Capitolo 8

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Una delle ragioni per cui Aurora ancora sopravvive sono certamente le vacanze natalizie: ogni anno le attende con ansia e quando finalmente arrivano promette di godersele al massimo con tutta la sua famiglia, durante la settimana indaffarata ognuno con le proprie faccende personali. Ma quest'anno per lei c'è stata una novità, dato che tra i numerosi regali che ha ricevuto si è ritrovata ad aprire anche quello consegnatole da Pablo: una collanina in argento costituita da un ciondolo a forma di cuore brillantato in cui è incisa la lettera "A", nonché sua iniziale. Nel pacchetto è anche presente un bigliettino bianco nel quale sono scritte le seguenti parole: "Credo di aver capito che ti piacciono le cose semplici, quindi ecco a te, spero di non essermi sbagliato" E se veramente si fosse sbagliato di certo la moretta non si sarebbe promessa di non toglierla più. Per lei adesso questa collanina è come se valesse una cassaforte piena zeppa di soldi, perciò la tratterà con più cura possibile, proprio come se fosse un neonato. E può sembrare bizzarro, ma ciò che realmente conta e la emoziona è il gesto con cui Pablo ha dimostrato in qualche modo di aver pensato a lei tra tutto il caos della sua mente costantemente stressata.
"Oh! Ci sei? Tua madre ti sta parlando" Ana cerca di risvegliare a gran voce la sua amica, la quale mentre maneggia il suo ciondolo non smette di pensare al fatto che tra meno di un'ora sarà il 2023. Quest'anno è stato molto travagliato per lei, soprattutto l'ultimo mese, in cui è successo ciò che la ragazza mai si sarebbe aspettata di vivere, o almeno non con Pablo Gavi.
"Sì, sì ci sono, ero soprappensiero"
"L'abbiamo notato" Afferma con un velo di sarcasmo la biondina ed in tutta risposta Aurora alza gli occhi al cielo.
"Dimmi mamma" Replica un po' scocciata, ma prima che la donna potesse aprire bocca un forte rumore sotto al palazzo nel quale la mora vive risveglia dai propri pensieri tutti i presenti riuniti a tavola, compresa la famiglia di Ana.
"Io direi di andare a controllare, per sicurezza" Afferma la bionda.
"Ma sarà la gente che prova i fuochi" Replica Aurora.
"Ho detto andiamo" Dice a denti stretti Ana, afferrando il braccio dell'amica e alzandosi ognuna dalle rispettive sedie.
Le due ragazze spalancano le finestre della terrazza, per poi affacciarsi alla ringhiera e comprendere una volta per tutte cosa stia succedendo.
"Pablo.." Afferma senza fiato Aurora dopo aver spalancato gli occhi e sentito il suo cuore quasi esplodere per l'estrema velocità a cui palpita.
"Questo è per te Aurora" Dice a gran voce, per poi lasciare che i fuochi d'artificio conducano il loro lavoro. Uno spettacolo a colori emoziona la ragazza, la quale tramite un sorriso a trentadue denti si lascia andare alle calde e delicate lacrime, che impotenti le bagnano gli occhi pieni di vita e le guanciotte paffutelle.
Il suo fragile cuore è ormai esploso, ma questa volta non causa del male, solo felicità, pura felicità, nonché tutto ciò di cui ha bisogno per mantenere in vita quella lucina brillante nelle sue pupille che la rende lei.
Con la mani tremolanti, la mora forma un cuore in direzione dello spagnolo, il quale senza pensarci due volte lo ricambia.
"Credi ancora che non gli piaci?" Le chiede Ana, anch'essa emozionata nonostante sapesse già tutto, ed in tutta risposta l'amica si volta verso di lei semplicemente continuando a sorridere: perché a volte un sorriso sincero vale più di mille parole.
Senza pensarci un minuto di più, Aurora decide di accorciare le distanze con Pablo, perciò esce dall'abitazione e percorre correndo come non ha mai fatto le scale del palazzo. Una volta giunta a destinazione, la ragazza si fionda per la prima volta senza paura tra le braccia del calciatore stringendolo forte a sè, come se da un momento all'altro potesse scappare, ed in risposta lui le circonda il collo con un braccio accarezzandole i capelli morbidi.
"Ti è piaciuto?" Le chiede.
"Da morire" Risponde per poi, a malincuore, staccarsi da lui. I due si fissano intensamente negli occhi senza proferire alcuna parola e per lei tutta quella bellezza che il giocatore vanta le pare inverosimile ai suoi occhi.
Pablo le accarezza con cura la guancia fresca con il pollice ammirando il suo visino innocente, per poi spostare non solo lo sguardo, ma anche la sua mano, sul suo petto scoperto dal vestitino nero che indossa. Maneggia delicatamente il ciondolo che proprio lui le ha regalato ed alza un angolo della bocca.
"È la collana che ti ho regalato"
"Già.." Comincia a fissarla e a toccarla anch'essa.
"Mi sono ripromessa di non toglierla più" Gli spiega con un leggero sorriso sulle labbra.
"Oh, davvero?" Le chiede sorpreso.
"Già" E Pablo Gavi mai si sarebbe aspettato di emozionarsi per un gesto così semplice, quanto speciale, da parte di una ragazza.
"Non ti chiederò come hai fatto ad ottenere il mio indirizzo perché già un'idea ce l'avrei" Sorride dopo aver riposto gli occhi su Ana, la quale è ancora incollata alla ringhiera ad osservare incantata questa scena così romantica e Pablo ridacchia imbarazzato.
Ad un tratto però un bagliore di luce accecante illumina la visuale dei due giovani, i quali si voltano e osservano sorpresi delle strane figure nere correre verso la loro direzione.
"Cazzo i paparazzi" Impreca il giocatore andando in panico e raccogliendo da terra ciò che rimane dell'esplosivo.
"Cosa?!" Gli chiede in stato confusionale ed in tutta risposta Pablo le stampa un dolce bacio sulla guancia, il che obbliga il viso della moretta di colorarsi di rosso per l'imbarazzo.
A questo punto lo spagnolo corre via cercando di seminare i giornalisti assatanati di gossip, ma lasciando da sola in mezzo alla strada Aurora, la quale, nonostante sia confusa dalla situazione al quanto bizzarra, sorride dolcemente osservando imbambolata il giocatore correre via.
"Aurora che aspetti! Sali su!" Le grida un'Ana allarmata risvegliandola dallo stato di trance, il che muta l'espressione pacata di Aurora in una più preoccupata, così, a questo punto, spalanca in fretta e furia il portone del palazzo su cui si appoggia di spalle sorridendo dopo averlo serrato. Cos'è appena successo?

 Più Di Un Sorriso|| Pablo GaviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora