6- DUELLO

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Nathan ed Elvira si ritrovarono faccia a faccia.
Il biondo era riuscito ad abbattere tutte e 10 le guardie che li avevano accerchiati e quelle che si trovavano riverse sul freddo pavimento del tribunale.

La ragazza aveva però la spiacevole sensazione che ci fosse qualcosa che quell'ormai ex servitore non le aveva detto. Così decise che prima di fidarsi ciecamente di quel giovane, avrebbe dovuto indagare sui motivi che lo avevano spinto ad aiutarla, molto a fondo.

Senza pensarci due volte, Elvira si avventò su Nathan, riuscì ad assestargli un buon gancio destro in mezzo al petto, all'altezza dei polmoni.

Approfittò del momento di smarrimento e di confusione da parte dell'altro e si lanciò nuovamente all'attacco. Scivolò a terra e passò dietro al ragazzo, gli tirò un calcio al ginocchio dosando la forza in modo meticoloso, per far sì che lui non si facesse nulla di serio.

Il biondo intanto si era sbilanciato, ed era finito a terra supino.

Elvira, che nel frattempo aveva sfilato un pugnale dalla cintura di una delle guardie tramortite, raggiunse il giovane che si trovava ancora sul pavimento, e fece pressione con il ginocchio che gli aveva puntato sullo sterno.

-Perché mi aiuti?- domandò con voce leggermente affannata  

-Perché è la cosa giusta da fare- rispose lui, e una smorfia di dolore attraversò tempestivamente il suo volto. 

-Non mentirmi- disse ancora lei, questa volta usando anche il pugnale per dare forza alle sue parole. Lo premette sulla gola di Nathan, facendo uscire una piccola goccia di sangue. 

-Perché mi aiuti?- ripeté scandendo bene ogni sillaba.

Elvira era come una furia inarrestabile, ed era sicura che avrebbe acquisito quelle informazioni.


10 OREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora