CAPITOLO 16

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  Sparkle impallidì.

"Stai esagerando adesso! E sei completamente fuori pista!"

"Come? Vuoi dirmi che non dormi tutte le notti nel letto di Kal?"

"No!"

Quello che succedeva o non succedeva tra lei e Kaleb non erano affari di Georgina... Sparkle non era obbligata a dirle niente!

Non riusciva comunque a non pensare a quello che veramente succedeva tra Kaleb e Georgina. Si domandava qual era la loro storia? Era andato a letto con quella donna? Kaleb aveva chiesto a Georgina di lasciare la casa dopo la loro discussione?

Georgina aveva ragione. Lei e Kaleb avevano tantissime cose in comune... Molto più di quello che Kaleb potesse avere con una come lei. Kaleb era un uomo d'affari ricco e ambizioso. Invece lei era una semplice artista... La sua idea di serata 'folle' era andare al cinema e poi, fermarsi a mangiare un pezzo di pizza.

Sì... quella donna aveva ragione... Sparkle non aveva niente da offrire ad un uomo come Kaleb.

"Bene, allora pensaci due volte prima di fare un passo falso, mia cara," riprese Georgina. "Sono sicura che tua nipote non sappia chi sia in realtà il suo vero padre. E tu non vuoi che lo venga a sapere, vero? Potrebbe essere uno shock tremendo per lei, te ne rendi conto? Potrebbe distruggere la fiducia che voi due state costruendo con tanta pena."

Georgina balzò in piedi e si sistemò la costosa, corta gonna nera.

"Posso anche andarmene da questa casa, ma non ho intenzione di andarmene dalla vita di Kal... E credimi quando ti dico, che tu, Signorina Nessuno, non puoi competere con me."

Infilò con un gesto rapido ed elegante la lunga pelliccia e si diresse verso la porta. Si fermò per un attimo e poi si voltò ancora una volta.

"Ah, dimenticavo... Buon Natale!" le augurò ironicamente, sbattendo la porta.

Sparkle aspettò che l'eco ovattato dei passi svanisse del tutto, poi si mosse per andare nella sua camera. Le minacce di Georgina le rimbalzavano in ogni angolo della mente come schegge impazzite.

Andò a dormire con il mal di testa e si svegliò il mattino seguente, sentendosi anche peggio. Trascorse la giornata sistemando le ultime cose e cercando di tenere a freno l'eccitazione di Mira che aveva raggiunto il livello estremo.

Fece in modo di andare a letto prima che Kaleb tornasse, anche se si svegliò nel cuore della notte e provò una calda, confortevole sensazione all'idea che lui fosse finalmente a casa.

La mattina dopo, quando scese in cucina, trovò evidenti tracce del suo ritorno. Un giornale americano sul tavolo, un mucchietto di monete sulla credenza, la cravatta appesa alla ringhiera dove presumibilmente l'aveva lasciata, passando per andare in camera.

Tuttavia, lui non c'era. Era già uscito per andare in ufficio.

Sparkle si fermò a pensare al Natale precedente, il primo senza Michael e Roxie. Una ricorrenza penosa, alleviata solo dagli amici, determinati a non lasciarle sole e a dar loro almeno un po' di serenità.

Ora Mira era una bambina diversa. Anche se Sparkle l'aveva sorpresa più di una volta a fissare pensierosa fuori dalla finestra, il profondo tormento che aveva sul viso l'anno prima sembrava svanito.

Che cosa sarebbe successo se Georgina avesse messo in atto la minaccia?

Tutti i pensieri e le preoccupazioni svanirono verso sera, per essere rimpiazzati da un eccitato nervosismo all'idea di rivedere Kaleb finalmente. Era seduta sul letto di Mira per leggerle un altro capitolo del suo libro illustrato, quando lui entrò nella stanza dopo aver bussato leggermente.

UN NATALE PER RICOMINCIAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora