Li lasciò dov'erano. Mentre ispezionava tutto intorno a lei, si guardava con attenzione intorno, cercando di tardare l'inevitabile, terrorizzata all'idea che, arrivato il momento e chiusa per sempre la porta alle loro spalle, Mira sarebbe crollata.
Però, qualche minuto dopo, quando tornò nel soggiorno, vide che Kaleb era riuscito a distrarla catturando la sua attenzione. Stavano seduti sul divano e lui mostrava a Mira un gioco sul cellulare, spiegandole le regole.
Quando lasciarono la casa, Mira era completamente assorbita dal gioco. Sparkle rivolse a Kaleb uno sguardo di gratitudine.
"È stata una buona idea," disse lei, quando furono in macchina.
Fece un vago cenno con la testa verso il sedile posteriore.
"Ero un po' preoccupata..."
"Eh, sì... Potenzialmente era un momento pericoloso."
Stavano parlando in codice, anche se Mira non si occupava affatto della loro conversazione.
"E tu, Sparkle?" le chiese guardandola con la coda dell'occhio. "Sei okay? Va tutto bene?"
Lei fu sorpresa da quel rudimentale tentativo di mostrarsi interessato e si sforzò ad essere gentile.
"Penso di sì..."
Sospirò e si strinse nelle spalle.
"Sai anche tu... Traslocare è..."
"Sì, è sempre difficile."
Si fermarono ad un semaforo e lui girò la testa e la fissò attentamente negli occhi. Sparkle fece la stessa cosa e rimasero così per qualche istante. Fu Sparkle a distoglierli per prima. Dal sedile posteriore giungeva una raffica di strani suoni acuti e lei ne approfittò per voltarsi verso Mira, chiedendole qualche spiegazione sul funzionamento del gioco.
"Tu schiacci qui, zia Sparks," le spiegò sua nipote diligente, porgendo il gioco in modo che lei potesse guardarlo.
Sparkle faticava a mettere a fuoco. In quella posizione la sua faccia era a pochi centimetri dalla spalla di Kaleb e lei fu scioccata nello scoprire quanto la vicinanza di lui la mandasse in tilt.
"E poi che succede?" chiese, fingendo un grande interesse.
"Devi muovere questa figura... qui. Devi riuscire a fargli afferrare i palloncini... Così, zia... Guarda!"
"Cosa succede dopo?"
"Succede che se prendi tutto, fai punti alla fine del gioco."
"E poi?" cercando di mettere a fuoco l'immagine sul piccolo display.
"E poi," disse Kaleb, con una risatina, "diventi disgustosamente dipendente. Ripeterai questo gioco fino alla morte nel tentativo di battere il tuo record personale!"
Lei si riappoggiò allo schienale del sedile e guardò il profilo divertito di Kaleb.
"Non mi sembra un modo molto costruttivo per passare il tempo" commentò perplessa.
"Tu sei un'artista. La tua concezione di modo costruttivo di passare il tempo è creare qualcosa."
La guardò di sfuggita, poi tornò a guardare la strada davanti a sé.
"Sei cresciuta tra fogli, colori e pennelli."
"Tutte queste cose esistono ancora, che tu ci creda o meno!"
Il beep continuava a giungere dal sedile posteriore, accompagnato dalle esclamazioni divertite di Mira, seguite subito dopo da delusi brontolii.
"Ma ora esistono anche computer, tablet, cellulari..."
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UN NATALE PER RICOMINCIARE
Romanzi rosa / ChickLitLa piccola Mira ha bisogno di una famiglia, ma Sparkle Hart rischia di non poterle offrire neppure una casa... Infatti, se non riesce a procurarsi i soldi nel più breve tempo possibile, potrebbe finire sul lastrico. Non le rimane che una sola strada...