Normality

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Camminavano silenziosamente, l'uno al fianco dell'altro nella foresta. Percy sembrava tranquillo, deciso e sicuro di sé...mentre Nico era l'esatto contrario. Il povero figlio di Ade era la quinta essenza dell'agitazione: le mani gli sudavano, le gambe tremavano leggermente rendendogli ogni passo sempre più difficile, poiché non aveva alcuna voglia di far notare a Percy ciò che gli stava succedendo. Un colpo di tosse. Nico si girò verso Percy, che aveva un'espressione strana ed aveva improvvisamente abbassato la testa e ora guardava l'erba color smeraldo bagnata dalla rugiada.


-Ebbene...-


Disse il figlio di Poseidone passandosi una mano tra la chioma castana già di suo molto scompigliata. I due continuavano a camminare fianco a fianco tra gli alberi, facendo scricchiolare dei rametti caduti sotto i loro piedi e ascoltando i rumori della foresta.


-Quest'anno l'organizzazione al campo è molto più rigorosa, hai notato?-


Nico continuò a camminare in silenzio per qualche altro istante, senza sapere bene cosa dire. Come mai Percy era improvvisamente così a disagio? Che sospettasse qualcosa? Qualsiasi cosa? Alla fine, il giovane si limitò ad annuire.


-Già. Annabeth se ne sta occupando molto bene-


Aggiunse con tono piatto, mentre Percy si morse il labbro inferiore in un modo che fece rabbrividire il giovane Di Angelo. Lo mordeva piano ma con insistenza e per il figlio di Ade era come una lenta, piacevole agonia. Lo guardava senza riuscire a distogliere lo sguardo da quel piccolo gesto che agli occhi di molti sarebbe potuto passare inosservato. Ma ai suoi... ai suoi proprio no.


-Beh, pensavo...sai, visto che questo è il primo anno che sei costretto a partecipare alle attività anche contro la tua stessa volontà...magari...se proprio non hai alcuna voglia di...che ne so, per esempio, cavalcare o tirare con l'arco...ogni tanto potremmo tagliare, no?-


Nico guardò Percy con aria interrogativa. Non era dal ragazzo dagli occhi azzurri proporsi di saltare un'attività di qualsiasi tipo. Nico sapeva benissimo quanto il Jackson amasse il campo e tutto ciò che si faceva durante l'estate. Ma allora che gli stava succedendo?


-Lo so, lo so cosa stai pensando.-


Sorrise Percy, guardando dritto negli occhi Nico costringendolo a distogliere lo sguardo, cosa che lo lasciò per un attimo perplesso, ma solo per un attimo. Alzò le spalle e contorse il viso in una smorfia buffa, tanto che persino a Nico, che era tornato a guardarlo, scappò un piccolo sorriso.


-E' che...non so... quest'anno non ho troppa voglia di fare. Sai cosa intendo, no? Cioè, non lo so se lo sai. Non credo. Non è normale che un eroe diventi pigro. O forse sì?-


Il figlio di Poseidone scoppiò a ridere.


-Oh Dio che casino. E' che...per una volta vorrei un'estate normale, sai? Cioè, mi piace la mia vita qui... ma mi manca un po' il fatto di non poter passare la stagione estiva in moto coi miei amici, viaggiando il mattino ed ubriacandomi la sera. Boh. -


Scosse la testa, per poi continuare a camminare in silenzio. Pochi minuti dopo, si fermò ancora.


-Eccoci qui.-


Disse con un sorriso ed un gesto delle braccia, come se volesse circondare il paesaggio circostante: una piccola radura con un laghetto che rifletteva la luna.


-Un po' di intimità, così mi puoi spiegare che ti succede. Ti vedo strano da questa sera a cena.-


Nico rabbrividì.


NOTA DELL'AUTRICE: Ragazzi, avete tanto chiesto nuovi capitoli ed ora che sono arrivati, nemmeno un commento o un segno di supporto? Non vi piace più la storia, sbaglio qualcosa? Fatemelo sapere tramite messaggio o un semplice commento, ve ne sarei grata! Sunshine Karma Montgomery

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