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<< Sono tornata.>>
La mia voce si propaga per le mura dell'appartamento in cui vivo.

<<Ciao amore. Ben tornata.>>
La dolcezza di mia nonna penetra nella pelle e scalda il cuore, anche con una semplice frase. È in piedi davanti al piccolo bancone della cucina intenta a preparare la cena, con gli occhiali che le cadono sulla punta del naso.

<<Ciao nonna.>> Poggio il cappotto su una sedia e vado a cambiarmi.

<< Com'è andato il tuo primo turno in ospedale?>> la sua tenera voce mi raggiunge nella mia stanza praticamente adiacente alla cucina.

<< Abbastanza bene nonna.>> la mia voce sbrigativa le fa alzare il capo.

<<Non ceni?>>

<<No nonna. Devo essere a lavoro tra 10 minuti.>>

<< Prenditi qualcosa in uno di quei Fast Foost.>>

<< Fast food, nonna. E no non preoccuparti, sono apposto così. Buonanotte.>>

<<Buonanotte amore. Fai attenzione.>>

Le stampo un bacio sulla guancia ed esco.

L'aria è fresca ma non nevica.
Metto in moto la mia 500 mini e raggiungo il locale dove lavoro.

<<Ciao Odrie.>>

<< Oh per fortuna ci sei tu con me stasera. Non sopporto più quel presuntuoso di Vance.>> Ho appena varcato la porta della stanza del personale e già ci sono casini.

<<Solo perché sono pignolo nel mio lavoro.>>

<<Torno da un turno di 8 ore e devo affrontarne altre 7. Non fate i bambini.>>

<< Scusa mamma.>> Vance è uno dei miei amici da quando lavoro qui. Odrie invece, già la conoscevo: frequentava le mie stesse lezioni fin quando non ha deciso di mandare tutto all'aria e diventare giornalista.

<<Come va il tirocinio a voi?>> chiedo ai due mentre indosso la divisa.

<< A me va alla grande. Lo studio legale del signor Antony è davvero ben organizzato e sto apprendendo molto.>>

<<Anche la signora Fletcher non è male, un po' svitata qualche volta, ma nel suo lavoro è davvero in gamba. Un te?>>

<<Il caporeparto è un tipo molto solare e carismatico, anche se chiacchiera molto, e no, non su cose riguardanti la medicina.>>

<< E c'è qualche bel ragazzo?>>
Ci risiamo.

<< Odrie non sono in cerca di ragazzi. Voglio solo finire gli studi, laurearmi e andarmene da questo posto di merda.>>

<< Hai dimenticato elegante, prestigioso e la cosa più importante.. i soldi.>>

<<Infatti mi riferisco ai depravati, stronzi e ricconi che vengono a cibarsi e che ci trattano come cani.>>

Il Vanity Centrum Palace è il ristorante più costoso e rinomato del paese, preda dei più grandi milionari della costa della California.
Come diceva Omero "L'oro è servo oppure padrone" e più ne hai più ne desideri.

<< Peach stasera servirai al banco dei cocktail.>>

<<D'accordo.>> mi affretto a raggiungere il grande tavolo di legno perfettamente lucidato e attendo.

<<Buonasera straniera.>>
La voce è quella di un ragazzo alto, riccio e con gli occhi azzurri. Indossa uno di quei completi eleganti con un papillon nero e mi osserva incuriosito: che c'è non ha mai visto una donna?

𝑼𝒏𝒕𝒐𝒖𝒄𝒉𝒂𝒃𝒍𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora