11 - Promessa.

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Caterina..

Come metto piede sul ponte, una luce accecante mi annebbia la vista mentre  un'aria tiepida mi sferza il viso e scompiglia i miei capelli. Il sole è alto nel cielo, immerso in un blu profondo, sgombro di nuvole, nulla disturba questo quadro meraviglioso che è talmente bello da lasciarmi interdetta, mentre un groppo mi sale in gola e lo stomaco mi si contrae a causa di un dolore lancinante che si affaccia dentro il mio cuore, lasciandomi sgomenta.

Come può essere possibile così tanta bellezza? Come può essere possibile tutto questo? Perché il sole sorge giorno dopo giorno senza arrestarsi mai, secoli dopo secoli, mentre le persone invece si perdono e vengono a mancare, nel corso del tempo.

La vita va avanti nonostante tutto, la bellezza, la gioia, il calore, la vita che continua a pulsare prepotente nelle altre persone, intanto che la vita stessa rinasce attraverso nuovi bimbi che vengono al mondo. Tutto scorre come un fiume che mai si arresta, sempre allo stesso modo, come se nulla dovesse mai cambiare, ed infatti il tempo scorre immutato, tutto  tranne il mio Arcusio che non è più qui con me, a godere di tutto questo.

E così delle lacrime cominciano a solcare il mio viso, mentre dei singhiozzi forti e prepotenti cominciano a fare sobbalzare il mio petto.

Kral che fino ad un momento prima dormiva sereno e beato, con il suo viso appoggiato al mio petto, si muove tra le mie braccia. Abbasso il volto verso di lui e noto che sul suo bel visino ce un'espressione disturbata. Qualcosa lo rende irrequieto, probabilmente il mio bambino sente e percepisce il dolore che sto provando in questo momento e che mi sta spezzando l'anima in due.

Così con una mano asciugo le lacrime dal mio volto, prendo un bel respiro cercando di riempire i miei polmoni di quell'aria calda e piena di vita, colma di energia. E così promettendo a me stessa, mentre stringo tra le mie braccia il mio bambino che non piangerò mai più nella mia vita.

Sì la vita non è stata molto generosa con me, anzi è stata fin troppo crudele nei miei confronti. Ma ora tra le mie braccia ho il mio cucciolo, la persona più importante per me adesso.

Sposto di nuovo il mio sguardo sul suo visino, ed ora Kral dorme di nuovo sereno con il suo volto appoggiato al mio seno. E mentre mi abbasso per respirare e riempire i polmoni del suo odore, la fragranza più buono che io abbia mai sentito in vita mia, prometto a me stessa che non mi farò più piegare dal destino.

E così mentre guardo il mare e tutta quell'acqua sconfinata a vista d'occhio, prometto al mio Arcusio, che la piccola e dolce Caterina, oggi lascia il posto ad una donna forte e determinata. Una donna che da ora in poi, niente è nessuno riuscirà mai più né a spezzare né ad umiliare.

Combatterò con le unghie e con i denti, ma il mio bambino avrà una vita migliore della mia, questo lo prometto ora in questo momento a me stessa e  all'amore della mia vita che non c'è più.

E così con quella determinazione in più con me stessa, vado a sedere in un punto del ponte che mi permette di ammirare e di godere di tutta la bellezza che mi circonda, mentre rivolgo il mio volto al sole con gli occhi chiusi per godere dei suoi raggi caldi che mi elargiscono forza e potenza.

Antonio...

Come arrivo di sotto, mi guardo attorno ma Caterina non c'è. Così chiedo ad una donna se sa dirmi dove posso trovarla. Lei mi risponde che è salita a prendere un po' di aria fresca sul ponte.

Tutto questo mi spiazza, anche se a dire il vero non più di tanto. Caterina è davvero una donna straordinaria e forte, proprio come avevo ipotizzato. A partorito da poco, la vita le ha riservato non poche tribolazioni, eppure lei è una donna coraggiosa, e già in piedi, sia a livello fisico che metaforico.

Kral. Il Re. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora