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'' Il segreto dell'esistenza umana non sta soltanto nel vivere, ma anche nel sapere per che cosa si vive.'' 
Fedor Dostoevskij

L'indomani presa la mia decisione, lo chiamo e mi approccio con un tono neutro e indifferente, ma che allo stesso tempo fa intendere quanto mi interessasse questa offerta.

<< Pronto.>> la sua voce calma e accogliente mi raggiunge tramite il vivavoce che ho messo nell'attesa che rispondesse.

<< Ciao Neal, sono Peach.>> tolgo il vivavoce e avvicino il mio cellulare all'orecchio.

<< Ciao, ragazza dietro il bancone. Come stai?>> la premura nella sua voce mi da quasi il voltastomaco, ma rispondo alla sua domanda.

<< Bene. Tu?>>

<< Molto bene, grazie.>>

<< Ottimo. Ascolta ti ho chiamato per comunicarti che accetto la tua proposta.>>

<< Fantastico, ne sono felice. Quando puoi passare da me per firmare i documenti?>>

<< Stasera per te è un problema?>> gli chiedo guardando il calendario: ho il turno in ospedale dalle 13 alle 20 e devo anche vedermi con i miei amici.

<< No assolutamente. Quando vuoi.>>

<< Credo di poter passare per le 23, è un problema?>> solo dopo aver fatto la domanda mi rendo conto che forse effettivamente è un po' tardino come orario.

<< Assolutamente no. Vado a dormire piuttosto tardi la sera, quindi non c'è problema. Ti aspetto. >> attacco e mi dirigo verso la cucina.

Mia nonna sta tagliando accuratamente delle carote e delle cipolle, con i suoi soliti occhiali sulla punta del naso.

<< Nonna gli occhiali stanno lì lì per cadere.>> scherzo io.

<< Come dici tesoro?>>

<< Dicevo che i tuoi occhiali cadranno da un momento all'altro se non li tiri su.>> ripeto accompagnando il tutto da una leggera risata.

<< Ti prendi gioco di una povera vecchia?>> il suo tono potrebbe apparire come un rimprovero ma la risata che seguì diceva il contrario.

<< Non sei vecchia nonna.>>

<< Hai ragione. Ho solo 84 anni e sono ancora in splendida forma.>> è vero, mia nonna gode di ottima salute anche se, ovviamente, è tardiva nei movimenti.

<< Verissimo nonna.>> il mio sguardo viene catturato dal piccolo orologio a pendolo alle sue spalle che segna le 12:50.

<< Devo scappare nonna. Torno tardi, non aspettarmi.>>

<< Va bene amore. Fai attenzione e non dimenticare di comprarti qualcosa da mangiare.>> la sua premura mi avvolge come un caldo abbraccio e mi da la forza di affrontare tutta la giornata dinanzi a me.
Mi dispiace mangiare raramente con lei, ma con il lavoro e il tirocinio in ospedale è difficile conciliare gli orari.

Esco di casa dopo averle dato un bacio sulla sua guancia piena di rughe.

<< Appena in tempo, il direttore ci vuole tutti nella sala grande per una riunione.>> Hope mi sta parlando ma io sono intenta ad abbottonarmi il camice.

<< Come dici?>> chiedo con più attenzione.

<< Siamo stati convocati dal direttore.>>

𝑼𝒏𝒕𝒐𝒖𝒄𝒉𝒂𝒃𝒍𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora