Louis' Pov
Per la prima volta, questa sera non avevo voglia di fare serata. La chiamata con Simon di tre ore fa mi ha sfasato. Non per caso i ragazzi erano rimasti sconvolti quando ho detto di voler tornare ai bus.
Nemmeno Chanel aveva voluto andare, probabilmente non ne aveva voglia nemmeno lei o forse perché voleva ascoltare davvero quello che ho da dire.
Dopo essermi cambiato con il mio pigiama, mi seggo sui divanetti intento a guardare il mio telefono e lasciare che anche Chanel si cambi.Qualche minuto dopo, sento il posto vicino a me abbassarsi e mi rendo conto che Chanel si è seduta di fianco a me.
Una scarica di brividi mi percorre il corpo.
Da quando abbiamo parlato l'altra notte, ho iniziato a guardarla con occhi diversi. La vedo diversamente. La vedevo come la sorellina del mio migliore amico, una ragazzina. Ora la vedo come una giovane donna che ha perso i suoi genitori, ma che va comunque avanti e sorride.
Come ha sempre fatto.
«Volevi parlare?» chiede e mi ricordo della richiesta che le ho fatto poco prima di uscire sul palco questa sera. Annuisco posando il telefono sul tavolo e guardare poi un punto indefinito fuori dalla dinestra.
«Qual'è il problema?» chiede di nuovo e nel suo tono posso sentire che è davvero interessata a quello che ho da dirle.
Come avevo pensato.
«I manager.» sputo. Lei resta in silenzio ed io vado avanti: «Non so per quale cazzo di motivo vogliano che io stia con Eleanor. Per carità, è una brava ragazza, è dolce, è divertente... Ovviamente quando vuole, ma non ne posso più di mandare avanti questa farsa. Ormai molte fans l'hanno capito che è falso, lo hanno capito anche i muri, cazzo! Eppure loro mi impongono di mandarlo avanti e far sembrare tutto reale.»
Non mi sono mai aperto con nessuno su questo argomento, nemmeno con i ragazzi, eppure con lei sento di poter tirare fuori tutto quello che ho dentro. Come se fossi senza armatura, dovendomi proteggere da tutti e sembrare duro.
«Lei lo sa?» chiede. Non riesco a capire le sue emozioni. Non riesco a leggere il suo tono, è quasi impassibile.
«Si. Lei sa tutto. Sa che è una relazione falsa, ma non penso più che stia recitando. È diverso dall'inizio.»
Chanel annusice. Lo sguardo fisso nel vuoto, gli occhi azzurro cielo sono grigi. Ho detto o fatto qualcosa di sbagliato?
«Chen? Va tutto bene?» chiedo posandole una mano sulla spalla. Lei mi guarda.
«Si, Lou, scusami. Dicevamo. Se non ti fa sentire bene, perché non metti fine a questa cosa? È inutile vivere nella falsità di una relazione. Per poi cosa? Hype?»
Su questo ha fottutamente ragione, ma non so davvero come uscirne. Nessuno vuole sentire ragioni e non posso avere opzioni tra cui scegliere. Se non si fa quello che i management dicono, sei fuori dai giochi.
«Vorrei davvero, ma è così complicato. Non ho voce in capitolo e non ho scelta!» esclamo.
Chanel sbarra gli occhi e si alza di scatto. Mi punta un dito contro e dice: «Quando imparerai a farti valere, Lou? Tutti abbiamo un'altra scelta e se loro non accettano le tue decisioni se ne possono andare a fanculo. Li puoi battere! Sei forte Louis, ti conosco e so per certo che quando ti ci metti, puoi far tacere tutti quanti. Tira fuori le palle e affronta quei deficienti!»
Alle sue parole rimango pietrificato. Ha ragione; devo tirare fuori il carattere e mettere fine a questa storia.
Dopo essermi ripreso, mi alzo dal divanetto e la prendo fra le mie braccia. Non ricambia subito, ma poi si lascia andare.
Mille sensazioni ed emozioni si fanno spazio, alcune già provate, altre no. Brividi mi percorrono il corpo ed è una delle prime volte.«Stai tremando, Lou.» sussurra.
«Scusa...»
Lei mi stringe ancora di più e sento affetto nella sua stretta. Nessuno si era mai preoccupato per me così. Nessuno si era mai preso cura così di me. Senza considerare la mia famiglia.
Non so per quanto tempo rimaniamo così. Ma quando ci allontaniamo sento una sensazione di vuoto. Non volevo allontanarmi così presto.
«Grazie di nuovo, Chen. Davvero. E mi spiace per come mi sono comportato negli scorsi giorni.» ammetto.
«È tutto apposto, Lou. Non ci ho fatto così tanto caso. Ora che so la motivazione, ancora di più.» sorride.
Quando sorride le compaiono due fossette sulle guance.Dio, quelle fossette la rendono così bella.
Restiamo per qualche momento in silenzio a guardarci.
Voglio baciarla, ora.
Mi chino lentamente verso di lei. Lei si avvicina. Fra di noi solo pochi centimetri di distanza.
«Lou, non dovremmo...» sussurra.
«Lo so, ma non mi importa.»
Non so che cosa mi sia preso sta sera.
Faccio scontrare le nostre labbra. Lei posa una mano sulla mia guancia. Non mi nega e percepisco che in realtà lo vuole anche lei.
Mi sento bene con lei, mi sento me stesso, mi sento felice.Le nostre lingue si incontrano. Lei mi lascia esplorare la sua bocca, senza respingermi. Potrebbe passare come tradimento, ma suppongo che in questo caso non lo sia.
Entrambi bisognosi di aria, ci allontaniamo per riprendere fiato.La ragazza dagli occhi azzurri ha le guance arrossate ed è davvero tenera.
«Forse è meglio che vada a dormire... Ci vediamo domani.» balbetta e raggiunge il letto che condivide con il fratello.
Ci rimango male, avrei voluto passare ancora del tempo con lei, ma capisco il suo imbarazzo. Continuo a guardare il punto dove è passata lei qualche attimo prima.
Che cazzo sta succedendo?
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Change//l.w.t
FanfictionHo sempre vissuto in un piccolo paesino dell'Irlanda, Mullingar, dove tutti i paesani si conoscono. Dove c'è sempre silenzio se non qualche cinguettio. La mia vita è stata stravolta da un giorno all'altro, ritrovandomi così a vivere in una città di...