Inutile dire che dopo il dialogo avuto la sera prima con il suo figlio di Poseidone preferito la fatica per addormentarsi era stata titanica. Aveva fissato il soffitto con un tale intensità che se avesse potuto provare timore avrebbe temuto che gli sarebbe caduto addosso per colpa del suo sguardo così insistente. Alla fine, gli dei sapevano come, Morfeo era finalmente venuto a fargli visita, facendolo cadere in un sogno profondo e senza sogni. E grazie al cielo. Perché se avesse avuto sogni di un certo tipo, la mattina dopo si sarebbe trovato in una situazione che descrivere imbarazzante sarebbe stato un eufemismo. Non appena aprii gli occhi, infatti, si ritrovò davanti una ragazzina di corporatura minuta, dai lunghi capelli castani e dal viso pulito, una semplice linea di eyeliner disegnata sugli occhi.
-Buongiorno...-
Tentò la ragazzina, mentre Nico si tirava su in fretta, posando i gomiti dietro di sè per sostenere il peso del busto mentre guardava inviperito colei che aveva varcato le soglie del suo territorio.
- Ma che cazzo ci fai tu qui. -
Disse quindi evidentemente infastidito, non ponendola nemmeno come domanda, ma come affermazione. Lei lì non doveva starci e doveva pure andarsene in fretta. La ragazzina abbassò dunque lo sguardo, mentre le sue guance si tingevano di scarlatto non solo perché aveva decisamente fatto arrabbiare il figlio di Ade, ma anche perché questo era senza maglietta, lasciando in mostra il corpo perfettamente scolpito. Il ragazzo si accorse dello sguardo rapido che le aveva rivolto la giovane prima di spostarlo verso il pavimento; si portò quindi il lenzuolo verso di sé.
-Veramente, io... -
Iniziò a giustificarsi quella, portandosi una ciocca di capelli dietro alle orecchie.
- Io sono venuta qui perché è ora di iniziare gli allenamenti di tiro con l'arco. Annabeth a dire il vero mi aveva chiesto di venirti a chiamare un'ora e mezzo fa per la colazione, ma non mi pareva il caso svegliarti così presto...tutti dicono che non hai mai amato fare colazione.-
Il volto del figlio delle tenebre sembrò rilassarsi un poco. La ragazzina dopotutto aveva avuto un bel pensiero e, evidentemente, era riuscita anche ad ascoltare più di una cosa sul suo conto passando inosservata. Aveva capito che la giovane era simile a lui, come un'ombra, la sera prima, al falò, ma non si era effettivamente reso conto del fatto che fosse anche una brava ascoltatrice. Una così avrebbe potuto fare il caso suo: doveva fare attenzione alle voci che giravano sul suo conto e su quello di Percy. Confidava nel fatto che Annabeth fosse abbastanza saggia da non far sapere che era accaduto tra loro quell'inverno, ma non poteva saperlo con certezza.
- Sai chi ci sarà ad allenamento? -
Chiese cercando il suo sguardo, nella speranza che lei gli dicesse quel nome.
- Non ne sono sicura. So che è un allenamento per i meno esperti, quelli che non usano l'arco come arma principale. Ma non so effettivamente quanti...-
-Okay. -
La interruppe, alzandosi dal letto e dirigendosi verso il comodino in noce.
- Dammi qualche minuto e possiamo andare.-
Dopo una doccia e dopo avere indossato una delle sue solite mise, il ragazzo si fece guidare da Mahoney verso il poligono di tiro con l'arco. Incredibile come una nuova arrivata conoscesse meglio di lui i luoghi di allenamento più frequentata dai semidei, ma dopotutto non ci voleva molto. Più si avvicinava ai bersagli, più era vicino alle altre testoline semidivine, più il cuore in petto ci teneva a ricordargli della sua condizione decisamente alternativa per un figlio di Ade. Quando finalmente fu abbastanza vicino da vedere ogni volto di quelli che avrebbero seguito il corso con lui, gli mancò un battito.
STAI LEGGENDO
Underwater
Fanfiction"Lo guardò fisso e,senza più pensarci,si buttò sulle sue labbra. Si era sbagliato?Lo avrebbe scoperto a breve." ~Percico by Karma La trama non è conessa alla seconda serie di libri dello zio Rick.