Capitolo 9

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Restai immobile per tutto il tempo, mentre immagini di una lotta non umanamente possibile si presentava a pochi metri da me.

Il misterioso ragazzo riusciva a schivare gli attacchi dell'enorme lupo con innaturale semplicità e naturalezza. Si muovevano entrambi con velocità assurda fu difficile anche vedere alcuni movimenti.

I rumori attorno a me diventarono ovattati, persino le urla di Kevin non parvero arrivarmi alle orecchie.
Sentivo solo i rumori e gli schianti dello scontro fra questi due esseri paranormali.

Kevin continuava a scuotermi le spalle per cercare di farmi tornare in me.

"Corri! Scappa!"

A quelle parole mi ripresi immediatamente e, come se le mie gambe non mi appartenessero, iniziarono a muoversi velocemente per scappare da quel luogo per quanto le mie scarpe me lo permettessero.

Mi guardai velocemente intorno a me, mi ero addentrata ancora di più nel bosco invece di tornare alla villa, e credo di aver perso Kevin.

Rallentai la mia corsa e mi appoggiai ad un tronco di una grande quercia.
Respirai avida l'aria. Il mio petto si alzava ed abbassava quasi come se fossero convulsioni.

Un rumore sordo mi fece bloccare il respiro.
Mi tappai la bocca con una mano per evitare di respirare affannosamente, sperando che chi o cosa, non si accorgesse della mia presenza.

Sentii vari rumori simili a dei passi avvicinarsi sempre di più a me. Il cuore mi pompava nel petto irregolarmente come se ad un momento o l'altro volesse scappare via dal mio corpo.

Quando non sentii più rumori, mi tranquillizzai.
Guardai oltre il tronco dell'albero ma quello che vidi mi fece gelare il sangue.

Urlai più che potessi ed iniziai a correre per scappare dall'enorme bestia che mi inseguiva.

Mentre correvo inciampai nei miei stessi passi e sbattei la testa su una massiccia radice.
Mi trovai a pochi metri da quel mostruoso lupo
La vista mi si offuscò parecchio.
Iniziai ad indietreggiare aiutandomi con i gomiti, ma più indietreggiavo, più quell'essere si avvicinava a me.

Persi ogni speranza quando andai a scontrarmi contro un masso.
Pochi metri ci distanziavano.

Le mie guance si riempirono di lacrime.
L'enorme bestia fece uno scatto verso di me.
Chiusi gli occhi e urlai aspettando che il lupo mi uccidesse...ma quel momento non arrivò.
Sentii solamente un grosso peso cadermi sulle gambe.

Aprii gli occhi e mi ritrovai a guardare gli occhi ormai spenti di quella strana creatura mentre giaceva morta con l'enorme muso sulle mie gambe.
Cercai di spostarmelo di dosso con scarsi risultati.
Alche mi guardai intorno alla ricerca di un oggetto che potesse essermi utile, finchè i miei occhi si posarono sulla schiena del mostro, la quale era trafitta da un pugnale con l'elsa adornata di vari simboli e piccole incisioni verso la fine del manico.
Quando riconobbi i simboli sul pugnale rabbrividii.
Erano gli stessi che vidi su quell'inquietante cancello.

Iniziai a dimenarmi per cercare di spostare quell'enorme e orribile bestia da me.
Dopo vari tentativi riuscii ad alzarmi reggendomi alla roccia dove poco prima ero andata a sbattere.

Il mio cuore continuava a battere a ritmo accellerato, sembrava che stesse facendo in tutti i modi per uscirmi dal petto.

Avevo ancora la vista offuscata sia dalle lacrime sia dalla forte botta che avevo preso prima contro la radice.

Mi portai una mano sul punto in cui avevo ricevuto la botta.
La ritirai subito per colpa del dolore provocatomi dal tocco della mia mano; la osservai e notai del sangue.
Mi guardai intorno cercando di capire da che parte fossi arrivata.
Indecisa iniziai ad incamminarmi verso la strada che mi pareva quella corretta, ma mi bloccai poco dopo aver superato un albero perché mi ritrovai faccia a faccia con quegli occhi verdi che ormai riuscivo a riconoscere subito.
Mentre i nostri sguardi non volevano staccarsi, iniziò a pizzicarmi la fronte.

Strada per l'infernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora