Capitolo 9

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Oggi, al Camp Nou, si tiene l'allenamento a porte aperte del Barcellona, allenamento a cui partecipano anche Aurora e Ana nonostante alla mora non faccia impazzire l'idea di stare in mezzo a così tante persone.
Le due si recano a piedi davanti all'entrata controllata dalle guardie, le quali in qualunque modo cercano di tenere a bada la folla di tifosi impazziti, ma invano.
Aurora cerca di farsi spazio per cercare di varcare il grande cancello, ma ad ogni passo in più che compie, viene schiacciata o spinta contro qualsiasi persona, il che le fa perdere di vista l'amica.
"Ana! Ana!" Grida a gran voce tra le spinte, ma niente da fare: la bionda sembra essersi volatilizzata.
"Cazzo! Io lo sapevo che era una pessima idea venire qui!" Si dispera fino ad essere quasi sul punto di piangere, ma ad un tratto qualcosa cambia. La ragazza viene bruscamente trascinata via per un braccio da tutta questa fastidiosa bolgia di persone, le quali a gran voce cominciano ad urlare il cognome di Pablo.
Automaticamente lei si copre il viso con un braccio mentre gli insistenti flash delle fotocamere la catturano assieme al giovane giocatore del Barça, il quale, sempre qualche passo davanti a lei, continua a trascinarla via.
"Come va? Tutto apposto?" Le chiede tranquillamente, ma proseguendo a camminare.
"Secondo te?" Dopo quest'ultima affermazione, finalmente Pablo si ferma in un luogo più appartato dello stadio, vicino alle panchine del campo.
"Okay, tu adesso resta qui e non muoverti, se qualcuno dovesse darti fastidio, chiama me" Neanche il tempo di far ribattere la moretta, che lo spagnolo le poggia una mano sulla vita e le stampa un bacio sulla guancia. La ragazza rimane perplessa e subito ha la certezza che sia in procinto di svenire, ma lui accorgendosi di ciò la conforta con un sorriso per poi incamminarsi di fretta verso lo spogliatoio.
"Ma dov'eri finita?! Ti ho cercata ovunque!" La voce squillante di Ana risveglia dallo stato di trance Aurora, che sorridente si gira tranquillamente verso di lei.
"Sono sempre stata qui" Le risponde quasi imbambolata: di certo l'effetto di quel sorriso non ha migliorato la sua condizione.
"Ma va' a cagare va'" A questo punto la bionda la prende a braccetto e la trascina con sé verso le panchine. Come inizio mattinata direi ottimo!

Come da prassi, gli occhi di Aurora sono stati incollati per tutto il tempo sul giovane talentino del Barcellona, mentre quelli dei tifosi sulla ragazza misteriosa trascinata via da Pablo poche ore prima, il che crea numerose domande nella mente delle spagnole ossessionate da quest'ultimo: che sia la sua nuova fiamma? Beh, se è così, di certo i loro sogni possono andare in frantumi anche adesso. Prima la principessa di Spagna, poi una certa "Anita Pelayoz", della quale Aurora non é ancora a conoscenza, e adesso lei: ma che sta succedendo? Si continuano a domandare tutti.
Alla fine dell'allenamento e il rientro di tutti i giocatori in spogliatoio, Aurora riceve un messaggio inaspettato da Pablo.
"Aspettami fuori lo spogliatoio, 5 minuti e ci sono" Le scrive, provocandole uno smagliante sorriso sulle labbra.
"Ehm, Ana senti.." Dice tornando seria e bloccando la camminata dell'amica fuori lo stadio. Ana con un cenno del capo la invita a proseguire il discorso.
"Pablo mi ha chiesto di aspettarlo fuori lo spogliatoio, quindi.." Il sorriso a trentadue della bionda si fa subito vivo, il che non consente ad Aurora di concludere ciò che stava dicendo.
"Oh, ma certo, ho già capito tutto" Le dice con un tono di voce malizioso seguito da un occhiolino ed Aurora imbarazzata abbassa lo sguardo sorridendo.
"Dai, ci sentiamo dopo..." Le accarezza il braccio con l'intento di andarsene, poi però si volta.
"Poi mi racconti tutto nei dettagli eh!" Le urla e lei annuisce divertita.
"Contaci!"
"Ci conto!" Le dice voltandosi di spalle e alzando il pollice in su. Adesso però sorge un problema: dove si trova lo spogliatoio?
La ragazza, abbastanza impanicata, comincia a guardarsi intorno in cerca di qualche volto famigliare e quando nota un giocatore del Barcellona sbucare dal nulla si ritiene la persona più fortunata del mondo, perciò subito gli corre incontro.
"Scusa" Dice dolcemente richiamando l'attenzione del calciatore, il quale sorpreso si volta, rivelando così il suo volto.
"Ehy" Risponde Pedri, stavolta sorridendo.
"Mi sapresti dire dove si trova lo spogliatoio? Sono Aurora, l'amica di Ana" Gli spiega con la sua solita timidezza.
"E di Pablo" Ridacchia, ma lei non risponde.
"Dai, vieni, ti ci accompagno" Dice, per poi farsi strada tra le mura dell'immenso stadio seguito dalla moretta.
"Pablo dovrebbe uscire a momenti, tu aspettalo qui" Le spiega una volta arrivati.
"Come fai a sapere di, ecco.. Pablo?" Gli domanda imbarazzata e lui, in tutta risposta, scrolla le spalle.
"Solo intuizione" Mente spudoratamente, non può di certo dirle che il giovane ha sempre il suo nome in bocca anche durante gli allenamenti. 
Neanche il tempo di una risposta da parte di lei, che Pablo spalanca la porta dello spogliatoio da cui esce. I due amici si salutano con una stretta di mano ed una pacca sulla schiena, come d'abitudine.
"Di che parlavate?" Domanda guardando sia Pedro che Aurora, la quale però ha lo sguardo fisso a terra.
"Nah, di niente" Lo rassicura, poi guarda lei sorridendo, la quale nel frattempo ha alzato lo sguardo per sbirciare, e le fa l'occhiolino.
"Io vi lascio soli" Dice, per poi allontanarsi non prima di aver dato un ulteriore pacca sulla schiena al suo amico.
"Ti ha dato fastidio?" Le domanda Pablo, quasi alterato.
"No no" Lo rassicura e lui non ribatte, fortunatamente.
"Andiamo a mangiare qualcosa? Ti va?"
"Va bene" Gli risponde sorridendo leggermente, sorriso che anch'esso ricambia.
A questo punto lo spagnolo la prende delicatamente per mano ed una volta arrivati di fronte al grande taxi, le apre la portiera in modo da farla accomodare sul sedile posteriore dell'auto moderna, per poi sedersi anch'esso al suo fianco.
"Dove vi porto?" Gli chiede con voce roca e annoiata l'autista, il quale indossa un paio di occhiali neri.
"Al Senyor" Risponde con sicurezza Pablo, il che fa pensare ad Aurora quante ragazze ci abbia già portato lì, ma in realtà non sa che lei, è la prima.

 Più Di Un Sorriso|| Pablo GaviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora