanza.

"Non posso credere che Zayn e i suoi amici lo abbiano fatto. Eri in piedi per Liam? Stavo per intervenire ma il Signor Tomlinoson era lì e sembrava piuttosto su di esso. E in più se fossi intervenuto, sari quello nella merda."

Harry ridacchiò e fece correre le sue mani nei suoi capelli.

"Come sta il tuo ginocchio? Hai camminato fino a qui?"

"Si, mi sono cambiato e ho camminato."

"HARRY! Il tuo ginocchio è slogato, non puoi farlo!"

"Sto bene, avevo bisogno di andarmene, ho bisogno di parlare con qualcuno."

"Di Zayn?"

"No, intendo su di me sul mio nuovamente stato di single.", sussurrò Harry, fissando il legno del pavimento.

C'era silenzio, e riempiva di spessore l'aria. Harry alla fine guardò Ed, e lui lo fissò, entrambi gli occhi erano quasi fuori dalla testa e le sopracciglia alzate. Harry fece un mezzo sorriso e annuì.

"Tu sei cosa ora?"

"Sono nuovamente single."

"Ma che diavolo? Cos'è successo? Chi l'ha fatta finita?"

Homophobic ~Larry Stylinson | Italian TranslationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora