Il tempo aveva iniziato a scorrere lento, come se volesse godersi la rabbia che Elvira aveva represso per molto tempo, uscire fuori e riversarsi sulle persone circostanti come un uragano.
La ragazza teneva ancora ben saldo il pugnale, trafugato ad una delle guardie riverse sul pavimento freddo del corridoio del tribunale, puntato alla gola di Nathan.
Il ragazzo non sembrava per niente propenso a parlare, la sua bocca era una fortezza, in parte perché se avesse parlato la lama avrebbe reciso la pelle che ricopriva la sua trachea, sia perché non voleva rivelare niente oltre allo stretto necessario.
La giovane fu costretta quindi ad utilizzare le maniere veramente forti.
La ragazza iniziò a fare una maggiore pressione sia con il ginocchio, che con il coltello.
Le mani di Nathan scattarono immediatamente in direzione delle braccia di Elvira, cercando disperatamente di allentare, seppur di un minimo, la sua ferrea presa sul coltellino, ma questa sembrava irremovibile. Un leggero fiotto di sangue si abbandonò lungo la gola cerea del biondo.
-Adesso parlerai?- chiese Elvira parlando a denti stretti.
Il giovane aprì la bocca in cerca d'aria, le sue mani graffiarono furiosamente gli avambracci della ragazza. Degli spasmi iniziarono a percorrere il corpo di Nathan.
Aria.
Aveva bisogno di aria.
-Parlerai?- continuò imperterrita la giovane, il ragazzo scosse convulsamente la testa in segno di sottomissione. Facendo questo però, la lama affondò maggiormente nella carne di quest'ultimo.
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Paranormal⚠️IN CORSO⚠️ Una ragazza che deve affrontare le sue paure. Un processo imminente. Una condanna a morte per utilizzo di stregoneria. Tra tutte le persone che la vorrebbero vedere morta, però, ce n'è una che vuole aiutarla a scappare. I due non lo san...
