1- Arcusio E Caterina.

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Siamo nel lontano 1863. Dal porto di Napoli sono pronti per imbarcarsi una giovane coppia di semplici contadini Siciliani, Arcusio di appena trent'anni, e sua moglie Caterina di venticinque.

Caterina è felice come non mai per questa nuova avventura.

Traversia che le fa un po' paura. Ciò che più la spaventa, sono soprattutto i due mesi di navigazione in mare. Questo tempo relativamente breve le procura ansia e non poca preoccupazione, in quanto lei è incinta di cinque mesi, e quindi vive questo viaggio con estrema apprensione.

Ciò che si augura per sé stessa, è che le cose vadano nel modo giusto. Cosicché il suo bambino o la sua bambina possa nascere sul suolo Americano.

Perché lì in quel nuovo mondo così tanto ambito e agogniato, finalmente lei e suo marito potranno dare al loro nascituro quel sogno di riscatto che hanno sempre ricercato. In modo tale da potersi lasciare alle spalle una volta per tutte, una vita di miseria e di soprusi.

Questo è ciò che sognano e sperano.

Ma purtroppo il fato rema contro di loro. Perché in effetti il destino ha altri progetti in mente per  il loro futuro. **

Fine della prefazione.

☀️Caterina.

-Caterina, vieni! - mi dice Arcusio entusiasta, intanto che mi invita a seguirlo.

Con una certa  fatica cerco di stare dietro al suo passo, nonostante la massa di persone che accalca la banchina.

Con gli occhi lo seguo con un certo terrore per paura di perdere la sua figura che si addentra attraverso questa lunga marea fatta di persone ammassate una sopra l'altra.

Gente che come noi sono innatesa di salire su questo traghetto che ci porterà verso il nuovo mondo, verso un viaggio carico di speranza. Ma che purtroppo col senno di poi, mi renderò conto che  non sarà così!

Nonostante io mi porti dietro come unico carico il mio pancione, faccio comunque una gran fatica a stare dietro al mio Arcusio. Lui si è preso l'incarico di portare tutto ciò che abbiamo, ma a causa dell'adrenalina che ha in corpo e che lo rende frenetico, corre a una velocità troppo elevata per me. Anche perché lui si muove a slalom, infilandosi tra le persone per raggiungere il prima possibile la nostra meta.

La sua paura più grande è che la nave possa partire senza di noi.

Però ogni tanto perlomeno noto che si volta indietro per cercare la mia figura, così, tanto per costatare a che punto io sia, ma una volta accortosi della mia contrarietà nei suoi riguardi, che è ben evidente sul mio volto, lui cerca di rimediare riservandomi uno dei suoi sguardi più dolci e quel  meraviglioso sorriso, che io amo alla follia, solo per farsi perdonare.

Ma nel frattempo mi incentiva a muovermi, dicendo...

-Caterina, su dai! -

Ma alla fine, comprendendo che proprio non ce la posso fare a districarmi in mezzo a tutta questa folla anche per via di questo mio pancione che frena tutti i miei movimenti, finalmente Arcusio si decide a tornare indietro, venendo verso di me come un forsennato, per prendere la mia mano e farsi così strada tra tutte quelle persone, urlando...

-Lasciate passare per favore, mia moglie è incinta. -

Mamma che vergogna, quando fa così!

Tra noi due è lui lo scapestrato, nonostante lui sfoggi sul suo viso un volto d'angelo. Ma è un angelo ingannatore.

In quanto Arcusio è di una bellezza quasi angelica con quei suoi capelli biondi e quei suoi meravigliosi occhi azzurri, fatti di un blu così bello da portare alla mia mente ogni volta che lo guardo il mio cielo di Sicilia.

Kral. Il Re. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora