Oggi è giovedì e io ho l'umore sotto terra.
Avendo già finito la scuola mi sono dovuta cercare l'università, sta andando bene, credo. D'altro canto mi sono diplomata alla scuola più prestigiosa di Tokyo, e ne vado fiera. Ora invece studio Giurisprudenza, lo studio è davvero tanto, ma ci sto saltando fuori abbastanza bene.
Ecco, lo sapevo, mi sono persa a parlare e non ho detto perché ho l'umore sotto terra. Comunque la spiegazione è semplice, oggi mio padre deve partire per andare in America a causa di un problema di lavoro e io, ovviamente, non posso andare con lui. Spero di cavarmela.
Sono solo le 14, papà deve uscire alle 18 quindi ho ancora tempo per scrivere sul mio diario personale.
Caro diario,
Mi chiamo Elyse e ho 18 anni.
Sono italiana ma vivo a Tokyo da quando sono piccola.
Di me non so bene cosa dire.
Sono mora, ho gli occhi azzurri con dei riflessi sul verde, e un fisico al dir poco perfetto direbbero gli altri, per me è solo dignitoso.
Se non si fosse capito non ho molta autostima e se scherzano sul mio aspetto ci rimango molto male, ma cerco sempre di non darlo a vedere.
Questa sono io:
Mi vedo abbastanza carina in questa foto dai.
A parte quando si parla del mio aspetto però sono una ragazza forte caratterialmente e fisicamente, so difendermi benissimo perché sin da piccola ho praticato Judo, Taekwondo e Karate per tutta la vita, credo però che sia la velocità il mio punto di forza.
Ora ti saluto caro diario ti scrivo domani, ciao ciao.
Ormai sono le 15:30, meglio che mi vada a fare la doccia, mio padre lo saluterò dopo.
Prendo tutto il necessario, mi svesto ed entro in doccia. Appena il getto dell'acqua calda mi sfiora la pelle sento una brutta sensazione, sarà l'ansia per la partenza di mio padre, penso.
Dopo qualche minuto però salta la luce.
Ma che diavolo? Non era mai successo prima d'ora. Papà saprà sistemare la faccenda.
"Papà?"
Nessuna risposta.
Mi cambio velocemente mettendo l'intimo pulito con questo outfit sportivo:
Dopo di che scendo le scale per capire cosa succede.
"Papà?" riprovo, non è in casa. E' impossibile che sia già partito, sono solo le 16...
Esco di casa per vedere se c'è ancora la macchina, ed è effettivamente ancora lì.
Dove si è cacciato?, penso.
Una cosa che non avevo notato prima mi salta all'occhio: dove sono finiti tutti?
Certo il nostro quartiere non è molto affollato, ma c'è sempre qualcuno che passa.
Tutto ciò è molto strano. Sarà così anche in centro? Dov'è mio padre? Perché non c'è campo?
Una sfilza di domande pervade nella mia mente, sto avendo molta paura.
NOTA AUTRICE
Ehyy, questa è la prima storia che scrivo e ho deciso di farla su Chishiya, personaggio che amo molto. Se avete domande o consigli ditemi pure, anche se penso che non la leggerà nessuno :))
STAI LEGGENDO
Chishiya/ Alice in Borderland
FanfictionCosa succederebbe se un giorno tutti gli abitanti di Tokyo sparissero e tu ti trovassi da sola in un mondo tutto nuovo? Elyse ha 18 anni appena compiuti ed è italiana, ma si è trasferita in Giappone all'età di 3 anni con suo padre. Chishiya è un rag...