"Zia Sparks, ma io non voglio mettermi il vestito."
Imbronciata, con le braccia conserte, Mira continuava a fissare l'abitino bianco a pois blu, steso sul letto.
"Andiamo, cucciola... È un abito così bello!" disse Sparkle con un tono di supplica.
"Non lo voglio! Io voglio mettermi un paio di jeans e un maglione."
"Signorina Mira, quelli sono gli abiti per stare in casa..."
"Ma, zia Sparks... Dobbiamo solo andare a mangiare un hamburger" contestò Mira, con un po' troppa logica per i gusti di Sparkle. "Nessuno si veste bene per andare a mangiare un hamburger. Non lo abbiamo mai fatto."
Fino a poco tempo prima, Mira indossava qualunque cosa Sparkle le mettesse davanti, ma recentemente, aveva cominciato a difendere le sue preferenze con impensabile caparbietà. Segno di una mente forte e indipendente, pensò Sparkle. Ne era orgogliosa, ma in quel momento, voleva solo che Mira apparisse al meglio per il loro appuntamento con Kaleb Brantley.
"E poi..." disse Mira con testardaggine, "sono troppo grande per mettermi questo."
"Perché, piccola? È un abito bellissimo!"
Ma Sparkle sapeva già di aver perso sia la battaglia che la guerra contro sua nipote. Guardò Mira per un istante, poi scosse la testa e sorrise. Non aveva senso insistere. Prese il vestito e si voltò per riappenderlo nell'armadio.
"Okay. Allora, ti propongo un compromesso. Puoi mettere i jeans, ma dovrai abbinare il maglione arancione."
Mira ci pensò su un attimo e annuì.
"E posso mettere gli stivaletti con i lacci?"
"Perché no?" le concesse Sparkle con indulgenza.
'Questo succede a tutte le madri... non è vero?' si chiese Sparkle.
Era diventata la responsabile di Mira da un momento all'altro e adesso rimpiangeva di non aver prestato più attenzione a sua sorella e al suo modo di prendersi cura della piccola. Ricordava solo di non aver mai visto Roxie alzare la voce con sua figlia... Ma come si sarebbe comportata in un caso come questo?
Rimase dov'era, inginocchiandosi sul pavimento, mentre sua nipote indossava i jeans, una maglietta blu di cotone e il maglione arancione. La guardò con tutto l'amore che aveva nel cuore per la piccola...
Mira era una bimba bellissima.
Vestita così, non sembrava certo uscita da 'La casa nella prateria', ma era graziosa e alla moda. E poi, Sparkle era sicura che Kaleb Brantley non avesse intorno molte altre bambine con cui confrontarla. Ne dubitava che conoscesse molte personcine sotto i dieci anni e alte un metro e venti.
"Il cappello?" propose Mira, tirando fuori dall'angolo più buio del suo guardaroba una cosa nera e informe bordata di pelliccia finta.
Sparkle si strinse nelle spalle, annuì e si arrese ufficialmente.
"Così sei molto dolce," la rassicurò. "Sarà un piacere passeggiare con te oggi, signorina Mira."
Le gambe si erano intorpidite e stentò a rimettersi in piedi.
"Grazie mille, zia Sparks," Mira sorrise e tentò di fare una faccia dolce.
In realtà, risultò solo una smorfia buffa.
"Il tuo amico dev'essere speciale," ipotizzò la bambina. "Ti sei messa di nuovo la gonna."
"Non è un mio amico," le rispose Sparkle, guardandosi allo specchio, ispezionando la gonna grigia e marrone che scendeva morbida sotto il maglione abbinato.
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UN NATALE PER RICOMINCIARE
ChickLitLa piccola Mira ha bisogno di una famiglia, ma Sparkle Hart rischia di non poterle offrire neppure una casa... Infatti, se non riesce a procurarsi i soldi nel più breve tempo possibile, potrebbe finire sul lastrico. Non le rimane che una sola strada...