Buon compleanno Merlin!

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DISCLAIMER: I personaggi delle serie televisive "Merlin" e "Doctor Who", citati in questa storia, non mi appartengono, ma sono di legittima proprietà dei loro ideatori e della della BBC.

Essi sono stati da me utilizzati a solo scopo di intrattenimento personale e senza nessuno scopo di lucro.

Le immagini in copertina, trovate su Pinterest, sono rispettivamente "His name... Merlin" di Chelsea Bee e "Hopeful Wanderer (10th)" di ALICEXZ.COM, che ne detengono tutti i diritti.

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"No."

"E dai! Quante volte dovrò ancora chiedertelo?"

Merlin rise di cuore.

"Puoi chiedermelo all'infinito, la mia risposta sarà sempre no! E il tempo a noi non manca, dico bene?"

Il Dottore si corrucciò per un attimo, poi il suo viso si illuminò in un sorriso, una scintilla di entusiasmo quasi infantile negli occhi scuri.

"Facciamo così: una volta. Soltanto una volta, e dopo potrai dirmi 'no grazie' e non te lo domanderò più per il resto dell'eternità."

Trattenendo un altro sorriso, Merlin lo guardò scuotendo la testa ed alzando gli occhi al cielo.

"Certo, e se mi perdo il ritorno di Arthur perché sono in giro con te chissà dove?"

L'altro incrociò le braccia, segno che questa volta non intendeva cedere tanto presto.

"Il solstizio è stato quattro giorni fa, hai quasi un anno di tempo davanti a te! E comunque sai che posso riportarti in qualsiasi istante, anche solo un secondo dopo che siamo partiti."

Merlin mise le mani sui fianchi e lo guardò con aria di sfida: "Allora portami al giorno in cui Arthur ritorna..."

Il Dottore sospirò esasperato: avranno avuto quella discussione almeno mille volte.

"Te l'ho già spiegato Merlin: la morte ed il ritorno di Arthur sono due punti fissi nel Tempo, non si può modificarli o interferire con essi."

Certo, Merlin lo sapeva perfettamente, ma doveva provarci.

"E allora la mia risposta resta no, non entrerò nel tuo Tardis, e non ti seguirò nelle tue folli avventure."

Erano decenni che l'alieno che si faceva chiamare 'Il Dottore' lo pregava di unirsi a lui nelle sue esplorazioni di spazio e tempo, ma lui aveva sempre declinato l'offerta. Non che non fosse tentato, anzi! La sua innata curiosità l'avrebbe fatto accettare subito, ma la sua lealtà andava prima di tutto ad Arthur, sapeva fin nel profondo del suo essere che il suo posto era lì, e fino a quando lui non fosse tornato non poteva permettersi distrazioni di sorta.

Il Dottore gli mise le mani sulle spalle e lo fissò sollevando le sopracciglia.

"Ascolta, ti prometto che ne varrà la pena. Un viaggio veloce, niente di stravagante o pericoloso, solo un breve spostamento nel tempo restando sulla Terra."

Merlin sostenne lo sguardo e sospirò, ma non rispose. La verità è che aveva paura, paura che il viaggio gli piacesse così tanto da volerne fare un altro, e poi un altro ancora, rischiando di mancare all'appuntamento più importante della sua vita, quello che stava aspettando da più di mille anni. Non poteva permettere che accadesse.

"Tornerai in tempo, te lo giuro!" sottolineò l'altro come se gli avesse letto nella mente. A volte pensava che ne fosse davvero capace.

Inaspettatamente qualcosa fece breccia, non seppe dire perché questa volta fosse diversa da tutte le precedenti, fu come un sussurro del suo animo che gli diceva 'Vai'. Nei secoli aveva imparato a fidarsi del sui istinto più profondo, così si rilassò ed inspirando a fondo lasciò affiorare un lieve sorriso.

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