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Th:

(A/N: leggera menzione di uno stupro che potrebbe impressionare alcuni lettori)

"Mmmmm a-aah J-jungkook"

Gemo mentre attacca di nuovo le nostre labbra avidamente.  Mi morde il labbro inferiore e io apro la bocca con gioia.  Mi esplora la bocca con la sua lingua e non posso fare a meno di gemere di nuovo.

Ora, vi starete chiedendo, come cazzo siamo finiti così?  Bene, ecco la storia...

Quando Jungkook mi ha chiesto di essere il suo ragazzo, l'ho fissato con gli occhi spalancati, poi ho risposto con..

"Pensavo che lo fossimo già...?"  Ridacchiò, prendendomi le guance con le mani e disse:

"Beh, non te l'ho mai chiesto correttamente, quindi..." Scrollò le spalle.  Questa volta sono stato io a ridacchiare.  "Così la tua risposta è si?" chiese timidamente.

"Certo che sei stupido!"  Gli dissi felicemente e attaccai le mie labbra alle sue con un'improvvisa sicurezza che non sapevo di avere.

E dopo ciò, in qualche modo siamo finiti a casa sua, o forse dovrei dire casa nostra perché vivo qui da un po' di tempo con me seduto sulle ginocchia di Jungkook, mentre mi pomiciava molto intensamente.

La sua mano si fa lentamente strada verso il mio sedere e lo stringe, guadagnandosi un piccolo sussulto.  Lo sento sorridere nel bacio mentre lo stringe di nuovo, questa volta un po' più forte, il che mi fa rilasciare un debole gemito.  Mi stava chiaramente prendendo in giro.

Bene, due possono giocare a questo gioco.

Inizio la mia vendetta su di lui facendo vagare le mie mani intorno alla sua schiena lentamente.  Un grugnito gli esce dalle labbra mentre continuo a muovere i fianchi sulle sue ginocchia.  Posso sentire la sua erezione anche con tutti questi vestiti.

"Hmmm... Mi stai prendendo in giro piccolo? Ti stai comportando così male..." Mi sussurra seducente all'orecchio e non posso fare a meno di rabbrividire.  "E i ragazzacci meritano una punizione..." Mi morde piano l'orecchio e un altro rumore mi sfugge dalla gola.

E proprio così, vengo gettato sul letto, con lui sospeso sopra il mio corpo.  Si china per darmi un altro bacio accaldato, poi si stacca, solo per togliermi la maglietta di dosso e lanciarla chissà dove.  Mi guarda con adorazione e lussuria negli occhi e io mi sento diventare rosso come un pomodoro.  Rimane così per qualche istante e mi lamento per la perdita del suo tocco.

"Così impaziente, babyboy, non è vero?"  Lui ridacchia.  Sento che mi sto eccitando solo sentendo la sua voce profonda e sexy

Lui non aspetta oltre, attacca le sue labbra al mio collo e inizia a lasciarci sopra dei baci delicati, leccando e succhiando alcune parti, lasciando dei segni che rimarranno per qualche giorno.  Ma non mi importava, perché ad ogni tocco e ad ogni bacio mi ritrovavo a gemere sempre più forte.

Ma poi, all'improvviso, non ero più nella camera da letto di Jungkook.  Ero nella mia vecchia casa marcia, piangevo silenziosamente mentre mio padre mi attaccava violentemente il collo, senza ascoltare le mie suppliche di smetterla.  Stavo singhiozzando in silenzio, spaventato di farlo arrabbiare ancora di più.  Poi il mostro mi ha strappato i vestiti, si è tolto i suoi vestiti e mi ha strappato le mutande.  Stavo cercando così tanto di non urlare mentre si spingeva dentro di me, completamente crudo.  Stavo tremando in modo incontrollabile, pochi secondi prima di svenire.

"Tae!"  ha detto.

No aspetta... Questa non era la voce di mio padre.

"Tae, piccolo!"  Sono stato scosso dalla realtà, con Jungkook che mi guardava con occhi spalancati e preoccupati.

𝕤𝕖𝕚 𝕗𝕖𝕝𝕚𝕔𝕖 𝕠𝕣𝕒? ∙𝙏𝙖𝙚𝙠𝙤𝙤𝙠∙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora